Big Mac Index
Pubblicato: 2006/01/27 Archiviato in: Generale 2 commenti
Parliamo di hamburger, ma stavolta non c’entrano le calorie e gli ingredienti. Il simbolo del fast food consumato in almeno 120 paesi del mondo è considerato da diversi anni un indicatore economico:il Big Mac Index. Di cosa si tratta?
Tutto si basa sulla teoria elaborata ventanni fa dal settimanale britannico The Economist. Qual è la ricchezza media di un americano paragonata a quella di un europeo, di un indonesiano o un cinese? La risposta dipende da come si converte il valore della produzione dei differenti paesi in moneta corrente. Sulla base della teoria della parità del potere di acquisto ( PPP, acronimo che sta per purchasing-power parity’), si può scegliere un bene di consumo standard rispetto al quale calcolare le variazioni dei prezzi nei singoli paesi e si stabilisce così il tasso di cambio delle singole valute.
Quali sono gli stati in cui l’hamburger è piu’ costoso? Come raffigurato, secondo i dati pubblicati dal settimanale inglese lo scorso 12 gennaio, il Big Mac con il prezzo maggiore (4,93 dollari) si trova in Svizzera, mentre quello più economico in Cina (1,30 euro). Il prezzo medio americano, invece, è di 3,15 dollari. Questo, secondo gli esperti, indica che lo yuan è svalutato del 59% rispetto al dollaro, mentre il franco svizzero è sopravvalutato quasi della stessa percentuale.
Per chi fosse interessato ecco il Big Mac index nei vari stati inclusi nella elaborazione e un video clip sull’argomento.
Fonte:The Economist














mi sembra che un 1.30 in cina come prezzo d’acquisto/costo medio vita sia ben piu’ elevato dei 4.93 degli svizzeri …o no?….
Adriano, adesso lo faccio notare al giornalista dell’Economist!:-)