Cartoline eno-gastronomiche da Lucca Comics & Game 2009

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Lucca Comics & Game ormai da numerosi anni richiama appassionati di fumetti in e la manifestazione è diventata un simbolo della città.
Anche quest’anno, la città mi ha accolto con un bel sole e il bel tempo ha contribuito certamente ad attirare numerosissimi visitatori alla manifestazione. Fumetti,mostre, spettacoli, incontri con gli autori, le decine di migliaia di visitatori recatisi nel centro storico sono una fonte di profitto per bar, albergatori e ristoranti. Ma non tutti sono entusiasti dell’evento, tra questi i cittadini che non approvano lo stravolgimento delle piazze principali occupate dai tendoni dei vari padiglioni, il traffico in tilt,parcheggi selvaggi. Quest’anno Piazza Anfiteatro in cui sono arrivata sabato mattina era stranamente silenziosa, non doveva essere la sede del Red Bull tours e dei concerti come anticipato dal programma ufficiale? Alcune proteste degli abitanti della zona hanno costretto ad annullare le rumorose perfomances.

Quando si arriva a Lucca è impossibile non ricordare le polemiche di qualche mese fa quando fu emanato il Nuovo Regolamento delle Attività Commerciali. Niente Kebab dentro le Mura. Nè involtini primavera o sushi. E infatti insegne di ristoranti cinesi e di Kebab si vedono solo fuori dalle mura. In centro storico, aveva precisato il Comune, niente locali di ristorazione la cui attività svolta sia riconducibile a etnie diverse, e sotto controllo l’apertura di altre tipologie di attività come nuove pizzerie veloci, al taglio, fast food, rivendite di altri articoli da mare. E si era sentenziato: “All’interno delle mura di Lucca si dovrebbe mangiare lucchese, o almeno italiano, per la tutela e valorizzazione del patrimonio storico- ambientale e di qualificazione del centro della città”.

La disposizione non riguardava invece, le attività già in essere. E infatti ho visto piu’ panini con hamburgher, hot dog, patatine, maionese e senape, che panini con finocchiona o altri insaccati toscani girare tra i vari tavoli dei bar all’ora di pranzo. Mi è accaduto in diverse occasioni e non solo a Piazza San Michele, una delle piazze piu’ frequentate. Ma si sa, la disposizione non riguardava le attività già in essere.
Camerieri non sempre in divisa come prevederebbe il nuovo regolamento. No comment sulle condizioni incivili dei bagni dei bar, e parlo di esercizi in centro.

Hotdog a Lucca

nutella

Gli unici biscotti locali esposti dagli ambulanti erano i brigidini con o senza cioccolato..Il resto si trova in ogni mercato ambulante in ogni parte d’Italia.

dolci

Alcune attività commerciali proponevano menu’ in vetrina. Lasagne e carbonara sono piatti tipici toscani?

Su per le stradine fino a Palazzo Tucci per vedere la mostra in onore di Charles Darwin. Infatti a duecento anni dalla nascita e a centocinquanta dalla pubblicazione de L’Origine delle specie mediante selezione naturale, Lucca Comics & Games ha reso omaggio al grande naturalista inglese con una mostra che univa scienza e fumetto, per raccontare l’evoluzione mediante selezione naturale. Cosa ho trovato? il vino Darwine a 10 euro, imbottigliato per l’occasione dall’azienda toscana Fattoria Tucci.

Deve essere che il Regolamento delle Attività Commerciali viene sospeso in quei giorni e succede così che centinaia di giovani si ritrovano seduti sui sagrati e sui luoghi pubblici a mangiare e bere ciò che si è portato nello zaino o è stato fornito dai pubblici esercizi della zona.

menu'

