E104 (giallo chinolina), E 110 (giallo arancio) e E 124 (rosso cocciniglia). Cosa cambia nelle DGA?

Cosa hanno in comune il Powerade mango green,Powerade limone e il Fitness Drink Carrefour al limone? in tutti è presente il colorante E104 (giallo chinolina). Ma potete trovarlo anche in molti altri prodotti.L’ho anche trovato nelle caramelle balsamiche Valda.

Proprio sul giallo di chinolina sono state pubblicate nuove disposizioni. Infatti il Regolamento (UE) n. 232/2012 della Commissione del 16 marzo 2012 ha modificato l’allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne le condizioni e i livelli di utilizzo del colorante giallo di chinolina (E 104). Drastica riduzione delle Dosi giornaliere ammissibili (DGA). L’Autorità raccomanda di abbassare le DGA del co­lorante E 104 da 10 mg/kg di peso corporeo/giorno a 0,5 mg/kg di peso corporeo/giorno.

Modifiche anche per il colorante FCF/giallo arancio S (E 110). L’Autorità raccomanda di abbas­sare la DGA di detto colorante da 2,5 a 1 mg/kg di peso corporeo/giorno.

Infine il ponceau 4R, rosso cocciniglia A (E 124) di cui abbiamo già parlato in altre occasioni. L’Autorità raccomanda di abbassare le DGA da 4 mg/kg di peso corporeo/giorno a 0,7 mg/kg di
peso corporeo/giorno.

Dei coloranti E 104, E 110, E 124 ho parlato piu’ che abbondantemente, infatti sono tra quelli la cui presenza nei prodotti deve essere associata alla frase “può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini”. I prodotti comunque etichettati prima di questa data potranno essere commercializzati fino alla scadenza.

Altri post sul tema dei coloranti E 104, E 110, E 124.

La chimica del punch

I coloranti nelle uova di capelin:Il succedaneo del caviale rosso

Surrogato crema e coloranti

Biscotti e coloranti azoici

Cedrata, spumotto e chinotto a km zero

Rosso tonno


Biscotti e coloranti azoici

Cosa è successo ai biscotti dall’azienda La Rustichelli?

Se prima comparivano in etichetta:

Ingredienti:
Farina di grano tenero tipo “0” -zucchero- margarina vegetale (Grassi e oli vegetali-Emulsionanti: mono e digliceridi degli acidi grassi,lecitina- Sale- Conservante:Acido sorbico- Aromi- Correttore di acidità:Acido citrico-Colorante:betacarotene)- semi naturali di anice- Carbonato acido d’ammonio- Coloranti: E102,E110,E122,E124,E131,E151,E514

Ora troviamo:

Ingredienti: Farina di grano tenero tipo “0” – zucchero- margarina vegetale (grassi e oli vegetali, emulsionanti: mono e digliceridi degli acidi grassi,lecitina -Sale-Conservante:Acido sorbico, Aromi, Correttore di acidità: acido citrico- Colorante: beta carotene) -Semi naturali di anice- Cacao- Carbonato acido d’ammonio, E503ii – Aromi- Colorante naturale:betacarotene -Aromi naturali

Eccoli a confronto nelle due versioni, Prima e dopo il remake.

Cosa è cambiato? Sono scomparsi i coloranti azoici.

Biscotti e colorantiBiscotti e coloranti

Si cominciano quindi a vedere le conseguenze della presa di posizione della comunità europea contro i coloranti azoici.

Come detto in precedenza a partire dal 20 luglio 2010 gli alimenti contenenti i ccoloranti E 102, E 104, E 110, E 122, E 124 ed E 129, dovrebbero recare, accanto alla denominazione (E), anche la scritta “può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini” come riportato nell’allegato V del regolamento europeo 1333/2008.

Avevo già intercettato l’esempio della cedrata Tassoni che senza troppo clamore ha sostituito la tartrazina con estratto di cartamo, e voi avete altri da segnalarne?


Tutti i coloranti della Cedrata. Fuori la tartrazina, arriva l'estratto di cartamo

cedrate a confronto

Cedrata, bevanda analcolica e dissetante a base di sciroppo di cedro. Questo leggo sul dizionario.

