Professione gastro-photoreporter. Degli ortaggi e dell’origine delle materie prime

LIDL: lattuga iceberg spagnola venduta per italiana

Foto di Corrado Vigo, in versione gastro-photoreporter.


22 commenti on “Professione gastro-photoreporter. Degli ortaggi e dell’origine delle materie prime”

  1. […] foto pubblicata su Trashfood dovrebbe far capire, una volt di più, l’importanza di leggerele etichette primadi mettere […]

  2. unpodimondo ha detto:

    Dopo anni di filiera corta, biologico, km 0, Farmers markets, etc… ancora comprate le verdure alla LIDL?!

  3. giannabio ha detto:

    @Marco, la foto è dell’agronomo siciliano Corrado Vigo che era in perlustrazione alla ricerca di dati sulla presenza di prodotti locali nei super della zona in cui vive..professione gastro-photoreporter insomma 😉

  4. cecco ha detto:

    @Unpodimondo e @Giannabio,
    purtroppo dipende dalla zona in cui si vive la possibilità di trovare più o meno facilmente alternative alla grande distribuzione classica.
    Il dover in alcuni casi doversi muovere in automobile per qualche decina di chilometri per un acquisto più soddisfacente ne pregiudica la convenienza .

    • unpodimondo ha detto:

      @cecco

      Capisco che non tutti possono avere il farmer market o il contadino biologico sottocasa, ma credo anche nella grande distribuzione classica ci sia una varietà di supermercati e prodotti che vanno dal biologico certificato locale all’aglio cinese… Insomma a volte basta un po’ di buona volontà e l’abitudine di leggere le etichette.
      Purtroppo noto che le persone fanno volentieri decine di km per il cappottino firmato dell’outlet o il telefonino ultimo modello, mentre per l’alimentare prendono la prima schifezza che vende il negozino sottocasa… E’ una questione di scelte!

      • cecco ha detto:

        @Unpodimondo,
        notale notale può aiutare l’autostima, intanto rimane la questione prezzoqualità+prezzocarburante = poco conveniente , riguardante tutta la percentuale dei cittadini residenti nei grandi agglomerati urbani.
        Ci si dimentica che molte volte poi il tempo utile da dedicare alla ricerca del nutrimento va settimanalmente (per molti di quelli che lavorano almeno) dalle 18 alle 19.30 .

  5. unpodimondo ha detto:

    @cecco

    Nella tua equazione “prezzoqualità+prezzocarburante = poco conveniente” noto che le uniche variabili che ti interessano sono il prezzo e la convenienza.

    Se dovessi fare una equazione analoga io aggiungerei tutta una serie di parametri che per me sono forse più importanti del prezzo: tutela della mia salute, qualità dei prodotti, origine conosciuta, certificazione biologica… Logicamente per alimentarsi con questi criteri va dedicato un po’ più di tempo a “fare la spesa”…

    Ad esempio io dedico un dopocena alla settimana al Gruppo d’Acquisto Solidale a cui partecipo. Ieri sera invece di sorbirmi Celentano sono uscito e ho partecipato alla riunione del Gruppo ma ho comprato e portato a casa latte, formaggi, verdure, pasta e farina tutto da agricoltura biologica e biodinamica… E’ semplicemente una questione di scelte…

    p.s. abito in un grande agglomerato urbano (Firenze) e lavoro tutti i giorni… anch’io!

    • cecco ha detto:

      @Unpodimondo,
      “Nella tua equazione “prezzoqualità+prezzocarburante = poco conveniente” noto che le uniche variabili che ti interessano sono il prezzo e la convenienza.”
      Questo è quello che hai capito tu.
      “PrezzoQualità” significa il Prezzo della Qualità nel quale bisogna inserire tutti i particolari che ami.
      “Purtroppo noto che le persone fanno volentieri decine di km per il cappottino firmato dell’outlet o il telefonino ultimo modello, mentre per l’alimentare prendono la prima schifezza che vende il negozino sottocasa… ”
      spocchia con l’aggravante dei diminutivi 🙂 (questione di scelte?… 😉 ), in questo caso neanche ambientalista.
      Il solo senso in cui potesse venir letto è questo: A 20 chilometri di macchina una spesa non è conveniente , anche per l’inquinamento prodotto , particolari.
      Tra l’altro non mi risulta neanche che tutti i prodotti dei gruppi acquisto siano a KM 0, dico male?
      Ogni tanto mi sembra che esistano 2 tipi di Brain Washing, non solo da parte delle aziende che lo praticano ma anche da parte del consumatore, si sente a posto con la coscienza e poi…. vuoi mettere il poter denigrare la condotta degli altri ? 😀
      L’argomento era la fruibilità.
      Di buona volontà e ricercatezza di scelta dei prodotti (e di come passare una sera della settimana) ….stiamo scrivendo entrambi su TrashFood ?
      Un pò di mondo, un pò.