Deve essere anche che il regolamento contro prodotti alimentari di etnie diverse non vale per gli sponsor della manifestazione. Altrimenti non si spiega come mai anche quest’anno ci fossero i Noodles Point . L’azienda importatrice da diversi anni è sponsor della manifestazione, a 2 euro il bicchiere di Noodles, l’anno scorso si trovava a 1,50 euro. Dentro Cup Noodles, dopo aver aggiunto acqua bollente, vedrete navigare una pastina che dicono gli appassionati di fumetti manga, sia tra i cibi preferiti di Naruto. Si tratta quindi di una preprazione che simula il ramen,un tipico piatto giapponese. Quest’anno, in onore di Naruto,a Lucca Comics c’era una edizione limitata con gadget incorporato, oltre al gusto pollo disponibili anche gusto orientale e pancetta. Presto nelle fumetterie di tutta Italia. Sulla composizione chimica meglio non indugiare troppo, diciamo che è il classico esempio da citare quando si parla di aromi, ma deve essere così forte la passione per Naruto se si riesce ad accettare e a deglutire la composizione riportata in etichetta. La scritta “senza conservanti” non è corretta. L’E320 aggiunto negli ingredienti dei tagliolini assolve un ruolo antiossidante e quindi fa parte di quel gruppo di additivi alimentari.

Il ramen merita un post a parte, mi farò fare un corso accelerato da mio figlio,appassionato di fumetti giapponesi. 🙂

lucca noodles
Se le cifre sono attendibili, si parla di circa 147.000 presenze, credo che i produttori, l’amministrazione comunale di Lucca stiano perdendo una grande occasione per avvicinare i giovani che arrivano da tutta Italia -a prezzi accessibili- ai prodotti del territorio toscano. E aggiungo la regione Toscana con la sua piramide alimentare e i 70 prodotti da promuovere. Un po’ d’impegno per il prossimo anno. Dai, ci potete riuscire!


Saluti da Lucca!

Lucca Comics inn pasticceria

Un saluto da Lucca Comics Game.


I giovani e la dieta di transizione in Italia (2)

Gli italiani stanno passando da una dieta di tipo mediterraneo  ad una dieta tipica delle societa’ industrializzate per diverse ragioni socio-culturali:

  • percezione della relativa salubrita’ / genuinita’ di tali alimenti; questo e’ sopratutto il caso dei surgelati.  Questa percezione viene rinforzata dalla etichettatura degli alimenti
  • mass media e pubblicita’, sopratutto in TV
  • facile accesso di tali alimenti o pasti pronti (si trovano un po’ ovunque)
  • sono pronti (come per il McItaly) o quasi pronti (come tanti semi-preparati in vendita in molti esercizi, pensiamo alle basi per le pizze o al pane stesso da infornare a casa), pertanto utilizzati da chi ha poco tempo per stare ai fornelli ma sopratutto poca voglia/tempo di pianificare il proprio pasto
  • molti considerano il cucinare come un evento che richieda molto tempo, e preferiscono trascorrere il loro tempo libero in altre attivita’
  • molti alimenti pronti sono esotici: se pensiamo ai kebabs o ai noodles di cui abbiamo parlato anche su questo blog: questi soddisfano la curiosita’ verso l’etnico e contribuiscono alla transizione da una dieta di tipo ‘tradizionale’ (ad es. mediterranea) a quella tipica dei paesi industrializzati

contribuiscono a questa transizione anche questi comportamenti:

  • l’idea di comprare questi prodotti viene ora generalmente accettata dalle donne che vengono tradizionalmente indicate come coloro che ‘danno da mangiare’ (sin dall’allattamento al momento della nascita), che ora cercano un’affermazione professionale
  • l’aumento di nuclei famigliari con un solo genitore o di ‘singles’
  • ore di lavoro piu’ lunghe
  • porzioni piu’ generose nei piatti: questo fatto viene da  molti indicato come reazione ad eventi storici (ad es. la seconda Guerra mondiale) dove sopratutto in Europa si soffri’ molto la fame
  • l’atto del mangiare viene usato come mezzo di negoziazione sia nelle famiglie (ad es. Come forma di protesta del figlio nei confronti dei genitori, la ricerca di una propria identita’ all’interno della famiglia etc) che nel settore lavorativo (si porta a cena fuori il proprio socio o il capo o la bella donna per fare una buona ‘impressione’)

Dalla fine della seconda Guerra mondiale, le iniziative governative hanno avuto come obiettivo la prevenzione del deficit vitaminico, il miglioramento degli standards di igiene e il facile accesso alimentare (leggi: alimenti buoni e non costosi per tutti).  Oggi invece le iniziative governative sono fondamentalmente legate all’informazione relativa ai problemi nutrizionali tipici dell’era moderna: l’abbondanza e l’abbondanza di alimenti ‘sbagliati’, ricchi di ‘calorie vuote’.

