Fast food baby

Daccordo, sono realtà lontane dalle famiglie italiane, ma questi documentari fanno comunque riflettere. Si tratta di Fast food baby.. Cosa succede quando si cerca di cambiare radicalmente le proprie abitudini alimentari? Fast food baby racconta il percorso di tre famiglie del Regno Unito americane che hanno intrapreso un percorso per modificare le proprie abitudini alimentari passando da una dieta rigorosamente basata su junk food fin dai primi anni di vita versa un’alimentazione più sana. Durante il percorso i genitori sono seguiti da nutrizionisti che cercano di disabituare i piccoli ai graditissimi prodotti del fast food. Avete visto le reazioni dei bambini davanti alle verdure proposte al posto delle patatine fritte? Potete seguire qui le varie puntate, dal prossimo sabato 25 maggio, saranno anche su Real Time.


L’uomo e la Terra visti da Steve Cutts

In occasione dell’Earth day, il breve cartone animato Man, frutto dell’ingegno dell’artista free lance Steve Cutts. Nel video Steve con sarcasmo ci racconta l’uomo, la terra, la sua strafottenza, la brama di potere e quello che potrebbe essere il destino dell’uomo se non cambia il suo atteggiamento di conquista nei confronti della Natura.


L’insostenibile leggerezza del prezzo. Il cibo a buon mercato

Se non avete mai visto le puntate precedenti de “L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEL PREZZO” su Rai5, vi suggerisco di seguire la serie. Ecco i temi trattati su “IL CIBO A BUON MERCATO”.

Nelle città occidentali l’offerta di cibo a buon mercato è crescente e sempre disponibile: ma la possibilità di avere a disposizione quantità enormi di cibi pronti e da asporto, deve farci riflettere sulla loro provenienza e sulle modalità con cui viene prodotto. Sei ragazzi inglesi, amanti dei cibi pronti e da asporto, si sottopongono a un esperimento: vengono mandati a scoprire la verità sulla provenienza e sulle modalità di produzione dei cibi “take away” e sperimentano, sulla loro pelle, la fatica di chi, ogni giorno, preconfeziona i loro cibi preferiti. Nelle varie puntate i ragazzi lavoreranno e vivranno fianco a fianco con alcuni dei milioni di addetti alle produzioni alimentari del sud-est asiatico. Nelle diverse puntate dovranno catturare, o allevare, e preconfezionare i cibi che acquistiamo con facilità e leggerezza nei nostri supermercati. Nelle poche ore lasciate libere dal lavoro faranno l’esperienza di dormire, mangiare e vivere con i loro colleghi, nelle stesse condizioni dei lavoratori delle regioni più povere dell’Indonesia e della Thailandia. Potranno così testimoniare l’impatto di prodotti e produzioni sull’ambiente, sulla vita e sulla cultura locale. Ciascun episodio si concentrerà su un prodotto alimentare – tonno, gamberi, riso e pollo.

Tonno in scatola
Il gruppo di sei consumatori inglesi sono in Indonesia, patria dell’industria del tonno, che fornisce una buona parte delle scatolette di tonno alle catene di supermercati ed ai fast food. Vivranno negli spartani alloggi dei lavoratori del tonno, sopporteranno l’elevato calore all’interno delle industrie conserviere e vivranno una dura realtà sulle tradizionali barche da pesca del tonno nel Pacifico occidentale.

Gamberi precotti
A Kalimantan, in Indonesia, il gruppo di sei consumatori inglesi vive e lavora a fianco dei lavoratori dell’industria del gambero. La loro casa è una baracca nella giungla, senza letti, senza acqua corrente e la cena è ciò che riescono a catturare. Invece di pescare i gamberi in mare,i protagonisti sono sorpresi di ritrovarsi immersi nel fango, in un allevamento di gamberi.

Riso Thai
Il gruppo di sei consumatori inglesi si dirige verso una delle regioni più povere e remote della Thailandia per lavorare in una delle comunità che vive della raccolta del riso. Riusciranno a sopportare il lavoro stremante, i 40 gradi nei campi di riso, con solo una banana e una fetta di pane da mangiare?

