Grassa Ikea

biscotti alla cannella

Mi hanno convinto a fare un giro all’IKEA dove ero già stata in occasione della inaugurazione della nuova sede ad Ancona. Complice il tempo nuvoloso, c’era una fiumana di gente. L’Ikea da un paio di anni, ha iniziato il lancio di una linea di prodotti alimentari col proprio marchio per applicare la propria filosofia del fai-da-te anche al cibo, permettendo quindi alla propria clientela di “costruirsi” le proprie portate. Ikea è già presente nel settore food con ristoranti e bar presenti in ogni suo punto vendita, e che contribuiscono per circa il 4,5% del fatturato totale.
Nonostante fosse pomeriggio, c’era gente al ristorante, ma che olio usano per condire?
Fila anche alle casse del bar e tanti prendevano il caffè dai distributori. Non mi sono fermata, però dopo tutto il percorso forzato, mi sono ritrovata nell’area della bottega gastronomica svedese.
Tra gli scaffali c’è anche la pasta, ovviamente a forma di alce, che si dice PASTAÄLGAR. Qui la torta ai mirtilli si chiama BLÅBÄRSKAKA. Etichette nutrizionali non avvistate.
Trovo scritto sul sito internazionale IKEA, che l’azienda pone attenzione all’alimentazione, privilegiando prodotti biologici e e non si fa uso di oli idrogenati nel ristorante. “We use Non Hydrogenated frying oil which is rich in monounsaturated fats (which help reduce blood cholesterol levels) and is also naturally high in the antioxidant Vitamin E – which helps to protect cells from damage by free radicals.We also keep frying to an absolute minimum and where possible oven bake meals for our children’s menus.
Però se si guarda tra gli scaffali, ho trovato ubiquitari i grassi idrogenati nei biscotti come i frollini, i Singoalla e anche nei biscotti alla cannella, i Gifflar kanel.

Tornando ai kit fai da te. Quindi sarà possibile in futuro portarsi a casa l’occorrente per preparare le ricette che fino ad ora si possono consumare solo all’interno dei megastore dell’azienda svedese?. Troveremo il kit per esempio per gli HAVREFLARN (Crostini d’avena) o i KÖTTBULLAR (Polpette di carne) o per l’ ANNAS PEPPARKAKOR (casetta di biscotto)?

E potrete farvi anche l’Elch Blut?

gadget-liquore IkeaCome si traduce in italiano? L’Acqua e l’Alcool lo metto io, l’Ikea mi darà il succo di ossicocco, zucchero,estratto di mirica, correttore di acidità acido citrico, aromi, coloranti E121, E131? Il costo di questo gadget alcolico (20 ml) è di 1 euro.

P.S. Per chi volesse documentarsi sul mondo Ikea e sulle tipologie di clienti, consiglio vivamente i posts di Personalità confusa e di Martino Pietropoli. E’ tutto vero. Enjoy!

 


23 commenti on “Grassa Ikea”

  1. Grissino ha detto:

    Eh eh, io ultimamente sono diventato un frequentatore assiduo di Ikea… chissà perchè?! 😀
    Comunque, scherzi a parte, al loro prezzo non trovi nulla di paragonabile nella concorrenza. O trovi più caro o trovi più scadente. Ergo, per alcune cose Ikea è davvero imbattibile. Anche per l’ospitalità, la pulizia dei bagni, anche il buffet di pesce che ho trovato qui a Vienna era ottimo! E che dire delle bevande al prezzo di 1 euro con Refill senza limiti?! In America è normale, qui l’ho visto solo da loro. Poi, certo, bisogna stare attenti perchè le schifezze si annidano ovunque. Anche all’Ikea ovviamente. Comunque io ti consiglio la marmellata di uva spina da gustarsi con le polpette (che puoi benissimo farti in casa tu). Ah sì, non è un accostamento molto italiano ma da me cosa vuoi pretendere?
    😉