Nel suo ‘Guadagnare Salute’ il Ministero della Salute spiega che una buona dieta contribuisce a stare in salute.  MiPAAF, il ministro delle politiche agricole, ha lavorato molto per migliorare gli standards di etichettatura e per promuovere alcune filiere tipiche italiane (ad es. Il prosciutto di Parma, che anni fa era inaccessibile ai piu’, e’ ora piu’ diffuso non solo in Italia ma anche all’estero).

Stefania Puxeddu


SOS Olio extravergine d’oliva Made in Italy

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E’ piuttosto deprimente l’immagine dell’olio extravergine d’oliva nei quotidiani e giornali stranieri. Parlo di marchi che sono esportati all’estero ma sono in vendita anche negli scaffali di supermercati e centri commerciali in Italia. Da quando scrivo sul blog ho già parlato dell’articolo di Rose Gray sul Guardian, di Tom Mueller su The New York Times. E il Dossier Olivenöl sugli oli extravergine nei supermercati tedeschi.

Qualche giorno fa sono capitata su una ricerca voluta da Which? Sono stati esaminati diversi campioni di olio “extravergine” in vendita in alcuni supermercati inglesi: Waitrose, Lidl, Aldi, Bertolli, Sainsbury’s, Felippo Berio, Tesco, Asda, Carapelli, Morrison’s and M&S e sono stati presi in considerazione qualità organolettiche e prezzi. I risultati sono stati pubblicati su diversi quotidiani inglesi.

Tra i marchi, l’olio Carapelli è risultato il peggiore,definito old and rancid. Anche altri marchi “Made in Italy” hanno avuto punteggi inferiori rispetto agli oli confezionati.

L’olio migliore tra quelli valutati? secondo gli esaminatori arruolati da Which?, è quello confezionato dalla catena LIDL e si chiama Prima Donna, costa circa 3 euro al litro, talvolta in Italia è in offerta a 2,39 euro ed è prodotto dall’Oleificio Rocchi di Lucca.

Dal mio archivio di pubblicità alimentari che appaiono su quotidiani e riviste, ecco quella della Carapelli apparsa un po’ di tempo fa su un settimanale. Carapelli, Firenze dal 1893. I piu’ informati ricorderanno che la Carapelli da diversi anni è passata dalla Unilever alla spagnola SOS Cuetara che ultimamente è stata interessata da problemi finanziari provocati dai due fratelli Salazar, azionisti e membri del Cda di SOS Cuetara. Grazie a Mariana e a Paula per la traduzione.

carapelli

A proposito del giornalista Tom Mueller, ho letto che sta scrivendo un libro proprio sul tema. Si dovrebbe intitolare: “Extra Virginity: A Cultural and Criminal History of Olive Oil”

Fonti: Olive oils,Which? Cose buone dal mondo Crolla-il-titolo-di-sos-cuetara,/ Change at group SOS La apasionante vida interior del grupo SOS.


Do you kebab?

Rancio Fantastic a Lucca Comics

Riassumo i titoli di alcuni post scritti dopo la lettura del nuovo regolamento del comune di Lucca:
Le mura di Lucca difendono la cucina cortese,
kebab-mcdonalds-e-identita-locali,
Divieto di kebab.
Lucca-inaugura-la-pulizia-etnica-in-cucina

Io credo che il nuovo regolamento andrebbe letto per intero, «Il regolamento aggiorna una precedente disposizione, assunta nel 2000 dal Comune di Lucca, che individua una serie di attività appartenenti al settore del commercio, artigianale e della somministrazione di alimenti e bevande, incompatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio storico-ambientale e di qualificazione della zona più centrale della città. Si limita quindi al solo centro storico. Si è posto un freno all’apertura all’interno delle mura urbane di nuove italianissime pizzerie veloci, di fast food, tanto che Mc Donalds dovette aprire anni fa in periferia, rivendite di articoli da mare o da spiaggia, articoli per la nautica, sexy shop ed esercizi di media e grande distribuzione. Inoltre la limitazione si applica solo ed esclusivamente alle nuove attività che verranno in futuro solo nel centro storico e non è valido per tutte le altre zone del Comune, dove le attività possono aprire liberamente.

