Tutti i coloranti della Cedrata. Fuori la tartrazina, arriva l'estratto di cartamo

cedrate a confronto

Cedrata, bevanda analcolica e dissetante a base di sciroppo di cedro. Questo leggo sul dizionario.

Ma cosa si trova tra gli scaffali? buona occasione per rivedere l’uso dei coloranti alimentari che sono impiegati per arrivare al colore giallo -spesso- ahimè, senza che il frutto del cedro sia stato usato. L’elenco dei prodotti non è completo, di certo ci sono tanti altri marchi ma possiamo concludere che i coloranti azoici sono i prevalenti (E102, E131, E132). Ma qualcosa sta cambiando. Infatti come detto in precedenza a partire dal 20 luglio 2010 gli alimenti contenenti i coloranti E 102, E 104, E 110, E 122, E 124 ed E 129, dovranno recare, accanto alla denominazione (E), anche la scritta “può influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini” come riportato nell’allegato V del regolamento europeo 1333/2008. Gli alimenti presenti nel mercato o etichettati prima di questa data possono essere commercializzati fino alla data di scadenza.

Seguitemi!

Come si ottiene il colore giallo fluorescente della cedrata Baja? Niente cedro ma: acqua, zucchero, Acidicante: Acido citrico, Aromi, Anidride carbonica, conservante:sodio benzoato, coloranti: E102, E132

Stessa azienda produttrice della Baja ma etichetta diversa, la Cedrata Drink non cambiano gli ingredienti: Acqua, zucchero, Acidicante: Acido citrico, Aromi, Anidride carbonica, conservante:sodio benzoato, coloranti: E102, E132

Trovate su Google:

la Cedrata Bracca: Acqua, zucchero, anidride carbonica, acidificante acido citrico, aromi, conservante sorbato di potassio, colorante E 102.

Cedrata Villa Cedraia Acqua, Zucchero, Anidride Carbonica. Acidificante:Acido Citrico, Aromi Naturali,Conservante:Sodio Benzoato, Coloranti: E102, E131

E ora alcuni esempi di prodotti in cui tra gli ingredienti ci sono novità negli ingredienti:

Cedrata Spumador: Acqua, zucchero, anidride carbonica,acidificanti: acido citrico, estratto di cartamo, aromi naturali,antiossidanti:acido ascorbico

La Cedrata Bio Acqua minerale 84,91%, zucchero grezzo di canna 14%, anidride carbonica di origine naturale 0,6%, acidificante: acido citrico, estratto naturale di cedro 0,1%, estratto naturale di cartamo.

Notato il cambiamento? è comparso l’estratto di cartamo, di cui ho scritto ieri.

E per chiudere la cedrata Tassoni, la piu’ conosciuta senz’altro. La Tassoni ha cambiato di recente gli ingredienti. Nonostante sia un cambiamento importante, nessuna nota sul sito della storica azienda.

etichette soda Tassoni a confronto

Se in passato comparivano: acqua, zucchero, anidride carbonica, acidificante: acido citrico, alcolato di cedro, aromi naturali, colorante tartrazina.

Ora abbiamo questi: acqua, zucchero, anidride carbonica, acidificante:acido citrico, alcolato di cedro, aromi naturali.

Nessun colorante? Del cambiamento ha parlato qualche settimana fa il Giornale di Brescia. Dopo aver illustrato il successo della bibita prodotta a Salò, l’articolo commenta la scomparsa della tartrazina con queste righe su cui mi astengo dal commentare:

“….. qualche cambiamento lo si è fatto, ma nessuno sembra essersene accorto. Tanto per cominciare la Tassoni da quest’estate è più sana. È stata infatti sostituita la tartrazina, storico colorante chimico, con un aroma naturale: il cartamo. A febbraio si è fatto qualche test, nessuno ha detto nulla. E quindi lo si è adottato su vasta scala.

Chiederò delucidazioni all’azienda. L’estratto di cartamo può essere omesso dall’etichetta? e indicata come “aromi naturali”?

Altri post sul tema:

Cedrata, spuma e chinotto a km zero.

Estratto di cartamo


11 commenti on “Tutti i coloranti della Cedrata. Fuori la tartrazina, arriva l'estratto di cartamo”

  1. Mauro Ronci ha detto:

    L’estratto di cartamo colora…ma ha un sapore neutro giusto? Bene…se non ha odore, sapore…insomma non coinvolge i sensi dell’olfatto e del gusto, ma colora semplicemente, come si fa a integrarlo nella dicitura “aromi naturali”? Domanda da perfetto ignorante in materia…ma molto curioso.