      • cecco ha detto:

        Edit: Volevo dire Green Washing al posto di Brain.

      • unpodimondo ha detto:

        Non mi interessa tirare avanti questa polemica, perciò non ti rispondo alle accuse di spocchia ed altro.

        Ti faccio solo notare come funziona un Gruppo d’Acquisto: nel mio gruppo siamo una trentina di famiglie e quando ci spostiamo per comprare le derrate alimentari non facciamo più 10 – 15 km. Una persona che si sposta di 10 km e lo fa per 30 famiglie (mediamente di 3 o 4 persone ognuna) se divide la spesa di carburante per tutte le persone viene fuori quasi un km 0. Gli acquisti di merci che vengono da lontano (ad esempio gli agrumi, il pesce e il riso) vengono fatti a livello di intergas delle provincie di Firenze e Prato il che significa che il camion che arriva da lontano porta le derrate per quasi una cinquantina di gas, ognuno composto da una media di 30 famiglie di 3 o 4 persone… Mi sembra che come fruibilità non sia poi tanto male!

  6. cecco ha detto:

    Quindi dividete tutta la spesa, anche quella del recupero delle derrate tramite viaggio.
    Fatta con un mezzo di trasporto di comune utilizzo affittato?
    Mi piacerebbe conoscere il rapporto tra quanto spendevi prima e quanto spendi adesso.
    Leggo ovunque che la più grossa percentuale di ricarico sul prezzo del prodotto finale viene applicato dalla G.D.O. non dovrebbe essere male visto che lo eliminate gestendola voi.
    E’ un sistema , tuo parere, conveniente non solo per le famiglie ma anche per le semplici coppie ?

    P.s.: Non te la prendere per le mie considerazioni passate , spero di non averti offeso , erano dettate un pò dall’orario in cui scrivevo e un pò dal quello che penso veramente, intendo un mio vivere gli atteggiamenti comportamentali estranei di quel tipo con un pò di insofferenza.
    Ho apprezzato molto il tuo aver continuato la conversazione in maniera argomentativa e interessante. Grazie.

    • unpodimondo ha detto:

      Cerco di risponderti brevemente:

      l’80% dei prodotti vengono consegnati a Firenze dai produttori che fanno il giro e servono via via tutti i gas: ad esempio il fornitore di verdura, latte, formaggi, pasta etc… viene da San Gimignano tutti i martedì e consegna i prodotti in tre o quattro piazze di Firenze. Altri li ritiriamo noi direttamente nelle aziende locali o concordiamo con i fornitori dei luoghi di consegna magari a metà strada. Il ritiro lo facciamo con le nostre auto dividendoci i compiti: io ad esempio ritiro dal fornitore di biscotti, un altro gasista ritira la carne, un altro ancora il pesce o il parmigiano… così facendo nella maggior parte dei casi non abbiamo bisogno di dividere le spese di viaggio…

      Dal punto di vista dei prezzi riusciamo ad avere un buon rapporto prezzo/qualità nel senso che compriamo prodotti biologici/biodinamici a prezzi più bassi di quelli che potremo trovare da Naturasì o nel biologico della GDO (logicamente spendiamo qualcosina in più rispetto all’agricoltura convenzionale della GDO) ma soprattutto conosciamo personalmente gli agricoltori, allevatori da cui ci serviamo e possiamo visitare le fattorie…

      Secondo me è un’alternativa valida anche per una coppia tenendo conto che per partecipare ad un gas hai bisogno di dedicare un po’ di tempo libero al gruppo in quanto ognuno deve dare una mano nelle varie attività…

  7. cecco ha detto:

    Provo a cercare un contatto dalle mie parti per un incontro.
    Grazie Unpodimondo per utili informazioni che non avrei cercato ma che mi incuriosisce approfondire per provarle.
    Tra l’altro potrebbe anche essere utile, oltre che per il corrente utilizzo del sistema , a fornire la possibilità di fare regali mangerecci ad amici conoscenti parenti , in un periodo così austero “fa gola”, e che potrebbe portare poi questi ultimi a partecipare a loro volta.

  8. Pompilio Francesco ha detto:

    Scusate, non c’entro nulla nella discussione, ma volevo fare i complimenti a “cecco” e “unpodimondo”. Per lavoro visito un sacco di blog, siti, etc. al giorno. Assistere ad un confronto serio e appassionato, dove si esprimono le proprie ragioni, si fanno domande, non si è d’accordo e si controbatte, rimanendo nei limiti di civiltà ed educazione e col solo scopo (reale, non solo dichiarato) di voler capire qualcosa in più è stato bello. A mio modo di vedere quella che voi avete fatto qui è una rivoluzione molto più grande di qualunque manifestazione di piazza. Scusate l’intrusione. Buona giornata ad entrambi.

