Elogio dell'imperfezione della zucchina
Pubblicato: 2008/12/09 Archiviato in: Filiere, La borsa della spesa, Prodotti ortofrutticoli 6 commentiLeggo sul blog del commissario Mariann Fischer Boel: “It makes no sense to throw perfectly good products away, just because they are the ‘wrong’ shape. I want to be able to decide whether to buy a big, round, red, class I apple or a less pricey, but just as delicious, small ‘ugly’ apple!”
Sono commenti del commissario alla approvazione da parte della commissione europea, delle modifiche sulle norme e standards di mercato relative a 26 tipologie di frutta e ortaggi: albicocche, carciofi, asparagi, melanzane, avocado, fagioli, cavoli di Bruxelles, carote, cavolfiori, ciliegie, zucchine, cetrioli, funghi coltivati, aglio, nocciole in guscio, cavoli cappucci, porri, meloni, cipolle, piselli, prugne, sedani da coste, spinaci, noci in guscio, cocomeri e cicoria.
Alcuni esempi delle regole europee che ora rappresentano il passato.
-Le banane con ben preciso raggio di curvatura e una lunghezza superiore ai 10 centimetri,
-Le trecce di cipolle con almeno 26 esemplari
-Un grappolo d’uva del peso non superiore al chilo.
Centinaia di tonnellate di frutta e verdura “fuori taglia” e che non rispettavano criteri di qualità in fatto di calibro, colore, dimensioni, e altri difetti non solo estetici, non saranno piu’ uno scarto ma potranno entrare nel mercato a prezzi inferiori con l’obiettivo di conntribuire a frenare l’aumento dei prezzi. Questa norma sarà effettiva dal 1 Luglio del 2009. Alcuni paesi membri si erano opposti, tra questi l’Italia.
Mi sembra un’ottima innovazaione, al di là dell’auspicabile abbassamento dei prezzi… Mi piace.. basta col la frutta che sembra di plastica, tutta identica!!!
Concordo… e poi é giusto avere la possibilitá di scegliere tra piú possibilitá. Vuoi la frutta bella? La paghi. Vuoi la frutta “solo” buona: la paghi meno. Non é che poi le zucchine le servi intere (a parte quelle ripiene forse…).
L’italia come al solito è avanti….
Tra questo e l’ambiente ci stiamo proprio facendo riconoscere!
E dire che siamo la patria di slow Food!
Mah! E’ evidente che chi dovrebbe rappresentarci è lungi dal farlo…
beh, bisogna vedere CHI (nel senso: quale gruppo) degli stati membri si e’ opposto. Gli ambienti politici? l’industria? i gruppi di societa’ civile (ovvero i consumatori, le associazioni etc)? penso che l’opposizione venisse da chi teme che il cambiamento porti dei ‘danni’ in un momento gia’ difficile. In poche parole, l’industria, nello specifico, sopratutto la distribuzione. E temo anche che in Italia, dove non mi pare si faccia lo stesso tipo di consultazioni pubbliche come in altri paesi, i consumatori non ne fossero neppure al corrente se non a cose fatte. L’iniziativa e’ davvero epocale, sopratutto in paesi dove la frutta e la verdura fresca viene venduta in scatole di plastica – per cui deve essere di quella pezzatura X e di quella forma X – come diceva giustamente Adbhull, tutta identica. L’esperimento di vendere ‘sfuso’ e con imperfezioni si fa da un po’ di tempo in alcuni supermercati, ma solo pochi prodotti vengono offerti.
Da quando ho iniziato a comprare frutta e verdura biologiche direttamente dai fornitori o tramite il Gruppo d’Acquisto Solidale ho trovato frutta e verdura fresche e molto più saporite di quelle della grande distribuzione e di forme più naturali… ovvero grandi, piccole, storte e con qualche imperfezione.
Pensate che talvolta ci trovo anche delle proteine animali… sottoforma di qualche lumachina o bachino. Erano anni che non aprivo una mela e non trovavo quello che a Firenze chiamiamo affettuosamente “i’baho Gigi”.
Io ho smesso di comprare la frutta nei supermercati da un annetto un pò per conveninenza (ho il mercato settimanale sotto casa e faccio scorta) un pò perchè, dalle mie parti si dice qualcosa tipo che “il bruco ha buoni gusti” o giù di lì… e sono un felicissimo acquirente di frutta e verdura torta… ^^