Ma cosa si trova tra gli scaffali? buona occasione per rivedere l’uso dei coloranti alimentari che sono impiegati per arrivare al colore giallo -spesso- ahimè, senza che il frutto del cedro sia stato usato. L’elenco dei prodotti non è completo, di certo ci sono tanti altri marchi ma possiamo concludere che i coloranti azoici sono i prevalenti (E102, E131, E132). Ma qualcosa sta cambiando. Infatti come detto in precedenza a partire dal 20 luglio 2010 gli alimenti contenenti i coloranti E 102, E 104, E 110, E 122, E 124 ed E 129, dovranno recare, accanto alla denominazione (E), anche la scritta “può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini” come riportato nell’allegato V del regolamento europeo 1333/2008. Gli alimenti presenti nel mercato o etichettati prima di questa data possono essere commercializzati fino alla data di scadenza.

Seguitemi!

Come si ottiene il colore giallo fluorescente della cedrata Baja? Niente cedro ma: acqua, zucchero, Acidicante: Acido citrico, Aromi, Anidride carbonica, conservante:sodio benzoato, coloranti: E102, E132

Stessa azienda produttrice della Baja ma etichetta diversa, la Cedrata Drink non cambiano gli ingredienti: Acqua, zucchero, Acidicante: Acido citrico, Aromi, Anidride carbonica, conservante:sodio benzoato, coloranti: E102, E132

Trovate su Google:

la Cedrata Bracca: Acqua, zucchero, anidride carbonica, acidificante acido citrico, aromi, conservante sorbato di potassio, colorante E 102.

Cedrata Villa Cedraia Acqua, Zucchero, Anidride Carbonica. Acidificante:Acido Citrico, Aromi Naturali,Conservante:Sodio Benzoato, Coloranti: E102, E131

E ora alcuni esempi di prodotti in cui tra gli ingredienti ci sono novità negli ingredienti:

Cedrata Spumador: Acqua, zucchero, anidride carbonica,acidificanti: acido citrico, estratto di cartamo, aromi naturali,antiossidanti:acido ascorbico

La Cedrata Bio Acqua minerale 84,91%, zucchero grezzo di canna 14%, anidride carbonica di origine naturale 0,6%, acidificante: acido citrico, estratto naturale di cedro 0,1%, estratto naturale di cartamo.

Notato il cambiamento? è comparso l’estratto di cartamo, di cui ho scritto ieri.

E per chiudere la cedrata Tassoni, la piu’ conosciuta senz’altro. La Tassoni ha cambiato di recente gli ingredienti. Nonostante sia un cambiamento importante, nessuna nota sul sito della storica azienda.

etichette soda Tassoni a confronto

Se in passato comparivano: acqua, zucchero, anidride carbonica, acidificante: acido citrico, alcolato di cedro, aromi naturali, colorante tartrazina.

Ora abbiamo questi: acqua, zucchero, anidride carbonica, acidificante:acido citrico, alcolato di cedro, aromi naturali.

Nessun colorante? Del cambiamento ha parlato qualche settimana fa il Giornale di Brescia. Dopo aver illustrato il successo della bibita prodotta a Salò, l’articolo commenta la scomparsa della tartrazina con queste righe su cui mi astengo dal commentare:

“….. qualche cambiamento lo si è fatto, ma nessuno sembra essersene accorto. Tanto per cominciare la Tassoni da quest’estate è più sana. È stata infatti sostituita la tartrazina, storico colorante chimico, con un aroma naturale: il cartamo. A febbraio si è fatto qualche test, nessuno ha detto nulla. E quindi lo si è adottato su vasta scala.

Chiederò delucidazioni all’azienda. L’estratto di cartamo può essere omesso dall’etichetta? e indicata come “aromi naturali”?

Altri post sul tema:

Cedrata, spuma e chinotto a km zero.

Estratto di cartamo


Estratto di Cartamo

L’estratto naturale di cartamo è un colorante che si candida a sostitire il colorante tartrazina (E 102) in diversi tipi di prodotti come questa bibita analcolica. Come ho già scritto, a partire dal 20 luglio 2010 gli alimenti contenenti i coloranti E 102, E 104, E 110, E 122, E 124 ed E 129, dovranno recare, accanto alla denominazione (E), anche la scritta “può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini” come riportato nell’allegato V del regolamento europeo 1333/2008. Gli alimenti presenti nel mercato o etichettati prima di questa data possono essere commercializzati fino alla data di scadenza.

