Yummi Dough: la plastilina edibile

Ringrazio Paolo senza il quale forse non avrei mai realizzato che esiste questa plastilina edibile: Yummi Dough. Viene presentata come una pasta da modellare che si può mangiare! Yummi Dough è una pasta realizzata con ingredienti sani e naturali al 100% che i bambini possono mangiare, oltre che utilizzare per realizzare forme e disegni. Il kit comprende quattro confezioni di pasta colorata per giocare con la fantasia, creando divertenti figure. Poi tutto in forno per 15-20 minuti e che il gioco o lo spuntino abbiano inizio!

Ok. Questo è il testo del comunicato stampa che accompgana l’arrivo della plastilina in un negozio italiano, mi conoscete, non mi sono fermata e dopo una rapida ricerca, sono riuscita a trovare il sito internet dove è stata messa in vendita per la prima volta. Si tratta dell’iniziativa di due imprenditrici tedesche. L’ idea deve aver avuto successo se è proposta in vari siti internazionali:
Essknete – zum Kneten und Backen für die ganze Familie,
Yummy Dough – edible modelling dough – for the whole family,
Patamiam – pour pétrir et four – pour toute la famille,
Yummy Dough – para amasar y hornear – para toda la familia,
Yummy Dough – A receita contra o tédio

Dalla lettura degli ingredienti emerge che le formule cambiano tra vari stati. Cominciamo con USA e Canada

Ingredients (USA/Canada): Enriched wheat flour, icing sugar, powdered vegetable shortening (partially hydrogenated soybean oil, corn syrup solids, sodium caseinate, mono and diglycerides), wheat starch, dried whole eggs, artificial flavour, artificial colours (contains tartrazine), soy lecithin.

Ingredients (worldwide except USA/Canada):
Wheat Flour, Sugar, Whole Egg Powder, Palm Oil, Wheat Starch, Modified Starch, Glucose Syrup, Maltodextrin, Colouring: Beetroot Red, Curcumin, Milk Protein, Flavourings, Colouring: E 133.

La plastilina edibile venduta in Italia contiene: farina di grano, zucchero, amido di frumento, uovo intero in polvere, olio di palma, sciroppo di glucosio, maltodestrina, coloranti: rosso barbabietola, giallo curcuma, beta-carotene, blu patentato V (E133), proteine del latte, aromatizzanti.

Pur di far mangiare i piu’ piccoli, cosa saremmo disposti ad acquistare? il costo di una confezione contenente 113 gr di miscela rossa, 113 gr gialla, 113 gr verde, 113 gr blu, 1 dosatore e 1 spatola è di 10,95€

Fonte immagine; Yummy dough; Nel blue dipinto di blue patent V


13 commenti on “Yummi Dough: la plastilina edibile”

  1. Grissino ha detto:

    Penso che l’idea non sia quella di dare la plastilina al bambino quanto di evitare problemi se per caso ne mangia un pó…

  2. rosalux ha detto:

    E’ impressionante il numero di motivi per cui questa è una pessima idea. Non si sentiva il bisogno di mollare olio di palma, zuccheri e coloranti ai bambini. I bambini che si abituano a mangiare plastilina finiranno fatalmente a mangiare quella non edibile. Bisognerà tutte le volte far lavare le mani (e le unghie!) ai bambini prima di usarla, altrimenti insieme alla plastilina mangeranno schifezze. I bambini non si concentreanno nell’atto creativo, con la prospettiva che tanto finirà nello stomaco… bah…

  3. rosalux ha detto:

    Grissino, le plastiline per bambini piccoli sono atossiche, credo (ma salatissime, se non ricordo male). Piccole quantità non dovrebbero essere un problema neanche ora (infatti non mi risulta che esistano intossicati da plastilina)

  4. wyk72 ha detto:

    Beh, mi sembra roba adatta al titolo del blog 🙂 A 20 € al kg poi è un affarone.

  5. Marco ha detto:

    Il Didò della Fila è da quando è nato che è fatto con acqua, sale e farina e non è tossico (anche se è preferibile farsi in casa la pasta di sale). Logicamente il sia il Didò che la pasta di sale non sono fatti per mangiare (infatti sono salatissimi e cattivi) ma nel caso in cui il bambino ne mangi un po’ non succede niente. Il prodotto del post è un evoluzione dei precedenti perchè invece è fatto apposta per essere mangiato… Sarà vero progresso?

  6. Mauro Ronci ha detto:

    Essenzialmente d’accordo con Wyk e Marco. 20 Euri al kilo per cosa? Mi auguro che le mamme non demordano e preferiscano un cibo più “vero” se mi passate il termine, risparmiando qualche soldino e un po’ di spazio in casa (penso a tutti gli accessori previsti con il prodotto….mah :D)

  7. Francy ha detto:

    Mah…Preparare un panetto di pasta frolla no? Non è che ci voglia molto, in termini di tempo e di difficoltà. E per di più è buona…
    Francy

  8. Mauro Ronci ha detto:

    @Francy: alle persone non va di fare più nulla dentro casa, purtroppo.

  9. Fede73 ha detto:

    sono un pò sconcertata… non perché non ci sia di peggio in giro e che nasce tra l’altro proprio per essere mangiato, ma perché si continua a speculare sui bambini o comunque sulle fasce più deboli, meno informate, più facilmente impressionabili… qualcuno fermi questi affaristi maledetti!

  10. enzo ha detto:

    Qualcuno si ricorda l’antenato della plastilina, il PONGO? E ha provato ad assaggiarlo da piccolo?

  11. cecco ha detto:

    Ma questi non sono prodotti che si trovano nei nostri supermercati. Sicuramente su quelli americani ci sarà sempre da scrivere abbondantemente perché spesso si nutrono con Junk . Io personalmente preferirei leggere informazioni sui prodotti che ci interessano direttamente , quelli che troviamo sui nostri banchi , magari una analisi su quelli provenienti dalle zone inquinate . Due domeniche fa una trasmissione parlava della base militare americana che ha dovuto cambiare fonti di rifornimento dopo aver scoperto che venivano immessi sul mercato prodotti provenienti da zone campane inquinate. Prenderei a campione un barattolo di pomodoro o di pasta piuttosto che il pongo edibile. Un pò di coraggio ci vorrebbe nuovamente dopo il post dello yogurt. La sua conoscienza è preziosissima per la salute dei consumatori, quindi tutti , quando gli argomenti trattano la nostra di vita. Buona giornata dottoressa e grazie per le sue pagine .

  12. stefano62 ha detto:

    Penso che questo prodotto sia perfettamente inutile anzi molto diseducativo. Non capisco perchè si debba rendere possibile mangiare un gioco. Un gioco è tale perchè serve a giocare, il fatto di poterlo mangiare lo assimila ad un alimento ma questo scambio di ruoli mi sembra inutilmente ambiguo e oltretutto pericoloso se il parallellismo viene poi esteso dai più piccoli ad altre categorie di giochi spesso pericolosi. Spesso per far mangiare i figli si associa questo momento al gioco: credo sia sbagliato perchè mangiare è un attività che richiede rispetto fin da piccoli, per insegnare che siamo cio che mangiamo. Veramente non capisco quale vantaggio ci possa essere a confondere queste attività. se qualcuno me lo spiega….grazie!


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