Polli sezionati
Il gruppo di sei consumatori inglesi è in Thailandia, il più grande esportatore mondiale di carne di pollo. Il gruppo si unisce ai 4.000 lavoratori sul pavimento della sala di taglio, dove si lavorano 140.000 animali l’anno. Dovranno tenere il passo con la linea della fabbrica: ogni dipendente deve separare 12 pezzi di pollo al minuto, 5.000 pezzi al giorno per otto ore al giorno e sei giorni alla settimana.

Fonte


Cool Food Planet

Dalla newsletter dell’EUFIC, (European Food Information Council) apprendo che è’ nato Cool Food Planet , una risorsa didattica rivolta ai bambini dai 6-8 anni e 9-12 anni oltre che agli adulti.
L’obiettivo è ovviamente di “informare bambini e genitori su temi dell’alimentazione e nutrizione” utilizzando personaggi dei cartoni animati personalizzabili e giochi interattivi come questo alla scoperta delle informazioni contenute in una etichetta alimentare o Food fight, sui gruppi di alimenti.
Appena entrati su http://www.coolfoodplanet.org, i bambini sono invitati ad un viaggio interattivo tra diverse aree tematiche e possono scaricare una ‘Mission Card‘ che li incoraggia ad esplorare destinazioni diverse. Dalla newsletter si annuncia che genitori e insegnanti troveranno anche una serie di attività per approfondire alcuni argomenti con figli o alunni. Cool Planet Food Cool è attualmente disponibile solo in inglese e francese, ma si progetta di implementare il portale con un maggior numero di lingue in futuro.
Già disponibile, per chi ha un account sul social network, anche una pagina Facebook sia dell’ EUFIC e sia di Cool Food Planet. Per ora ho trovato il tutto piuttosto deludente. Voi cosa ne pensate?


Capitan Kuk. Un nuovo educational Rai – Ministero della Salute

Mi sono perduta le puntate del nuovo educational nato dalla collaborazione tra Rai e Ministero della Salute. Ci eravamo lasciati con Mr.Fruitness, testimonial della campagna promozionale per promuovere il consumo di frutta nei giovani consumatori europei. Anche le puntate del nuovo cartoon hanno l’obiettivo di promuovere il consumo di frutta nei piu’piccoli.
Vi presento Capitan Kuk e le sue avventure nel mondo di Health,e i suoi piani per combattere Golosix, paladino della scorretta alimentazione
Ecco il trailer.Avete già visto qualche puntata di Capitan KUK – l’eroe della frutta e della verdura? come lo avete trovato?

Fonti:

Capitan Kuk: dal Ministero della Salute l’eroe della frutta e della verdura contro Golosix
Ministero della Salute


Habit Heroes: CLOSED. La controversa guerra multimediale della Disney contro l’obesità

Ancora down per manutenzione Habit Heroes della Disney, il sito web nato per accompagnare la controversa nuova attrazione Fat Chance Disney Word contro l’obesità, contro errate abitudini alimentari e scorretti stili di vita. La Disney è stata accusata di aver messo in piedi l’attrazione con fare grossolano e con un atteggiamento discriminante nei confronti degli obesi presentati nei panni dei cattivi della situazione: Snacker, Lead Bottom e The Glutter

Eccone un paio:Lead buttom e The Glutton

Glutton

A loro si oppongono i magri e vincenti Will Power e Callie Stenics,

Dopo le polemiche e numerose critiche giunte dalla Binge Eating Disorder Association, dalla National Association of Anorexia Nervosa and Associated Disorders, e dalla Canadian Obesity Network, la Disney ha deciso di interrompere l’attrazione che era stata inaugurata solo ai primi di febbraio.

In rete si trovano diverse testimonianze di chi ha avuto l’opportunità di visitare gli spazi e non sono mancati i commenti sulla scarsa coerenza della multinazionale. Guerra alle cattivi abitudini alimentari? guardate cosa ha scovato uno dei frequentatori dell’attrazione nello spazio food del parco. Flavoured and coloured pop corn 😉

Come con conocordare con le parole di un comunicato della Binge Eating Disorder Association:, Disney is capitalizing on the “War on Obesity” to shame kids and then offer them every type of fast-food available in their parks. We do not believe food should be demonized, and if the program is going to show broccoli (good guys) shooting hotdogs (bad guys), perhaps some broccoli should be offered along with millions of hotdogs sold in the parks yearly.