L’estratto che inizia a comparire in qualche bibita, si ricava dai petali del fiore del Carthamus tinctorius L di colore giallo-arancione. Per ottenerlo, si utilizzano acqua, acidi e successiva essiccazione.
Le principali sostanze coloranti contenute nell’ estratto sono i pigmenti di colore giallo: safflomin A (giallo hydroxysafflor A) e safflomine B (safflor giallo B) appartenenti al gruppo dei flavonoidi.

La pianta, originaria in Egitto, viene coltivata attualmente in diversi paesi sia in Europa che in Asia (India, Cina, Giappone. In passato i petali di cartamo essiccato (Hong Hua) erano usati in medicina e erboristeria. Dai semi si ricava anche un olio commestibile.

I pigmenti ottenuti dal cartamo sono utilizzati per la colorazione di dolciumi, bevande, pasta e sottaceti.

Volgarmente la pianta è anche conosciuta con il nome di zafferanone. In passato -non escludo che sia così anche oggi – veniva coltivata per ottenere un surrogato dello zafferano (crocus sativus).


Cedrata, spuma e chinotto a km zero

Hanno una etichetta vintage con pin up ammiccanti. Tema che negli ultimi anni è stato riproposto anche da varie altre aziende produttrici di bibite analcoliche come chinotto, cedrata.

Quando si parla di spesa e di prodotti alimentari a Km zero, a quanti Km facciamo riferimento? Diciamo che queste bibite che ho trovato in un bar a Fermo le potremmo considerare locali, 🙂 infatti si fabbricano nelle Marche.

Cosa contengono?

Cominciamo dalla Spuma nera Acqua, zucchero, aromi, anidride carbonica. Acidificante: Acido citrico, conservante: sodio benzoato, colorante:Caramello E 150d

Cambiando l’ordine degli ingredienti abbiamo il Chinotto: Acqua, zucchero, caramello 150d, aromi, anidride carbonica. Acidificante: acido citrico, conservante: sodio benzoato.

Coloranti e aromi anche nell’Aranciata Acqua, zucchero, succo d’arancia 12%, acidificante: Acido citrico, aromi, anidride carbonica, conservante: sodio benzoato, colorante: E110

Come si ottiene il colore giallo fluorescente della cedrata? Cedro? macchè. Acqua, zucchero, Acidicante: Acido citrico, Aromi, Anidride carbonica, conservante:sodio benzoato, coloranti: E102, E132

Leggo nel sito aziendale che le bibite “sono prodotte ancora con gli stessi metodi e le stesse ricette degli anni ’50”.

Sarà invece utile modificare la formula perchè la legislazione su alcuni dei coloranti inclusi tra gli ingredienti è cambiata. Tutto è iniziato nel 2007 dopo la pubblicazione di uno studio inglese, nel quale si sosteneva l’esistenza di un nesso tra i coloranti artificiali e l’iperattività dei bambini. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha in seguito avviato una nuova valutazione scientifica di tutti i coloranti artificiali. Per i coloranti artificiali giallo chinolina (E104), giallo arancio S (E110) e rosso cocciniglia A (E124) l’Efsa ha deciso la riduzione della dose giornaliera accettabile (DGA). Nessuna variazioni per la tartrazina (E102), l’azorubina/carmoisina (E122) e il riosso allura AC (E129). L’autorità però ha ricordato che se i bambini bevono in gran quantità bevande zuccherate contenenti E 122 ed E 129 potrebbero superare la dose giornaliera accettabile. Per la tartrazina (E102) il panel ha evidenziato la possibilità di intolleranze o reazioni cutanee “in una piccola parte della popolazione”.

A partire dal 20 luglio 2010 gli alimenti contenenti i coloranti E 102, E 104, E 110, E 122, E 124 ed E 129, dovranno recare, accanto alla denominazione (E), anche la scritta “può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini” come riportato nell’allegato V del regolamento europeo 1333/2008. Gli alimenti presenti nel mercato o etichettati prima di questa data possono essere commercializzati fino alla data di scadenza.

