Alixir Regularis™
Pubblicato: 2008/02/06 Archiviato in: Fibre alimentari, Not Only Food 29 commentiNiente da fare, sembra introvabile Alixir nei supermercati della mia città. Non è che la cosa mi sconvolga, ma dopo averne sentito parlare e continuando a vedere la pubblicità come questa su quotidiani e periodici, immaginavo che sarebbe aumentata la diffusione. E’ una delle mie specializzande che mi ha portato una bottiglia della bevanda arancia carota. La bevanda che contiene un mix di fibre battezzate come Alixir Regularis.
Cosa c’e dentro?
Ingredienti: acqua minerale naturale, zucchero d’uva concentrato, succo concentrato di arancia 3,8%, combinazione di principi attivi prebiotici alixir regularis 2,24% (galatto oligosaccaridi, malto destrina di mais), succo concentrato di carota 1,3%, succo concentrato di limone, vitamina C, aromi naturali, gelificante.farina di semi di carrube,vitamina B1, contiene lattosio.
Tra le ipotesi della scarsa presenza di Alixir nei punti vendita è stato ipotizzato che vi sia il rischio che i prodotti della nuova linea cannibalizzino il resto della produzione Barilla, in particolare di quella Mulino Bianco: i prodotti della linea “Liberi per Natura”, ad esempio, risulterebbero al confronto meno salutari, ma sicuramente più vicini alla tradizione Barilla. La maggior parte dei commenti, in rete, si è concentrata sui prezzi dei prodotti Alixir, sull’apporto calorico, sul colore nero del packaging così insolito tra gli scaffali.
Io vorrei continuare a dare uno sguardo al sito curato da Healthware,in particolare alla parte “bianca” del sito che ha l’obiettivo di informare il consumatore sui ‘segreti del vivere al meglio’, grazie all’offerta di contenuti e servizi interattivi che si dovrebbero arricchire nel tempo.
Del mais da cui sono ottenute le maltodestrine, leggiamo:
Inoltre:
-Ok, bella la pannocchia della foto, ma le maltodestrine che sono incluse nella bevanda, sono ormai il risultato di una produzione condotta su larga scala mediante idrolisi enzimatica.
-Inoltre come già detto per lo snack Alixir, le fibre prebiotiche, non sono affatto introvabili. Basta fare un giro su google e si trovano molti prodotti contenenti maltodestrine, come desserts, bevande e integratori.
-Per completezza, nel sito della Alixir, mi aspetto che vengano aggiunti dettagli non solo su come si ottengono le maltodestrine, ma anche dati sulla filiera produttiva degli altri componenti prebiotici di Alixir Regularis e cioè i galatto-oligosaccaridi (1,2)
E per finire alcune pubblicità viste sull’Inserto Salute di Repubblica di qualche mese fa.
Ridateci il Mulino Bianco.
Ridateci il Mulino Bianco?
😀 😀 😀 😀 😀 😀
Volevo giusto segnalarti la linea di prodotti, un pò strana la pubblicità che attribuisce ad una porzione di pane la stessa quantità di omega 3 di 10 acciughe fresche. Sarà poi vero ?
prevedibile risposta dell’industria internazionale all’allarme obesita’ e salute. Il mercato internazionale dei prodotti del ‘benessere’ e’ in pieno sviluppo. La Barilla e’ controllata da una grossa industria, quindi era logico aspettarsi qualcosa anche in Italia.
@Grissino. 😉
@Giorgio, mi sai dire qualcosa di piu’ su questo prodotto?
“L’olio di pesce contiene vitamine idrosolubili, come la A e la D.”
Gianna, se te lo dice uno studente a un esame, che gli rispondi? 🙂
Te lo chiedo perchè sta scritto qui:
http://www.alixir.it/it/alx-cuore/alx-cuore/0/detail/0/138/31/olio-di-pesce-dal-mare-un-elisir-di-lunga-vita.html
E non è l’unica “svista”.
Diciamo che forse prima di aggiungere contenuti sarebbe meglio rivedere l’attuale.
Sempre della stessa famiglia Barilla…
eccoti il link con le “spiegazioni” commerciali
http://www.alixir.it/it/alx-pog_cuore/alx-prog_aree/0/detail/0/146/33/pane-ai-cereali.html
se lo trovo lo provo di persona, così hai anche un parere
“personale”.