  2. Grissino ha detto:

    P.S.: l’acido citrico in polvere (E330?) l’ho trovato qui al supermercato 😉

  3. Grissino ha detto:

    Ecco, scusa se intaso il Blog, ma aggiungo un commento sugli articoli di Blog che hai citato. Allora, premesso che già i commentatori partono male dato che:
    -a me piace l’Ikea e sono un uomo! (non gay, lo sottolineo visto che immagino già qualcuno tiri fuori o pensi la cosa)
    -non rientro nelle categorie descritte. 😀 Sono single.
    vorrei dire perchè, secondo me, Ikea è davvero grande. Innanzitutto perchè ci puoi trovare dei mobili decenti a prezzo decente. E già per questo andrebbe promossa a pieni voti. Ora, qui, non è questione di buon gusto. Lo so anche io che la cucina fatta su misura, tutta in acciaio e legno pregiato è meglio… ma i soldi chi me li dà? Martino, ci pensi tu alla mia prossima casa? Forse certa gente non ha ben in mente che stiamo passando un periodo di crisi, che le nuove generazioni stentano ad avere un lavoro fisso ed è già tanto se riescono a mettere via qualcosa per la casa. Figurati se si possono permettere certi tipi di mobili. Secondariamente, all’Ikea c’è tutto. Dalla poltrona, al letto, al materasso, al forno, alla padella, ai piatti, tende… TUTTO. Ecco magari TV e lavatrice no, ma quelli in fondo sono degli extra. Ci sono persone che vivono ancora senza TV… incredibile ma vero (senza PC e internet invece è una vergogna ma pazienza, capita ancora più di frequente). Terzo, se vogliamo metterla ironicamente come i due interventi nei Blog, andare all’Ikea è come andare in vacanza gratis. Già perchè quali altri posti hanno i bagni fatti su misura anche per i bambini e di una pulizia che ci potresti mangiare dentro? E poi i nomi, i prodotti strani, il buffet norvegese, le bandiere… Insomma, viaggiare costa, cosa c’è di meglio che sperimentare qualcosa di non italiano GRATIS?. W l’Ikea. Poi che i suoi mobili non siano il massimo, poco importa. Io intanto per arredare in modo carino casa mia non ho mica dovuto fare un mutuo. Con meno di 2000 euro mi sono fatto la casa come la volevo io.

    P.S.: Prova il buffet di pesce Gianna!! A me è piaciuto molto e poi dovrebbe anche essere sano.
    😛

  4. gianna ferretti ha detto:

    Alessandro, i due posts sono ironici…dai..;)

    -Il buffet di pesce? ho letto l’altro giorno all’ingresso, di una cena a tema a base di gamberoni, la prossima settimana..bisogna prenotarsi.Perchè non è possibile prenotarsi on line?

  5. Grissino ha detto:

    Ah sì? Io ho ricevuto l’invito per un hod dog gratis
    😉
    Si vede che Ikea Austria è più generosa
    😀
    O forse più semlicemente perchè era un invito riservato ai soci Ikea Family. Fatti socia anche tu (on-line) e puoi bere il caffè gratis!
    Comunque il buffet di pesce non è nell’elenco delle portate. Vai al self service e vedrai dei grandi vassoi coi piatti di pesce. Si paga il piatto in base al peso. Io avevo avuto 10 o 11 euro ma davvero era un piatto strabordante di delizie. Penso che bisserò ai primi di settembre se ho una giornata settimanale libera (improponibile sabato/domenica). Penso che la prenotazione della cena a base di gamberoni sia dovuta al fatto che avranno previsto molte adesioni. E probabilmente non volevano aggiornare il sito per permettere la prenotazione solo in questa occasione.
    Buoni fuochi d’artificio… ecco, un pò ti invidio perchè i fuochi d’artificio mi sono sempre piaciuti da matti. Comunque ora vado a studiare e poi cena lussuosa “home made” e film.
    😉

  6. Carlo Merolli ha detto:

    Giá con Martino Pietropoli ho avuto a discutere riguardo la Ingvar Kamprad Aktieselskab, Ikea, una SpA con sede, ma guarda tu, in Isvizzera. Ikea lasciatela stare,
    non ci andate, non la considerate. Ikea é la morte dell’artigianato, é la morte della creativitá, e´il peggio del peggio travestito da quasi buono. I soldi non li risparmiate andando ad Ikea: compratevi mobili vecchi e rimetteteli a posto. Mettete in casa i mobili dei vostri genitori. Ikea é la morte del falegname. Ma vi pare possibile che dobbiate pagare per lavorare ? cioé oltre che pagare dovete andarvi a prendere la roba e poi usare ore del vostro tempo per assemblare quattro tavole di panforte ?