Sono esclusi dall’obbligo gli alimenti in cui il colorante è stato utilizzato per la marcatura a fini sanitari o di altro tipo su prodotti a base di carne o per la stampigliatura o la colorazione decorativa dei gusci d’uovo.

Per riepilogare, i coloranti oggetto di questa normativa sono:
E 102: tartrazina
E 110: giallo tramonto FCF, giallo arancio S
E 104: giallo di chinolina
E 122: azorubina, carmoisina
E 129: rosso allura AC
E 124: Ponceau 4R, rosso cocciniglia A

Se avvistate una bibita o un prodotto con la dicitura “può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini me lo fate sapere? anche se credo che si passerà ad usare altri coloranti, come sta già accadendo.

Cosa ho già scritto sui coloranti presenti nelle bibite? ecco i posts precedenti su prodotti contenenti Tartrazina, caramello e rosso allura.

Links

EFSA: faq foodcolours

EFSA e coloranti azoici


E 129=Rosso Allura

Mi scrive un lettore chiedendomi informazioni sul colorante Rosso Allura (E129) che ha incontrato in alcuni succhi all’arancia rossa (Santal, Yoga, Zuegg). Perchè lo trovo in tanti marchi se si conoscono gli effetti anche sulla salute? Considero tutto questo una truffa alimentare. Il Rosso Allura non è l’unico colorante che impartisce un colore rosso a bibite e alimenti.
Appartiene alla classe di coloranti azoici su cui ho già scritto,altri sono l’Azorubina (E122),  il rosso Amaranto (E123), il Ponceau (E124) il Rosso 2G (E128), l’Eritrosina (E127). Sono  ammessi dall’Unione Europea, pur riconoscendo che tali additivi possono scatenare reazioni allergiche in alcuni individui. Ma ci sono delle novità. L’EFSA ha lanciato il 7 dicembre scorso, un invito a presentare dati sui coloranti alimentari nell’ambito di una rivalutazione sistematica di tutti gli additivi alimentari autorizzati nell’UE. L’EFSA è stata incaricata dalla Commissione europea di svolgere tale esame nell’interesse della protezione dei consumatori, tenendo conto delle informazioni nuove da quando sono state svolte le valutazioni iniziali e dando priorità ai coloranti. L’EFSA ha avviato contatti diretti con terzi per richiedere tali dati ed ha pubblicato l’invito aperto sul suo sito Web. I coloranti di cui è stata richiesta la documentazione sono i seguenti: Ponceau 4R(E124), Allura Red AC (E129),Quinoline Yellow (E 104), Red 2G (E 128) Brilliant Blue FCF (E 110),Patent Blue V (E 131),Sunset Yellow (E 133), Brilliant Black BN (E151),Tartrazine (E 102) Green S (E 142), Cochineal (E120), Copper complexes of chlorophylls and chlorophyllins (E 141). La scadenza per l’invio della documentazione è stata fissata per il 31 marzo 2007.

Intanto guardate questa immagine, si vede che saranno i succhi all’arancia rossa, tra le bibite di cui mi occuperò prossimamente?

Fonte: EFSApressroom


Errata corrige

 La Stampa sui metilesteri

E’ il momento di parlare di alchilesteri (metilesteri e etilesteri degli acidi grassi) e di olio extravergine. Alcuni titoli come questo Stop dell’UE all’olio tarocco‎ apparso su La Stampa o questo Via gli olii deodorati, viva l’olio genuino! sul blog Scienza e Salute sono entusiasti. E’ veramente la fine dell’olio deodorato? Mi sono documentata e non è affatto così.

post in progress


Scopri la differenza

Come promesso, sto facendo una ricognizione dei coloranti impiegati nelle cedrate e altre bibite analcoliche.

Etichette vecchie e nuove della Soda Tassoni a confronto.

La risposta sul prossimo post.


PepsiCo + Scienceblogs = Pepsigate

PepsiCo significa numerosi prodotti, qualche esempio? Tropicana, FritoLay, Seven Up, Doritos, Gatorade. Ora mescolate PepsiCo, social media, infomercial blog e ScienceBlogs, ed ecco a voi il Pepsigate.