Volevo anche aggiungere un altro dettaglio inerenti una linea di prodotti che conosciamo bene a causa della pubblicita’ martellante: il 23 Gennaio e’ iniziata ufficialmente in California una ‘class action’ contro la Danone, in merito ad una linea di yogurth contenenti batteri ‘probiotici’. Vengono contestati i benefici valori nutrizionali che la campagna pubblicitaria distingueva da altri yogurt come scientificamente provati. Sto parlando di Activia – se tutto va bene, Alessia Marcuzzi si dovra’ trovare un altro lavoro… 😀
@Dedioste.Quanto sarà costata la consulenza scientifica per il sito? qualche giorno fa c’era anche un link all’Inran, ma errato. Adesso è scomparso.
Ma tutti questi stitici in giro non farebbero meglio a mangiare del buon pane integrale e tante verdure?
😉
vorrei collegarmi a quello che dici paolo, ma chi ha questi problemi di regolarità intestinale non può sforzarsi di modificare le sue abitudine alimentari, perchè haimè ho notato che chi ha questo problema, mangia poca frutta e verdura, bevono poco,non mangiano cibi integrali, più che trovare il prodotto “miracoloso”, bisognerebbe fare capire l’importanza di un alimentazione varia ed equilibrata
Ghunter, la TV ci martella tutti i giorni sull’argomento, più di un programma quotidiano per canale, evidentemente non serve a niente…
ma il fruttosio,contenuto nello sciroppo di mais e in molti prebiotici,non è uno dei più probabili imputati dell’epidemia di obesità, per la sua interferenza con il senso di sazietà,se ingerito a dosi esagerate?
L’ arroganza della Grande Industria Alimentare non conosce limiti, evidentemente.
La natura ha distribuito il fruttosio nella frutta alla dosi giuste per l’uomo,l’ industria alle dosi giuste per la sua cieca avidità.
@Gunther e Paolo – la TV ci martella ma ottiene l’effetto opposto perche’ l’informazione viene data nei momenti di ‘varieta” e presentata da chi non ha alcuna voce in capitolo – in poche parole, concetti importanti vengono spettacolarizzati e quindi ‘sviliti’, svuotati della loro importanza. Studi sul comportamento rivelano che la scelta alimentare puo’ essere modificata usando strategie che puntino ad esempio alla creazione di efficaci esempi da seguire – perche’ sappiamo tutti che quando si tratta di seguire un consiglio, lo seguiamo solo se ne siamo veramente convinti, e la convinzione la cerchiamo solo da fonti affidabili. Lo studio a cui mi riferisco, fascinosissimo, e’ quello della New Economics Foundation (2006) – Behavioural economics: seven principles for policy makers.
@Fabio – ho dato un’occhiata veloce al tuo link – complimenti. Nei prossimi mesi mi occupero’ di produzione sostenibile, un concetto ancora difficile da definire e che storicamente e’ cambiato incorporando ora l’uno ora l’altro aspetto… magari avremo modo di parlarne con calma. Quello che dici sull’obesita’ e’ corretto, dovremmo parlarne di piu’ anche di questo, visto che l’obesita’ e’ la priorita’ nell’agenda politica Europea ed extraeuropea, ma ai politici italiani piace… sorvolare
Ho tentato di avvicinarmi ai prodotti Alixir come avevo promesso, ma a parte la grafica molto accattivante mi sono fermato leggendo il prezzo al Kg.
Il pane ai cereali Alixir era posto accanto all’equivalente della Barilla standard (quindi stesso produttore), piccola differenza di costo:
Alixir batte standard per €10,97 a €2,17 con una differenza di €8,80 al Kg.
Non vogliamo poi fare qualche riflessione sul prezzo del “cuore di brioche” che costa €20 Kg.
Ma la differenza di prezzo è soltanto da imputare alle nuove caratteristiche ? Ha senso ??
no, non ha senso, Giorgio. Ma l’industriale punta solo ed esclusivamente a creare del valore aggiunto che pensa possa appagare il desiderio del consumatore. E il consumatore medio in Italia cosi’ come in altri paesi, e’ attualmente alla ricerca di prodotti ‘del benessere’ e ‘funzionali’ ed e’ disposto a pagare di piu’ se ha la percezione che tale prodotto X gli dia quello che cerca. Il consumatore che compra questi prodotti non e’ lo stesso che compra Barilla e tantomeno fa la spesa al mercato locale e si ciba di verdure di stagione: troppo difficile pulirle!
Stefania sono concorde con te, se la gente si fa abbagliare dalla pubblicità fanno bene ad incrementare del 500% il prezzo dei prodotti. Speriamo a questo punto che non prendano mercato e che la gente si svegli !!!
