Abbasso il colesterolo

La giornalista Giorgia Nardella del settimanale Salvagente mi ha contattato qualche settimana fa per una intervista sui prodotti contenenti fitosteroli e il loro ruolo nella regolazione dei livelli di colesterolo nel sangue. Magari il termine "fitosteroli" non suona familiare, ma di certo avete visto la pubblicità dei nuovi drinks che trovate nel banco frigo: Danacol o Pro-Activ per esempio.  Scettica o favorevole? Trovate l’articolo e una parte dell’intervista sul sito del Salvagente. Magari l’intervista per intero la riporterò anche qui.


4 commenti on “Abbasso il colesterolo”

  1. Avatar di Grissino Grissino ha detto:

    Io faccio parte degli scettici! ^_^

  2. Avatar di susi susi ha detto:

    a me fanno pensare a quelli che non mettono lo zucchero nel caffè dopo un pranzo luculliano…
    Di sicuro fanno bene a chi li vende.

  3. Trashfood ha detto:

    Dopo Unilever e Danone, anche Yomo entra nel banco frigo con un prodotto anti-colesterolo. Si tratta di Equicol arricchito come i precedenti con  fitosteroli. Su questi composti ottenuti da materie prime vegetali e il loro meccanismo d’azione,&nbs…

  4. Avatar di davide davide ha detto:

    io sono convinto che la differenza chimica, biochimica e fisiologica tra i diversi steroli e soprattutto IL RUOLO DEGLI STEROLI A LORO VOLTA CONTENUTI ALL’INTERNO DELLE LIPOPROTEINE sia molto più lieve di quanto si dica. ok, un po’ di solubilità in più. fosse così facile la chimica del sangue…

    ok, effettuando un saggio sulla molecola “colesterolo” vedrò una diminuzione effettiva della molecola…

    mi chiedo se i fitosteroli, con una coda leggermente differente, un -OH in più, presentino dei vantaggi riguardo la distribuzione ed il rapporto specifico tra le differenti lipoproteine nel sangue o semplicemente nel variare “significativamente” IN UNA SOLUZIONE FORTEMENTE TAMPONATA QUALE IL SANGUE il prodotto di solubilità di un’intera proteina associata…

    quanto è l’indice LHI di un fitosterolo?
    quanto è l’indice LHI del colesterolo?
    qualcuno mi sta suggerendo che la differenza è dell’ordine della seconda cifra decimale?

    … … … uhm … … …

    Non sarebbe più intelligente…arricchire in fosfatidilcolina e lecitine varie e vendere questi prodotti…sarebbero molto più economici e molto più efficaci…
    si,mettiamoci anche degli omega tre, sei, nove, dodici, un po’ di acido arachidonico o grassi derivati…

    …oppure…come dico ultimamente spessissimo…è solamente una questione di posizionamento sul mercato di prodotti vendibili con un’elevato valore (merceologico) aggiunto?

    io avevo letto anche uno studio molto più interessante, in breve:

    la parete cellulare dei batteri lattici di fatto è composta da un rapporto standard di acidi grassi saturi / insaturi standard ad una temperatura. abbassandosi la temperatura, aumentano gli acidi grassi insaturi, per una evidente questione di solubilità e permeabilità della membrana.
    ci sono alcune centinaia di miliardi di batteri lattici in un barattolino.
    moltiplicando il raggio medio al quadrato per pigreco per 4/3 dovremmo avvicinarci a ciò che mandelbrot nelle sue equazioni indicava per superficie frattale per un batterio, con una stima, probabilmente dell’ordine dei km quadrati di membrana cellulare, formata da acidi grassi prevalentemente insaturi

    sto proprio speculando o creando delle congetture o c’è qualcosa di reale in quello che dico?


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