Cosa c'è nel piatto?
Pubblicato: 2005/11/15 Archiviato in: Generale 7 commentiL’obiettivo è quello di convincere i bambini a non mangiare hamburger e hot dogs, perché contengono materie prime di scarsa qualità e sottoprodotti di lavorazione… Ossa?, adiposità? cartilagine? lo afferma la British Heart Foundation che ha lanciato in Inghilterra una campagna rivolta ai piu’giovani. Poster a grandezza umana verranno appesi in punti diversi in scuole, asili nido, parchi di divertimento.
“Non tutti gli hamburger sono buoni. Cosa c’e’ nel tuo piatto”? questo è lo slogan.
Curiosi di vedere i posters?
Eccoli:
Grazie a Pattinando per la notizia.
Consiglio il film Super Size Me… ma forse lo hai già visto.
Ciao!
Imperdonabile,non l’ho visto!devo rimediare al piu’ presto!
L’iniziativa è decisamente apprezzabile. I posters fanno venire il nodo allo stomaco, ma sono rappresentativi della realtà. Sono proprio le frattaglie a rendere la polpetta morbida e saporita.
Sull’ultima frase ho qualche dubbio. Io propenso per la qualità della carne ^_^
questo argomento merita di essere approfondito perchè l’uso delle frattaglie in cucina non è nuovo, anzi al contrario un tempo non poi così lontano era piuttosto diffuso.
Non si dice forse che “del maiale non si butta via niente”?
altro aspetto invece è il messaggio fuorviante di certe etichettature quando si legge hamburger e il consumatore pensa che ci sia un certo tipo di carne e al contrario ci sono parti meno costose o scarti o addirittura sottoprodotti di lavorazione.
cosa ne pensate?
Credo proprio che non solo del maiale non buttano via niente.
Tutta l’immagine e la pubblicità dei ben noti fast food è incentrata nel dare l’impressione che le loro polpette siano prodotte con la carne migliore. La realtà invece è che in hamburger e hot dog ci finisce dentro di tutto, comprese frattaglie e sottoprodotti.
Mi sembra un sistema poco corretto.
[…] su temi legati all’alimentazione, stile di vita e salute. Due anni proposero questi poster per far comprendere cosa finiva in alcuni prodotti dei fast food, poi è arrivata la campagna per […]