Questa settimana su Trashfood
Pubblicato: 2007/12/01 Archiviato in: L'angolo chimico, La borsa della spesa 1 Commento-Cosa fanno insieme i frutto-oligosaccaridi, i galatto-oligosaccaridi e amido resistente? Alixir regularis, ma sono così introvabili le fibre prebiotiche? sembra di no.
-Per tutti coloro che pensano che gli oli raffinati siano usati solo nelle friggitorie, ecco la prova che sono molto piu’diffusi di quanto si creda. Studenti a caccia di olio di palma bifrazionato all’università di Firenze.
-Un grande risultato!Trashfood da qualche giorno è linkato nell’area tematica del sito che l’Istituto Superiore di Sanità ha dedicato agli interferenti Endocrini. Come ho già detto, uno stimolo in piu’ per migliorare.
-Girare il mondo e assaporare le differenze culturali anche legate alle immagini sul cibo. Con Places, il nuovo servizio di mappatura di Flickr.
-Dalle letture settimanali del report settimanale RAPID ALERT SYSTEM FOR FOOD AND FEED (RASF), nasce una nuova categoria Te lo do io l’alert,questa settimana il protagonista è stato Escherichia coli 0157:H7, un batterio che puo’ provocare severi problemi intestinali.
-Piatti insapori? Mai piu’ con il Grill Flavour spray e per giunta è organic.
a proposito della etichettatura ‘organic’ , ovvero ‘biologico’ sui prodotti industriali, vorrei citare Pollan che a pagina 168-9 del suo Omnivore’s Dilemma descrive un momento durante una conferenza sul bio di diversi anni fa, tenutasi in California, in cui un grosso produttore di prodotti ‘bio’ suggeriva al proprietario di una piccola azienda che per sfondare nel mercato dovrebbe cercare di sviluppare una nicchia in cui differenziarsi. La risposta del piccolo produttore – esilarante, se non fosse tragica la situazione – e’ stata : ‘ I believe I developed that niche twenty years ago. It’s called ‘organic’. And now you, sir, are sitting on it’.
questo per dire che il biologico e’ gia’ diventato fortemente industrializzato in diversi paesi Europei ed Extraeuropei perche’ ha visto un grosso margine di guadagno, un segmento tramite cui distribuire i propri prodotti di scarsa genuinita’ ma di grosso valore aggiunto (‘organic’ , appunto) . In Italia probabilmente questo sta succedendo un po’ piu’ a rilento ma a quanto vedo … succede !