  2. ForestOne ha detto:

    Ciao Gianna, riguardo alla Cedrata (e al Chinotto) vorrei chiederti una cosa…
    Il vecchio, ma pur sempre valido DPR 719 del 1958 prevede che le bibite analcoliche vendute con il nome di un “frutto-non-a-succo” (ovvero Cedro e Chinotto) debbano essere preparate con sostanze provenienti dal frutto. Ciò avviene regolarmente nei prodotti “migliori” come il Chinotto Neri, il Chinò Sanpellegrino, la Cedrata Tassoni che impiegano tutti l’estratto dei rispettivi frutti, come giustamente dichiarato in etichetta.
    Nel 90% rimanente dei casi però in etichetta di “estratto” non c’è traccia… è indicato però un vago “AROMI” (che lascerebbe sospettare che del nostro frutto-non-a-succo non ci sia nulla…).
    Se non erro però l’estratto può essere considerato un “AROMA NATURALE” e (purtroppo) nella categoria generica “AROMI” sono compresi ANCHE gli Aromi Naturali…
    Ma per la legislazione vigente, le “sostanze provenienti dal frutto” previste dal DPR non dovrebbero essere obbligtoriamente indicate in etichetta come “AROMI NATURALI” anzichè semplicemente “AROMI”?

  3. gianna ferretti ha detto:

    @forestOne non ci aiuta molto il decreto del Presidente della Repubblica 2 agosto 2004, n.230 sulla produzione e il commercio delle acque gassate e delle bibite analcoliche gassate e non gassate http://www.ambientediritto.it/legislazione/consumatori/2004/dpr%202004n.230.htm

    Articolo 4

    Le bibite analcoliche, vendute con il nome, di uno o più frutta a succo (quali l’uva, l’arancio, il limone, il mandarino, la ciliegia, il lampone, la pesca e simili) o recanti denominazioni che a tali frutta si richiamino, debbono essere preparate con il succo naturale concentrato o liofilizzato o sciroppato del frutto o delle frutta di cui alla denominazione.

    E’ consentita l’aggiunta di estratti o essenze naturali provenienti da altre parti delle frutta impiegate nella preparazione.
    Le bibite di cui al presente articolo debbono avere, per ogni 100 cc, un contenuto di succo naturale non inferiore a gr 12 o della quantità equivalente di succo concentrato o liofilizzato o sciroppato.

    articolo 5:

    Le bibite analcoliche vendute con il nome di un frutto non a succo, ivi compreso il cedro ed il chinotto, o con il nome della relativa pianta, debbono essere preparate con sostanze provenienti dal frutto o dalla pianta di cui alla denominazione.
    Alle bibite di cui al presente articolo è consentita l’aggiunta di succhi di frutta e di sostanze aromatizzanti ed amaricanti naturali diverse dal frutto e dalla pianta a cui la denominazione si richiama.

  4. lida ha detto:

    io putroppo me ne sono accorta subito, oltre il colore anche il gusto è completamente diverso..sarà anche stata meno “sana”, ma era quella che noi conoscevamo come “LA” tassoni. e io ne ero una grande fan. ma ora credo non la berrò più..

  5. Paolo ha detto:

    Ho visto l’articolo sul Corriere! Certo che avrebbero potuto scrivere che sei una docente, per come l’hanno scritto sembra che sia una tizia trovata in strada… non sono un fanatico dei titoli di studio ma c’è un limite a tutto 🙂

  6. meristemi ha detto:

    Una nota di colore 🙂 : in Spagna nei normali supermercati vendono bidoni da 3-400 grammi di tartrazina. Serve per colorare la paella… immagino che essendo diponibile addirittura in GDO il grosso dei ristoratori usi l’E102 per colorare quel che porta in tavola. Anche perchè il confronto di prezzi con lo zafferano è impraticabile.

  7. alberto ha detto:

    ho bevuto la nuova tassoni…è cattiva e non ha niente della cedrata è diventata una bevanda qualsiasi neanche buona non credo che verrà venbduta per molto ancora

  8. […] già intercettato l’esempio della cedrata Tassoni che senza troppo clamore ha sostituito la tartrazina con estratto di cartamo, e voi avete altri da […]

  9. […] già intercettato l’esempio della cedrata Tassoni che senza troppo clamore ha sostituito la tartrazina con estratto di cartamo, e voi avete altri da […]

  10. Scaccu ha detto:

    useranno coloranti naturali ma definire la Tassoni cedrata ce ne vuole, è solo zucchero e anidrite carbonica: poveraccio chi pensa che la cedrata abbia quel sapore là, si perde un mondo.
    quella di Villa Cedraia avrà anche il colorante artificiale ma almeno è una signora cedrata, la mia preferita e la più rinomata tra i calabresi che sono l’unica autorità nel campo; oltretutto è stagionale, nel senso che d’estate si trova, quando la stagione dei cedri finisce si interrompe la produzione.


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