    E poi devo anche leggere delle polpettine, del sangue d’alce ? e quel post che dice che con com meno di duemila euro si e´fatto la casa come voleva lui ? ma come la voleva la casa ? come quella dei primi due porcellini ? Mah, dice, i migliori architetti hanno lavorato e lavorano per Ikea … No : i migliori architetti si sono prostituiti ad Ikea e poi si sono fatti il refill ad libitum per un euro! Ma bella gente; abbiamo / avete delocalizzati il cervello o ci/vi ha rintontiti il tonno riomare che é rosa e si taglia con un grissino ? o che l’ imperatore Nerone morí sotto un treno ? e poi a massimo trionfo
    c’é qualcuno che nella terra dei brodetti, dei maltagliati e dei vincisgrassi si goduria con le polpettine con la salsa di uvaspina ? E fate anche la coda, la coda !!! Ma per quei soldi ve la devono portare a casa , la merce e montarla loro ! Ikea é il Lidl dell’arredamento e vi dovrebbero pagare loro per mettere in casa i truciolati che vendono……

  7. Martino ha detto:

    Continuo sul registro ironico, visto che me l’avete giustamente affibiato e mi sta a pennello? Grissino: che l’Ikea ti paia una vacanza per me significa solo che all’Ikea sono dei geni e io li sottovalutavo, ma molto più di quanto sospettassi. Ragazzi dell’Ikea: se siete riusciti a far passare l’idea che venire da voi sia come una vacanza , siete riusciti a ridefinire il grado zero della vacanza. Complimenti.
    Confermo: con l’Ikea ti c’arredi la casa con pochi (relativamente) soldi. Io stesso ho a casa varie cose dell’Ikea, e non posso onestamente dire che sia solo responsabilità di mia moglie. Che abbia fondato una specie di pensiero unico è altrettanto vero (anche se non la vedo nei termini nordico-escatologici del buon Merolli): è stupefacente quanto poco possa costare un mobile d’un falegname che, pensa un po’, te lo fa pure come piace a te. Questa è la personalizzazione, altro che la soffocante libertà di poter scegliere fra giallo limone e verde acido.
    Va bene tutto, va bene l’Ikea, va bene il salmone dopato, ma lo dico pacatamente:
    NON MI TOCCATE I BISCOTTINI AFFOGATI NELLA CIOCCOLATA!

  8. gianna ferretti ha detto:

    Quello che volevo sottolineare nel post è il contrasto tra quella che è la presentazione della filosofia aziendale, mi riferisco alla presentazione sui siti in lingua italiana e in inglese, l’attenzione all’alimentazione basata sui prodotti biologici per i bambini ecc.. e poi trovi delle sorprese tra gli ingredienti di alcuni prodotti.

    Leggo che sarà possibile organizzare i compleanni all’Ikea, ma solo per i bambini di meno di 12 anni..non avranno mica intenzione di far passare il compleanno ai bambini dentro quella stanza all’ingresso, immersi tra le balls colorate? si vede che adesso Ikea è “in” e McDonald è “out”?

    L’Ikea sorge in una zona di Ancona SUD che è già fitta di centri commerciali, a ridosso della zona industriale, dopo una lunga successione di stabilimenti che hanno colonizzato l’area per vari km. Non lontano anche il McDonald’s in mezzo alle corsie trafficate da chi entra o esce rispettivamente da Ancona. Non ho mai capito come si fa a far passare il compleanno in quel posto ai bambini e a fargli respirare lo smog mentre vanno sullo scivolo.

    Forse è anche per questo che mi riesce difficile pensare di entrare all’Ikea come se fossi in un posto vacanziero. Forse Grissino a Vienna i menu’ sono diversi, non ne ho idea, ma gli hot-dog e altri prodotti che ho visto sui banconi non avevano nulla di invitante..il gelato soft incluso.

