Come si dice junk-food in Ucraina?
Pubblicato: 2009/11/18 Archiviato in: Educazione e informazione alimentare, Grassi idrogenati 2 commentiAltra tappa del viaggio iniziato ieri, come si muovono i vari stati europei per quanto riguarda le campagne di informazione su temi legati all’alimentazione, stili alimentari, salute e prevenzione delle patologie dismetaboliche come obesità e diabete?
Se vi chiedo qual è lo stato con la maggiore mortalità per patologie cardiovascolari cosa rispondete? no, non sono gli USA,bensì l’Ucraina e a ruota seguono altri stati dell’Est-Europa.
Guardate quali poster sono stati concepiti nell’ambito del progetto Junk Food Generation Campaign coordinato dalle associazioni EU-UNDP Consumer Society e Citizen Networks Project.
Obiettivo è ovviamente far riflettere la popolazione ucraina sull’importanza di una alimentazione corretta. Additati come scelte poco salutari per l’elevato contenuto in grassi saturi, grassi trans e sale sia kebab e altre proposte da fast food che sono quindi diventati i protagonisti della campagna informativa. Kebab nutrizionalmente squilibrati? ovviamente non possiamo generalizzare, comunque ecco qualche dato su cui ragionare.
L’analisi di tali fenomeni è molto complessa, cmq mi viene da pensare:
Se poi ci mettiamo l’acolismo diffuso “a cannonella”, la mancanza d’informazione, la povertà diffusa (il junk-food è cibo “da poveri” da sempre)….chiaro che il quadro è veramente sconfortante.
Penso inoltre che in questi paesi, grazie all’orribile black-out informazionale dell’ex-URSS, venga sfruttata “l’ingenuità” dei consumatori per appioppargli tutto il macdonalds possibile, il cibo “‘merecano”. Come un po’ si è fatto da noi negli anni ’70-’80, coi danni che abbiamo visto, ma per fortuna ci siamo svegliato presto dall’ipnosi – oddio almeno in parte eh.
In Ungheria, dove sono stato spesso, è forte questa impressione. Al ristorante i piatti sono iper-conditi con grassi di dubbia origine, e c’è un’abbondanza micidiale di fritti – roba più trans delle amichette di Marrazzo.
Io sono stato quest’estate in Repubblica Ceca e in Slovacchia, anche in zone poco battute dal turismo e devo dire che, mangiando piatti locali, ho mangiato molto meglio di quello che potevo prevedere prima della partenza.
Ho fatto un giro nei mercatini e ho comprato un po’ di frutta che mi è sembrata abbastanza buona, però credo che sulla sicurezza alimentare, rispetto a noi siano indietro anni luce. Mi ha colpito il fatto che in tv c’è un sacco di pubblicità di concimi chimici e pesticidi da far paura (l’ho vista anche tra i cartoni animati da bambini)!