    • unpodimondo ha detto:

      @Francesco

      Ti ringrazio per il tuo commento che mi ha fatto molto piacere… Vengo da alcune discussioni con altri blogger che invece hanno preso strade ben diverse e molto più spiacevoli, per cui sono molto contento di come sono andate le cose commentando questo post… Scusami ma non resisto alla tentazione di copiare il tuo commento per metterlo sul mio blog… Logicamente ringrazio anche Cecco che si è dimostrato come una “controparte” appassionata ed educata. Ci sentiamo con tutti per nuove stimolanti discussioni… e grazie mille a Gianna che ci ospita su queste pagine!

      Buona giornata a tutti!

  9. […] Commento di Pompilio Francesco alla discussione “Professione gastro-photoreporter. Degli ortag… […]

  10. cecco ha detto:

    Ieri ho scritto un commento per ringraziare Francesco e Marco e parlare degli effetti positivi della chiaccherata. All’invio del commento mi si ricarica la pagina che però non visualizza il mio inserimento. Allorché , avendone fatto una copia, ho provato a rinviare il commento tale e quale ma un messaggio mi ha avvertito dell’esistenza sul sito di una copia esatta del mio.
    Come mi regolo ?

    • Gianna Ferretti ha detto:

      Il commento è visibile, non so cosa può essere accaduto 😉

      • cecco ha detto:

        No Dottoressa 😀 , parlavo di quello “lungo” dove parlavo degli effetti della chiaccherata con Marco e della mia esperienza montana a comprare burro e miele.
        Lei lo vede ? Io no 😀 .
        Comunque mi premeva ringraziare Francesco e Marco ed offrire loro la mia disponibilità.
        Forse lo sforamento del numero dei caratteri ? La temporizzazione dell’inserimento ? Il non sufficiente carico informativo relativo al mittente?
        Bah, è la prima volta che mi capita, ad ogni modo il messaggio che mi informava dell’esistenza , in fase di reinvio , di una copia esatta del messaggio proveniva dal suo sito wordpress.
        Saluti a tutti.

    • Gianna Ferretti ha detto:

      @cecco non ho commenti da approvare, non mi spiego l’accaduto. se hai una copia, potresti riprovare? grazie!

  11. Gianna Ferretti ha detto:

    Eccomi! scusa Cecco il ritardo. Incollo finalmente il tuo commento, chissà per quale mistero, non sei riusciuto a inserirlo. Grazie!

    “Grazie Francesco e Marco,
    si, è un piacere anche per me avere a che fare con persone educate.
    Spesso in rete si leggono flame sol fini a se stessi senza la volontà per gli interlocutori di andare oltre, a volte opinioni accese vengono confuse con flame appositamente per dar adito a livori che spesso non hanno neanche a che fare con l’argomento trattato.
    Pensando di poter godere di anonimato (quasi impossibile in internet) e sentendosi protetti dall’estistenza di un cavo a dividerli dal resto del mondo, mostrano il peggio.
    E’ bello invece poter godere di risultati come nel nostro caso, grazie a Marco infatti mi sono documentato meglio su iniziative interessanti. Pensate , per farvene comprendere l’effetto, ho preso l’auto e fatto più chilometri di quelli per i quali , fino a quel momento , me ne mancava la volontà, ho comprato in alta montagna un burro fantastico e dell’ottimo miele ad un costo mai visto e parlando con una persona che si esprimeva solo in dialetto 🙂 guardavo la pianura tardando al risalire in macchina.
    A mio parere la condivisione della conoscenza è un concetto di inestimabile valore.
    Non esisterebbe nulla di quel che ci circonda non fosse mai esistita.
    Possiamo contribuire tutti, ognuno con le proprie.
    Nel mio caso , per un hobby informatico, promuovo l’utilizzo dell’opensource , in quanto fondato sul concetto di apertura alla conoscenza e nei suoi effetti anche sulla salvaguardia dell’ambiente. Un sistema open infatti si adatta al tuo hardware senza chiederti di sostituirlo od integrarlo. Ogni tanto pubblico anche qualche guida in merito, rigorosamente gratuita, ed aiuto anziani e neofiti al recupero dei vecchi computer e ad avvicinarli all’informazione attraverso un utilizzo più consenziente del mezzo internettiano.
    Se pensate possa tornarvi utile il mio aiuto, nel caso lo richiedeste, posso condividere quello che conosco. Lo faccio con piacere.
    Un abbraccio.

    P.s.: @ Marco, ho aggiunto il tuo blog tra i miei segnalibri 🙂 nella sezione Ambiente, ciao e grazie ancora.


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