  9. Grissino ha detto:

    Ti vorrei far gentilmente osservare che:
    1) Che la sede dell’Ikea sia in qualche paradiso fiscale o meno, non me ne frega nulla. Nessuno regala niente e quindi perchè dovrebbero farlo loro?
    2) Ikea é la morte dell’artigianato, é la morte della creativitá, e´il peggio del peggio. I casi sono due: o sei milionario o sei un povero falegname fallito. Ma cosa pretendi? Che uno metta dentro a casa propria dei ricicli, anzi, chiamamoli con nome, della spazzatura che i propri genitori volevano portare in discarica? (altrimenti perchè avrebbero dovuto disfarsene? Uno mica cambia mobili come vestiti!)
    😀
    Mobili usati? Sì, sì, così ti ritrovi l’armadio in pino massiccio, il letto rosa e la scrivania in stile antico. Beneeeeeeeee, bravoooooooooooooo, bisssssssssss!!! Senza contare che uno (forse, si vede che a queste cose non ci pensi) i mobili deve averli tutti in un sol colpo quando mette su casa. Mica a rate. Eh, sì, dormo per terra per 3 mesi finchè non trovo chi vende il letto che mi serve? Bella trovata, complimenti.
    Oppure che faccio: apro un mutuo per dei mobili su misura così faccio onore al signor falegname? Guarda che ci sono delle vie di mezzo. Ikea appunto (e tutte le altre sfumature sopra e sotto) e molte sono le cose da valutare. Io ho preso quasi tutto all’Ikea per una serie di ragioni e qualcosa ho riciclato da camera mia (toh, erano giusto degli scaffali Lidl…). Ho scelto tutto provandoli con calma dall’Italia (già perchè i mobili me li facevo fare qui e stavo in una casa vuota per un mese o me li facevo spedire dall’Italia così costavano il doppio?) e con stile, colori e funzionalità di mio gusto. E già così è stato un casino. Poi, ti confermo, la mia casa è sì piccola ma per me e il mio cane ci va benissimo. Già, è piccola. Eh sì. Perchè non ho trovato un benefattore come te che regali 300.000 euro a una persona che sta costruendosi il futuro in un altro stato. La villetta piacerebbe anche a me. I mobili su misura pure. Beh, prima di criticare e fare il no global della mutua, bisogna considerare tutti i fattori. Un’ultima nota visto che siamo su un Blog alimentare: da italiano molto (un pò troppo) limitato pensi di avere il monopolio della cucina? Sbagli. Ci sono i francesi e anche i tedeschi (e son tanti fra Svizzera, Germania, Austria e mettiamoci anche un pezzo d’Ungheria in ricordo dell’Impero Austro-ungarico) che in molte cose sono avanti anni luce agli italiani. Vogliamo parlare dei dolci? Delle zuppe? Degli insaccati? Beh, poi diamo alle polpettine quello che è delle polpettine: un piatto economico che tutti possono permettersi e che è anche gustoso. La marmellata di uva spina Ikea, oltre a essere una cosa che si trova difficilmente in Italia, è fatta senza cattivi ingredienti e quindi merita rispetto come qualsiasi altro buon alimento. E se vuoi rimpinzarti solo di pasta, accomodati, ma non perdere tempo a leggere qui. Questo è un posto per menti aperte a nuove esperienza non per gente che vuole sbeffeggiare chi è meno fortunato o ha gusti diversi.

    P.S.: Guarda caso ero anche un affezionato cliente Lidl. E sai perchè? Perchè, facendo le dovute selezioni, RIPETO, facendo le dovute selezioni, ha della roba buona. Vorrai mica paragonare i wurstel italiani di plastica con dei wurstel puro suino Made in Germany, vero? E che dire? Son desolato ma il negozio sotto casa non aveva i Lebkuchen a Natale. O parliamo forse dei waffeln? (sempre che tu sappia cosa siano). Purtroppo se li chiedevo al negozio all’angolo mi guardavano come un alieno.

    P.S.2: nei 2000 euro dell’Ikea era anche compreso il servizio trasporto e montaggio. Mi ero dimenticato di scriverlo… vedi che quindi me li hanno pure portati a casa e montati?
    😀

    @Martino: beh, ho volutamente esagerato sul fatto della vacanza ma davvero sono bravi a farti comprare le cose con un sorriso, quasi non ti pesa tirar fuori i soldi 😀
    Non per niente c’è gente che va a farsi un giro all’Ikea anzichè in centro città. No, assolutamente non devi sottovalutare l’Ikea è una potente, abilissima macchina di business. Quanto al costare poco il mobile di un falegname… beh, potrei essere d’accordo. Ma quant’è POCO? Poco per Berlusconi, non è poco per il barbone che vive sotto il ponte. 😉 Diciamoci quanto è il poco. Ma dubito che sia un “poco” vicino alle cifre dell’Ikea (se non altro perchè il povero falegname vive qui e non in Cina!!).
    Per la cioccolata, se passi da Vienna, la beviamo insieme con una bella fetta di torta. LA CIOCCOLATA NON SI TOCCA!
    ;-P

  10. Grissino ha detto:

    Gianna, Ikea Vienna (ce ne sono addirittura due) saranno più generosi come ipotizzavo prima. 😉 Qui sono abbastanza fuori città. Per gli hot dog… boh!! Ti farò sapere.
    😀
    E’ evidente che si tratta tutto di mangiare surgelato che, se è di buona qualità, non è una cosa negativa. Certo non è quello di un ristorante. Ma bisogna sempre collocare le cose nel giusto contesto e qui stiamo parlando di un punto ristoro in un negozio di mobili.

