Coca cola zero vs Coca cola light

CocacolazeroeCocacolalightRappresenta il prodotto giusto per un target principalmente maschile di giovani e giovani adulti, consapevoli del proprio fabbisogno calorico. Puoi trovarla in lattina e nella bottiglia di plastica”. E’ la descrizione della nuova Gusto Coca-Cola, zero zucchero. la Coca-Cola zero insomma che dopo essere stata lanciata in 14 Paesi, è approdata anche in Italia. I piu’ attenti si saranno accorti che anche le lattine che hanno iniziato a circolare, hanno subito un remake,sono piu’ alte e snelle, le Sleek Cans. Per la Coca Cola si tratta dell’ultimo prodotto Senza calorie, che arriva dopo molte altre vendute in altri stati. Quali? E ricordate il cola index? La famiglia quindi si è ampliata.

Tra i prodotti a ridotto apporto calorico in vendita nei diversi stati ci sono: la Diet dolcificata con Splenda, la Diet senza caffeina, la Diet con lime, la Diet Vanilla Coke la Coke C2, metà calorie rispetto a una normale Coca.
Sul sito http://www.cocacolazero.com ci sono 7 video di cui alcuni girati in presenza di avvocati veri, altri con attori. Una messa in scena a fini pubblicitari in cui l’ufficio che gestisce il brand tradizionale di Coca Cola vuole portare in tribunale l’ufficio che gestisce il nuovo brand Coca Cola Zero per “violazione di gusto”!
Ma di certo è in Argentina che si è vista la promozione piu’ curiosa, un esempio di co-branding in cui Axe e Coca cola si sono uniti in un’operazione di marketing con una speciale confezione (tiratura 70.000 pezzi) contenente un deodorante Axe e una lattina di Coca Cola zero. Ma veniamo agli ingredienti della Coca Cola Zero e della versione light in vendita in Italia.

Coca cola light Acqua anidride carbonica colorante E150d,edulcoranti ciclammato di sodio, acesulfame K e aspartame,acidificante acido fosforico,aromi (inclusa caffeina) conservante benzoato di sodio, correttore di acidità citrato trisodico.
Coca-Cola Zero Acqua, anidride carbonica, colorante E150d,edulcoranti ciclammato di sodio, acesulfame K e aspartame, acidificante acido fosforico, aromi (inclusa caffeina) correttore di acidità citrato trisodico.
Notata la differenza? Nella Coca cola Zero non c’è il conservante benzoato di sodio, una risposta alla richiesta di eliminare il conservante visto che in presenza di acidi si può formare il benzene? e comunque la formula non ci dice i rapporti tra i vari ingredienti e non sappiamo nulla degli aromi impiegati.
Sul sito freshcatering.blogspot.com si trovano gli ingredienti della Coca cola zero in vendita negli USA.

USA-Coca-Cola Zero Carbonated water, caramel color, phosphoric acid, aspartame, potassium benzoate, natural flavors, potassium citrate, acesulfame potassium and caffeine.

Ancora differenze a indicare che la formula subisce variazioni in relazione probabilmente anche ai gusti dei consumatori dei vari paesi?


13 commenti on “Coca cola zero vs Coca cola light”

  1. Marco ha detto:

    Salve, avendo problemi di diabete e di calorie vorrei sapere se la coca zero è veramente un prodotto “sopportabile” in una dieta ipocalorica e in un’alimentazione con zuccheri controllati. Se qualcuno potesse darmi una risposta ve ne sarei molto grato. Grazie

  2. davide ha detto:

    certamente!puoi stare tranquillo.E una bevanda che non presenta tracce di zuccheri;una lattina apporta solo 2,32 kcal.Se consideri che un grammo di zuccheri contiene 4,1 kcal, quelle in essa contenute sono da considerarsi pressoche irrilevanti.

  3. patrizia ha detto:

    salve avendo problemi di allergie allo zucchero e nn potendone assumere vorrei sapere se coca cola zero è adatta alla mia dieta.

