Cherry 7UP Antioxidant

7Up cherry antioxidant

La 7UPaveva lanciata la Cherry 7Up nel 1987. A distanza di 21 anni, complice la grande attenzione sugli antiossidanti e i loro ruoli fisiologici, è arrivato il remake con aggiunta del 10% della dose giornaliera (DGA) di vitamina E. In vendita si trovano quindi la Cherry 7UP Antioxidant, e la Diet Cherry 7UP Antioxidant.

Ma non fatevi ingannare nè dal cherry tree che vi accoglie nel sito web, nè dal colore o dalla immagine della frutta sulla confezione, non c’è nessun succo di ciliegia, ma solo aromi e non manca il colorante red 40.

Cos’altro aggiungere? concordo con quanto scritto su Sincretismi erboristici. Negli USA è la corsa all’antiossidante. Ecco gli ingredienti:

Cherry 7 Up
Carbonated water, high fructose corn syrup, 2% or less of each of the following: citric acid, natural flavors, potassium benzoate (preservative), vitamin E acetate, red 40.

Diet Cherry 7 Up Filtered carbonated water, 2% or less of each of the following: citric acid, natural artificial flavors, potassium benzoate (protects flavor), aspartame, potassium citrate, acesulfame potassium, vitamin E acetate, red 40.

Scoprire un errore nel sito web del “The Dr Pepper Snapple Group” non ha prezzo. 😀

Flickr

Fonte immagine

Tag:


Dye diet. Eat food not additives

Non ne condivido i toni a tratti allarmanti, ma mi incuriosisce il blog Dye diet curato da Nick, un passato trascorso tra le aule universitarie come docente in Chimica Organica e vari incarichi in diverse multinazionali. Il suo blog Dye diet con lo slogan “Eat food not additives” è una vetrina che ci mostra vari esemplari di junk food e mi consola che non siano così numerosi sui nostri scaffali prodotti simili a quelli descritti da Nick.

Il suo ragionamento è stato questo. Gli alimenti forniscono energia e fattori nutrizionali (proteine, grassi, carboidrati).

In molti prodotti troviamo additivi vari, particolare attenzione è riservata ai coloranti e conservanti.

Vista la sua esperienza si è dotato di uno spettrofotometro per valutare i livelli di coloranti nei vari prodotti che intercetta. Eccolo:

dyediet

Allestita una curva di calibrazione usando delle soluzioni standard di coloranti, ad esempio del Red 40, Nick riesce a quantificare (alla lunghezza d’onda di 500 nm) la concentrazione del colorante alimentare nelle bevande che incontra. Ad esempio queste:

L’obiettivo è calcolare, dei vari prodotti analizzati, il DyeDiet Nutrition Factor (DDNF) come descritto qui. Ed ecco l’aereogramma con cui presenta le sue elaborazioni quantitative riferite alla qualità del prodotto sotto esame. In questo caso il 7Up-Cerry-Antioxidant di cui avevo scritto tempo fa.


L'altra settimana su Trashfood

Cherry 7Up antioxidant La 7Up e la mania degli antiossidanti per contrastare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento. E arriva il remake della Cherry 7Up.

Funghi in giardinoTranquilli, sono piopparoli.

Texican whopper. A chi? Burger King e le sue disavventure diplomatiche.

Quelli che la cucina molecolare reloaded.html Ebbene sì, anche i grandi chef usano gli additivi in cucina.

Do you Giuis?. La bibita Gius fa il suo ingresso nel sito di Flickr dedicato al Rosso Allura.

Il colmo per la metilcellulosa. Tutta la vicenda di “Striscia la notizia” e le sue interviste strampalate, ha un merito. Adesso tutti sapete cos’è la metilcellulosa.