  11. Carlo Merolli ha detto:

    @Grissino: Urca! un paladino di Ikea! Se a te sta bene cosi´, beato te. Il riferimento alla Svizzera era solo per mettere in risalto che l’ ikea si vende come svedese, ma svedese non é. Piccola balla, ma balla. Tanto per cominciare. Se poi qualche volta ti vuoi informare su quello che c’é dietro l’ Ikea, come e quanto sposta di materie prime, capitali, inquinamento, contratti di lavoro, magari ne possiamo riparlare con piu´calma. Peró, certo se tu la prendi alla stretta e ti rallegri del fatto che ti sei arredato casa con quello che ti potevi permettere, chi ti puó contraddire ?

    Non sono né milionario (magari!) né falegname (ho dodici pollici) peró mi da da pensare che vicino ad ikea sorga sempre un MacDonald, un Toys ‘ R Us e catene multinazionali del genere.

    Nessuno mi toglie dalla testa che c’é un filo rosso diretto tra fenomeni come l’ikea, la caccia allo sconto ed i dentifrici inquinati, i giocattoli velenosi e tutto quanto di appetibile ci passa la civiltá dei consumi di massa “a prezzi veramente vantaggiosi”.

    L’ industria degli additivi, il tonnoriomare, i cataloghi capillarmente distribuiti
    il vino Cannellino dalla confezione che piace ai marziani, la Lidl che riempi il carrello con trenta euro ( riempi di che ?), gli hamburgers fatti con i carnicci, la pubblicitá martellante: chissá se tutti stanno li per fornirti qualitá ?

    E´difficile prendersela con uno che ci crede, come te, ed anche ingiusto: non era mia intenzione sbeffeggiare nessuno (ma se ti senti sbeffeggiato forse ho toccato qualche nervo aperto). Ma il concetto generale non cambia: grossa distribuzione, hard discount
    non esistono per fare favori al consumatore.

    Mi permetto quindidi dubitare anche sul fatto che sostenere Lidl ed ikea sia un’espressione di ” menti aperte a nuove esperienza ….” A me sembra espressione di persone completamente plagiate dalla pubblicitá di una ” potente, abilissima macchina di business.”

    Guarda un po´la vita, che strana: ikea ( & simili) offrono prodotti e servizi a basso prezzo a persone che (fatte le debite eccezioni) non possono permettersi prodotti
    di qualitá migliore. Come fanno? Giuocano sul desiderio di emulazione, del tutto subito. Ma dove sta scritto che “i mobili deve averli tutti in un sol colpo quando mette su casa” ? Ikea ! E´ikea & co che te lo fanno credere, che ti dicono quello che ti serve per vivere. Ti creano i bisogni e ti privano mano mano della facoltá di scegliere quello che veramente ti serve. E poi magari vengono anche a montartelo in casa (buon per te ma sai bene che non é la regola né il principio su cui si basa ikea).

    Sui mangiari di ikea preferisco soprassedere proprio perché questo é un blog alimentare. Sulle cucine austroungariche e teutoniche: ogni nazione ha le sue buone cose, ma non mi sembra che abbiano conquistato il mondo come la francese, la cinese e l’ italiana. Un motivo ci sará pure.