Fonti

www.easywdw.com
calgaryherald.com
http://www.canada.com/
fitwoman.com


Cosa c’è di nuovo nel web? Cibolando, il paese della buona alimentazione

Tra i lettori di Trashfood ci sono degli insegnanti particolarmente attivi e già impegnati in programmi di educazione alimentare. Potrebbero essere interessati a
Cibolando. Conto alla rovescia per il portale a sostegno dell’educazione alimentare che nasce dal progetto Nutrilandia, idea vincitrice del concorso “ Alimentarsi bene, vivere meglio”, lanciato piu’ di un anno fa da ideaTRE60 in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano.
100 mila euro lo stanziamento per la realizzazione dell’idea vincitrice. La proponente del progetto vincitore è Silvia Annaratone, docente e comunicatrice scientifica che ha già ideato e coordinato un progetto simile nella struttura per il Politecnico di Milano. Gli obiettivi prefissati sono promuovere l’importanza di una corretta educazione alimentare fra gli adolescenti, e favorire l’avvicinamento e la conoscenza da parte dei ragazzi, delle professioni, tradizionali e innovative, nell’ambito del settore agroalimentare, dell’enogastronomia e del turismo enogastronomico.
Sul sito allestito seppure in via preliminare gli studenti e scuole interessate si possono già registrare per partecipare a due concorsi : IL CIBORG RISTORANTE e KILOMETRI 0.
Oltre al portale si può essere aggiornati sul progetto Cibolando sui social network, seguendo l’account twitter @Cibolando, la pagina Facebook e Youtube.

Riusciranno Mr Eat , la Fat gang, giochi e caccia al tesoro tra regioni, a raggiungere gli obiettivi?


Obesità e sovrappeso in età pediatrica in Italia

Questa è la settimana che precede l‘Obesity day fissato per il 10 ottobre prossimo. Un post al giorno sul tema dell’obesità.

Qual è la regione con la percentuale piu’ bassa di bambini in sovrappeso e obesi? e la regione dove è maggiore? Nel 2009, avevo utilizzato i dati di indagini condotte negli anni precedenti per confezionare questo video.

A distanza di due anni è stato clonato da due utenti di YouTube, ma non è contrario alla policy del social network?


Pubblicità o product placement?

La settimana scorsa nello zapping domenicale mi sono imbattuta in un episodio della serie “Il Medico in famiglia” con riferimenti così espliciti a prodotti alimentari che mi sono chiesta se si trattasse di pubblicità occulta. Invece no…anche nelle fiction italiane è arrivato il product placement

Cos’è il product placement? Vedremo sempre più spesso prodotti di ogni genere nelle trasmissioni televisive. Il tutto è frutto della nuova direttiva della Commissione Europea per il mercato tv, in vigore già dal dicembre 2009. La direttiva permette che la televisione possa usufruire del meccanismo del product placement, meglio conosciuto come pubblicità indiretta, ovvero la possibilità di ‘rendere’ visibile, e tacito, lo sponsoring di prodotti all’interno delle trasmissioni tv così come accade per il cinema. In poche parole le aziende possono ‘acquistare degli spazi’ nelle trasmissioni tv, ma non sotto forma di telepromozioni o televendite, bensì come una specie di fornitura di prodotti.

Tornando alla fiction, come previsto, in coda è apparso l’elenco delle aziende oggetto della promozione.

A qualcuno altro -non solo a me – però è rimasto qualche dubbio sulle modalità della promozione.

Pubblicità o product placement? Giudicate voi. Ecco la sequenza a cui mi riferisco. Avete già capito di cosa si tratta vero? 🙂

Fonte:


Le filiere alimentari secondo Carla

Si può fare informazione in modo ironico? Certo, documentandosi comunque in modo accurato per dare messaggi corretti da un punto di vista scientifico. E Carla di certo si è documentata.
Le perdoniamo qualche svarione, l’aver generalizzato abbondantemente e l’aver messo sullo stesso piano molecole e coadiuvanti così diversi tra loro? ascorbato di sodio, alginato di glicole propilenico, acido acetico, acido tartarico, solfato di alluminio, cloruro di nitrosile, sorbato di potassio e svariate altre molecole alcune delle quali usate nelle sofisticazioni alimentari?

In fondo è solo una gag radiofonica. 🙂

Ma veramente il glutammato di sodio è usato come agente oressizzante nei mangimi?

Via