Quando il clima frigge

La prossima volta che scartate un Kitkat, che friggete con Friol o condite la pasta con la margarina, sentitevi in colpa. Secondo Greenpaece in questi prodotti anche di marchi diversi, viene impiegato olio di palma e le aziende pertanto contribuiscono alla distruzione e degradazione delle torbiere indonesiane per soddisfare la crescente domanda di olio palma nei settori dell’agroalimentare, della cosmesi e dei biocarburanti.
Si può leggere il rapporto completo “Come ti friggo il clima” e guardare i documenti fotografici allestiti in occasione della conferenza di Bali.


7 commenti on “Quando il clima frigge”

  1. Grissino ha detto:

    Io sottolinerei invece la bassa qualitá/poca salubritá di questo grasso. A danneggiare il clima c’é di ben peggio.

  2. Stefania ha detto:

    discorso pericoloso, Grissino. Perche’ ti si puo’ rispondere che anche il ‘semplice’ grasso animale che fa tanto parte della nostra tradizione, fa male alla salute. Se mangiato in grosse quantita’ e abbinato ad una vita sedentaria. Quindi l’elemento ‘ambiente’ va sempre tenuto in considerazione affianco a quello della salute, quando si parla di dieta e di genuinita’ dei prodotti (in quanto cosi’ legati alla salubrita’ del terreno). Considera che le piantagioni di questa pianta sono estese, stiamo parlando di ettari ed ettari di terra, dove le piante vengono coltivate l’una affianco all’altra, e che proprio in virtu’ del fatto che si tratta di una produzione su vasta scala, il prodotto e’ quello che e’, un prodotto industriale. Quindi il discorso ambiente continua a saltar fuori, non solo per il fattore ‘scarichi industriali’ ma proprio per quanto riguarda il terreno dove viene coltivato e i metodi di lavorazione. Non c’e’ mai una risposta certa, a mio avviso, quando si parla di salubrita’ di un prodotto ma e’ un connubio di tanti diversi fattori…

  3. camoni davide ha detto:

    io chiedo scusa per porre sempre delle polemiche inutili.
    ma fino a quando le piantagioni di palma erano di proprietà degli statunitensi nel mondo scientifico questo problema del commercio mondiale di questi oli, un business da capogiro, non ha detto niente nessuno.

    ora che finalmente, dopo 40 anni, l’affitto è scaduto e la proprietà piena è tornata ai locali, i derivati di palma creano effetto serra? rimango perplesso

  4. Stefania ha detto:

    passo qui una parziale traduzione dell’intervento di Dr.Vandana Shiva, (e’ un po’ lungo, vi do’ qualche dato se non vi spiace) – durante l’incontro a Bali, che si conclude oggi – l’ho appena letto.

    Riguardo gli oli di palma:
    la deforestazione creata dalle piantagioni di palma da olio e di soya aumentera’ il problema delle emissioni CO2. Secondo la FAO 1.8 miliardi di tonnellate o il 25-30 per cento dei gas rilasciati nell’atmosfera ogni anno viene proprio dalla deforestazione. Entro il 2022, le piantagioni che si stanno creando per produrre le benzine ‘eco’ potrebbe distruggere il 98% della foresta in Indonesia. Secondo Wetlands International, la distruzione del Sud-est asiatico per la produzione di piantagioni da olio sta contribuendo al 8% delle totali emissioni CO2. Non e’ finita qui – sentite questa: Secondo Delft Hydraulics ogni tonnellata di olio di palma provoca 30 tonnellate di emissioni di biossido di carbonio ovvero 10 volte di piu’ che quella causata dalla produzione del petrolio. Comunque, questo ‘peso’ sull’atmosfera viene trattato come sviluppo ‘verde’ (e’ un grosso paradosso se ci pensate), all’interno del protocollo di Kyoto.

    nota mia: gli interessi da parte degli US non sono tanto economici,o ambientalisti per quanto riguarda il biopetrolio, ma politici – c’e’ la voglia di svalutare il valore del petrolio dopo il boom industriale cinese (che l’ha messo in crisi perche’ proprio per i forti consumi), cosi’ come a causa del problema del terrorismo internazionale. Per quanto riguarda l’olio di palma e di soya, i loro usi non sono solo limitati alla sola catena alimentare. Davide, non ho capito l’appunto sull’affitto – hai dei dati a riguardo? mi interessa molto! Grazie.

  5. Gianna Ferretti ha detto:

    grazie a tutti dei contributi interessanti e fonte di nuovi stimoli per posts successivi.

    @Davide, forse 40 anni fa non erano così elevati lo sfruttamento e la produzione di oli tropicali.

  6. davide ha detto:

    hai ragione… però mi piace prendere parte ai tuoi dibattiti, ultimamente questo sito è molto interessante!
    buon lavoro, buon week end a te e a tutti i frequentatori di questo foodforum

  7. […] Un argomento di cui in piu’ occasioni si è parlato anche qui. […]


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