Non sono una esperta di social marketing ma leggo che la PepsiCo ha da insegnare con la sua iniziativaPepsi Refresh Project” che ha coinvolto i social media. Ma non raccontiamo solo i successi. Il Pepsigate, come è stata ribattezzata la vicenda in cui è stata coinvolta nelle utime settimane, è stato un fallimento.

I social media italiani non ne hanno parlato affatto ma quello che sta accadendo al network ScienceBlogs merita diverse considerazioni e potrebbe essere preso ad esempio del potere dei social networks e della forza che hanno le persone che ne fanno parte.

Breve riassunto per chi non conoscesse i precedenti della notizia. ScienceBlogs è un network costituito da bloggers ricercatori e scienziati di vari settori. Chi c’è dietro ScienceBlogs? La rivista scientifica Seed Magazine.
ScienceBlogs nato nel 2006 con 14 autori, ha visto crescere il numero dei partecipanti fino a circa 80. Tutti ricercatori e professionisti che amano comunicare le loro ricerche con un vasto numero di lettori. Gli autori sono pagati da Seed e i fondi derivano dalla pubblicità. La popolarità e autorevolezzata del network è cresciuta negli anni al punto che alcuni posts su vari temi trattati nei blogs, alimentazione, salute, neuroscienze, ambiente, astronomia, medicina, erano linkati dal New York Times Science e dal National Geographic site oltre ad essere indexati su Google News.

Agli inizi di luglio 2010, SEED ha annunciato a tutti i bloggers del network che la PepsiCo avrebbe aperto un blog nel network, anche il nome era già pronto: “Food frontiers“, lo stesso del corporate blog già esistente. Ricercatori che lavorano alla PepsiCo avrebbero scritto articoli su temi nutrizionali e salute. Un evidente conflitto d’interessi denunciato da alcuni bloggers tra i piu’ influenti. Se Food Frontiers era già attivo, perchè aprirne uno nuovo su ScienceBlogs?

Da parte di numerosi blogger del network tra cui i piu’ conosciuti come Brian Switek e Rebecca Skloot, non si sono fatte attendere le reazioni negative con post molto critici che hanno fatto emergere il timore che l’ingresso di Food frontiers avrebbe fatto perdere la credibilità dell’intero network. L’elenco dei bloggers che hanno annunciato addirittura la chiusura dei loro spazi su ScienceBlogs si è allungato giorno dopo giorno.
In pochi giorni Seed Media e Scienceblogs hanno visto crollare la loro reputazione con numerose critiche alla scelta editoriale.
Dopo qualche giorno, Adam Bly, Seed’s CEO, ha annunciato la decisione di interrompere il rapporto con la PepsiCo e Food frontiers è stato interrotto. Ecco il testo della mail spedita ai bloggers da Adam Bly:

“We apologize for what some of you viewed as a violation of your immense trust in ScienceBlogs. Although we (and many of you) believe strongly in the need to engage industry in pursuit of science-driven social change, this was clearly not the right way.
How do we empower top scientists working in industry to lead science-minded positive change within their organizations? How can a large and diverse online community made up of scientists and the science-minded public help? How do companies who seek genuine dialogue with this community engage? We’ll open this challenge up to everyone on SB and beyond in the coming days so that we can all find the right solution”.

Una sua lettera in cui cerca di giustificare la sua scelta è stata pubblicata sul Guardian.

Nel leggere vari commenti e post come questo, questo e anche questo, sembra che già in passato l’indipendenza di Seed sia stata messa in discussione.

Resta l’episodio, tutto da analizzare per le sue ricadute sul futuro di ScienceBlogs e sul suo modello di business on line. Ne ha parlato anche Nature News. Se volete seguire la vicenda su Twitter, ecco l’hashtag: #SbFAIL.

Fonte immagine


Fritto Misto

Cosa ne pensate della proposta di inserire le olive all’ascolana, un simbolo della gastronomia marchigiana nei menu’ del McDonald’s?

E’ una bufala? per ora è solo un progetto e si è lavorato di immaginazione e di photoshop.