  4. sssss ha detto:

    coca cola merda

  5. Paolo ha detto:

    Mica è un sito della Coca Cola! Non penso che Gianna debba rispondere a queste domande…

  6. […] di Gianluca Folì trashfood fatti il tuo maki se hai […]

  7. M.Serena ha detto:

    Buon giorno…stò scrivendo la tesi di laurea sulla differenza tra coca cola light e zero (dal punto di vista di marketing e pubblicità). uno dei capitoli però si occupa dell’evoluzione dei trend alimentari, saprebbe consigliarmi un sito relativo a tale argomento da poter consultare!
    Cordiali saluti M.S.

  8. Stefania ha detto:

    @Serena – immagino che dovrai inserire un minimo di bibliografia nella tesi, su Internet non so quali fonti attendibili possa trovare a riguardo (che possano essere accettate dal relattore della tua tesi, intendo). Io ti passo qualche titolo, ma in inglese.

    Sui trend sia marketing, pubblicita’ che evoluzione del ‘gusto’ alimentare, ci sono diverse cose interessanti (con relativa bibliografia) su The Food System, di G.Tansey & T. Worsley

    se cerchi qualcosa di metodologico (ma qui non so come stai strutturando la tesi, se parli dell’Italia oppure del mercato globale), trovi diversi capitoli interessanti su A Nation’s Diet di Ann Murcott (questo libro ti parla piu’ delle scelte alimentari a livello sociale e da che cosa vengano determinate. Ogni capitolo corrisponde ad uno studio specifico su un argomento diverso ma sempre con la prospettiva UK (che pero’ e’ applicabile anche ad altri paesi perche’ i trend e le strategie di marketing e pubblicita’ sono esattamente gli stessi). Prova a controllare su Google Scholar questi libri – cosi’ ti rendi conto un po’ del loro contenuto, e sempre su GScholar puoi tirar fuori altre idee e spunti bibliografici. Noterai che in italiano c’e’ pochino….

    http://scholar.google.co.uk/

  9. Gabriela Tenchelli ha detto:

    Per me esta bevanda e pericolosa, per il ciclamato di sodio (rischia la salute)
    in Stati Uniti e vietato il uso di cuesta sostanzia

  10. Ecplise ha detto:

    Se non fosse per la presenza del letale Aspartame e del ben più letale Ciclammato di Sodio (addirittura proibito dalla Food and Drug da 40 anni!!!!) sarebbe una bella innovazione.

    Ovviamente le cose che provocano solo TUMORI vengono permesse e i dolcificanti naturali, come la STEVIA (che è una pianta E QUINDI NON BREVETTABILE), viene addirittura vietata in tutti i paesi della UE.

    In Giappone la Coca Cola Light la fanno con la STEVIA.

    Un mio consiglio…evitare tutte le bevande, cibi, caramelle e varie che contengano l’Aspartame e il Ciclammato di Sodio.

    Per la glicemia alta può essere adatto il FRUTTOSIO che è già presente in natura nella frutta che non crea grossi problemi al pancreas per la produzione di insulina. Ad ogni modo il medico curante può darvi qualche suggerimento (ma molto spesso sono ignoranti).

  11. alessandro ha detto:

    perchè non la fanno con la stevia invece dell’aspartame
    questo è uno schifo, pur di fare soldi fanno morire la gente bisognerebbe non comprare più questi prodotti con dolcificanti artificiale , e unirci tutti noi a combattere queste multinazionali farmeceutiche a farci guarire definitivamente dalle malattie ( diabete tumori ecc.) e non a tamponare per continuare a vendere prodotti velenosi .dobbiamo ribbellarci per vivere
    ciao

  12. Bruins ha detto:

    La differenza è nelle dosi dei componenti,visto che li abbiamo analizzati in laboratorio (ok,lo ammetto: fancazzo parecchio sul lavoro,ma essendo uno dei responsabili,sticà). L’unica differenza palese è il benzoato di sodio che,purtroppo,in determinate condizioni (esposizione al sole diretto,fonte di calore) può risultare pericolosamente cancerogene a certe dosi. Conoscendo le modalità di trasporto,esposizioni e sbalzi di temperature dei prodotti,lo eviterei.

  13. Antonello ha detto:

    Un sistema ci sarebbe alla Beppe Grillo smettiamo tutti di bere coca cola finchè non tolgono anche in Italia l’Aspartame e il Ciclammato di Sodio, vediamo chi vince, vedendo il calo di vendite dovrebbero fare qualcosa. ( E parlo io che sono uno sfegatato sostenitore della coca cola zero)


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