Non si dovrebbe quindi parlare di razzismo gastronomico, magari si sarebbero potute usare parole diverse, questo si. Motivare -da parte dell’amministrazione- le modifiche al regolamento e spiegare perchè si è arrivati a questa decisione, sarebbe stato di aiuto.

Appena ho letto la notizia, mi sono tornate in mente le mie giornate a Lucca in occasione di Lucca Comics.

Impedirà il nuovo regolamento anche la sponsorizzazione della Fantastic e l’assalto ai Cup Noodles, i tagliolini orientali pronti in 3 minuti avvistati l’anno scorso?


Questa settimana su Trashfood

Gianna a Linea Verde

E’ la settimana in cui sono apparsa per due minuti nella trasmissione domenicale Linea Verde per parlare dei benefici dell’olio extravergine. Grazie a Mariana e a Paula per il fotomontaggio! di cosa si è parlato su TRASHFOOD?

Pimpinella-e-altre-erbe-di-campo-in-rete Ortaggi e IV gamma, ma non è la solita insalata.

Nuval, un nuovo indice di qualità nutrizionale.Utile o inutile?

-Dove sarò lunedì prossimo? A Imola, in occasione della manifestazione Baccanale per parlare di estetica del cibo a “Belli senz’anima.”

-Tutti pazzi per Obama, You can eat and drink

Et.chettibus la nuova etichetta misteriosa.

-Gadget elettorali e impatto ambientale: solo bottiglie BPA-free per i due candidati.

Questo-cibo-da-strada-non-e-fantastico? Senza conservanti, c’è scritto sul sito di Fantastic, i cup noodles che hanno sfamato molti dei giovani intervenuti a Lucca Comics. E l’320 che leggiamo in etichetta cosa sarebbe? Non è forse un antiossidante usato per aumentare la conservazione?.


Questo cibo da strada non è fantastic(o)?

cibo da strada a Lucca comics

Sono tornata ieri sera da Lucca Comix. Ancora frullata per il viaggio e per essere stata per due giorni in mezzo al serpentone umano che è arrivato in città. Accompagnati i figli a destinazione è stato piacevole girare tra i vicoli della cittadina, la scelta di distribuire i padiglioni nelle piazze della città ha portato ovviamente decine di migliaia di persone tra le vie, tanti curiosi, appassionati, addetti ai lavori e l’immancabile coreografia dei cosplayers. Si parla di circa 58.000 persone nella giornata di sabato. Anche i cosplayers, fumettisti o aspiranti tali, ad una certa ora hanno fame.

Nella terra del buccelato, dei cantucci, della ribollita, della pappa col pomodoro, del panino con il lampredotto, dei salumi e dei pecorini toscani, dell’olio extravergine e del pane toscano, cosa ha sfamato migliaia di giovani? al prezzo di 1,50 euro e al motto: Fantastic: mangia, evita la fila e divertiti c’erano i Cup Noodles Fantastic, sponsor tra l’altro della manifestazione.

Fantastic Cup Noodles

Cosa c’è dentro a Cup Noodles al Sapore Orientale?

Tagliolini: farina di frumento, oli vegetali (con antiossidante E320),sale

Bustina degli aromi: sale, zucchero, aromi, esaltatori di sapidità E621, E627, E631 cipolla in polvere, proteine vegetali idrolizzate (soia e frumento), soia in polvere, colorante 150d

Bustina degli ortaggi disidratati:(3,5%): cipolle, carote, piselli e mais.

Prodotto in Australia.


Olio Made in Italy:Bocciati e promossi

olio

Buono a sapersi, cresce il consumo di olio extravergine nel Regno Unito, il messaggio salutistico e il legame con la dieta mediterranea, sono i fattori trainanti. Ma come si collocano gli oli extravergine made in Italy importati nel Regno Unito? come vengono giudicati? non troppo bene a quanto pare. Una insufficienza grave (3/10) viene attribuita al Filippo Berio Extra virgin. It smells like bath oil  ha sentenziato  Rose Gray in un articolo recente del Guardian. Cosa si pensa all’estero di alcuni marchi Made in Italy?

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