Mi e’ arrivata ora questa – ve la passo volentieri perche’ ci sono considerazioni interessanti a livello europeo:
(Datamonitor) – cerca di stabilire il rapporto fra la crescita esponenziale dell’obesita’ e gli sforzi da parte di molti, di mangiare ‘sano’. Se si parte dal principio che la scelta alimentare e’ determinata dal senso del gusto e del piacere, i consumatori non vorranno sacrificare questi due fattori in nome del mangiar sano (dobbiamo precisare che per molti mangiare sano vuol dire mangiare cose orribili e poco interessanti, poco alla moda). Il cambio di stile di vita comporta anche un calo di attivita’ fisica. Quindi secondo Datamonitor, i consumatori consumano maggiormente alimenti ‘proibiti’ e si muovono di meno.
L’altro aspetto riguarda il passaggio verso una dieta che includa piu’ nutrienti in un solo piatto/prodotto. Pertanto, piuttosto che eliminare gli alimenti proibiti, molti li stanno moderando e abbinando ad alimenti percepiti come buoni in quanto contenenti elementi nutrizionali importanti.
Quindi se da una parte cercano di fare scelte giuste, dall’altra, i consumatori non sono disposti a sacrificare il loro lato edonistico, e questo si traduce con l’abitudine di mangiare piu’ spesso fuori di casa (e questo e’ vero in Italia, ricordi Gianna, il report sui consumi?) e quindi senza avere controllo sulle calorie, ma anche nel cercare piu’ spesso prodotti che siano alternative ‘sane’. In particolare, assistiamo alla piu’ vasta crescita nel settore alimentare (bibite incluse) , con l’introduzione di tutta una serie di nuovi prodotti. In particolare, saranno disponibili i formati da 100 calorie.
Quindi chissa’ cos’altro sara’ in arrivo … si salvi chi puo’….! 😀
ma una pubblicita’ con su scritto “Vivi piu’ a lungo” non andrebbe considerata ingannevole?
Ieri sera mi è arrivata la spesa che avevo ordinato online dal supermercato più diffuso a Milano e ogni tanto mettono nella spesa delle confezioni omaggio di assaggio: una volta del formaggio, l’ultima volta una zuppa, questa volta l’Alixir!
L’ho guardato e ho detto: AHHHH! Gianna ne ha parlato!!! E non ho avuto il coraggio di aprirlo!
Ma in nome della scienza, lo proverò (le due bottigliette stanno stazionando in frigorifero) e appena riesco ti mando la scannerizzazione della letterina di accompagnamento… Ti dico solo che inizia con Gentile Amica, Caro Amico… E ti vendono a loro linea come fosse la pietra filosofale…
🙂
@Sara, dei tanti (A.Regularis, Immunitas) ..ecc..che prodotto era?
ehm…
quello della foto?
La bevanda…
Io avrei una storiella da raccontare sul medico militare tedesco che per primo, alla fine dell’800, descrisse quell’ anomalia anatomica che comunente viene definita oggi come diverticolo, ma forse é meglio che ve la risparmi….
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[…] Da quando ho scoperto la passione per le foto, giro quasi sempre con la macchina fotografica. Oggi tra gli scaffali del supermercato dove vado abitualmente, è comparso Alixir. […]
[…] Da quando ho scoperto la passione per le foto, giro quasi sempre con la macchina fotografica. Oggi tra gli scaffali del supermercato dove vado abitualmente, sono comparsi i prodotti Alixir. […]
Sono docente di Microbiologia degli Alimenti.
Commento: molte verdure contengono la fibra solubile (ad es. inulina) che assolve perfettamente al compito di “nutrire” la poplazione microbica intestinale, ad un prezzo veramente basso!!!
Ritengo che sia ora di porre un limite a tutte queste proposte di cibi salutistici…a cominciare dal latte fermentato che fa bene alla regolarità intestinale (della Marcuzzi), ai prodotti arricchiti in probiotici/prebiotici (simbiotici), che hanno come primo effetto quello di aumentare il benessere di chi li vende.
Ripeto, per ben evidenziare, che la scelta opportuna di certi cibi soddisfa perfettamente i bisogni di nutrienti del nostro microbiota intestinale individuale!!!
E’utile ricordare, inoltre, che l’aggiunta di un ceppo di bifidobacterium o lactobacillus, con la pretesa di ottenere effetti benefici è qualcosa che sta fuori dalla realtà! La popolazione microbica intestinale è tremendamente complessa e cambia da individuo ad individuo. In più, le nostre conoscenze sull’interazione microrganismo-ospite sona ancora troppo scarse!
Francamente…non se ne può più!!!