    • David Urru ha detto:

      Finalmente qualcuno che pensa con la propria testa…. ma si sa.. Ikea è per la massa… e la massa non ha testa! O almeno sembra che le multinazionali, le teste della gente, le vogliano atrofizzate

  12. Grissino ha detto:

    Guarda, è evidente come tu abbia un approccio molto “no global” mentre io all’opposto sono piuttosto favorevole alle multinazionali. Non a tutte ma a molte sì. D’altra parte lavorativamente parlando, le mie migliori esperienze sono state in aziende multinazionali e non in piccole aziende a conduzione famigliare. Ad ogni modo, Ikea ci ha messo 2-3 giorni a consegnarmi e montare i mobili e ti assicuro che è stato uno strazio. Mi spieghi come si fa a vivere in una casa senza mobili? Guarda che io mica potevo alloggiare temporaneamente dai miei!! Sarei dovuto andare in albergo. Forse tu intendi: se ne è andato di casa, se ne poteva stare finchè non arrivavano i mobili. Giusto. Piccolo particolare: le due case distano più di un migliaio di chilometri una dall’altra. 😉
    Quanto al Lidl, ti giuro, con 30 euro fai una buona spesa. Io facevo metà spesa al Lidl e, quello che non mi andava, lo prendevo al mercato o all’Esselunga. Cose che possono non andare: frutta/verdura brutte o dalla Spagna, prodotti che al Lidl sono scadenti (tonno, pasta, ecc.). Ma la carta igienica, mi spieghi perchè devo pagarla il 30% in più per averla col marchio “supertenerone”?! E così altre cose. Insomma, io mi sto accorgendo qui a Vienna che noi Italiani abbiamo sempre la targhetta del marchio appiccicata davanti agli occhi (volevo dire un altro posto però…). Ma altrove non è così. Qui ci sono catene e catene di supermercati che hanno ottimi prodotti a loro marchio. E solo quelli. Costano poco perchè non c’è pubblicità e i prodotti vengono presi in grandi quantità. Prima di parlare male del Lidl, per favore, facci un giro. Leggi le etichette e compra qualcosa. Ti ricrederai. Questo vale per il Lidl eh… degli altri hard discount italiani ho anche io un’esperienza non buona.
    Quanto alle cucine…
    Cucina Cinese? OMG. Quella che vedi in giro è peggio di Mc Donalds.
    😦
    La cucina austroungarica non ha conquistato il mondo? Ma hai mai sentito parlare di SACHER che poi imitano in tutte le pasticcerie d’Italia? E di Wurstel? Krapfen? (che te li vendono in tutte le spiagge: in Italia li chiamano bomboloni ma non son certo originari dello stivale). Sai cos’è? E’ che l’italiano medio ha quasi paura che gli freghino il monopolio della cucina che fa chic. Ma non è un problema. Tanto chi ha viaggiato sa benissimo che si può mangiare divinamente anche in Francia e nei paesi di lingua tedesca. Guarda,qui mi mancano alcuni prodotti italiani, è ovvio. Ma meno prodotti di quanto mi mancavano quelli tedeschi quando ero in Italia.

  13. Carlo Merolli ha detto:

    Grissino: non é che si campa solo di krapfen, torte Sacher e carta igienica…..

    Comunque: in considerazione del punto di vista che tranquillamente dichiari, mi sembra inutile continuare un dibattito tra te e me: ognuno rimanga felice nel suo credo.

    Spero che qualcun altro invece mi venga in soccorso o abbia tempo di spiegarti perché le modalitá e le necessita´di produzione che stanno dietro alla grossa distribuzione, quasi sempre fanno a cazzotti con i concetti di qualitá, decenza, rispetto delle persone e pulizia dell’ambiente. La carta igienica e le altre merci hard discount saranno anche economiche al momento in cui tiri fuori i soldi alla cassa, ma il loro costo, dalla produzione allo smaltimento, e´spesso enorme.

    Come consumatori siamo – che lo vogliamo o no – direttamente responsabili di che forma va prendendo il mondo in cui viviamo. Non lo scrivo per darti cattiva coscienza
    perché le colpe non vanno mai ad personam, ma oramai é un dato di fatto, quello si, globale.

    Per il resto fammi credito sul fatto che della Lidl ne sappia qualcosa e che altra megaillusione condivisa da molti é che ” …costano poco perchè non c’è pubblicità e i prodotti vengono presi in grandi quantità” Non fanno pubblicitá la Lidl, ikea Mac Bamba e le altre multinazionali ?…. Mah.

    Mi viene da chiudere con un : “grissino torna al tuo riomare” ma é solo una battutaccia
    scritta con un amichevole sorriso sulla labbra. Stammi bene.

  14. Grissino ha detto:

    Beh, questa non l’avevo mai sentita: se la carta igienica è di marca, non inquina ed è ecologica. Se è di hard discount invece è terribilmente inquinante e dannosa. OMG! O forse intendevi carta igienica fatta in casa? Vabbè, buon ritaglio di giornale allora…
    😛

    P.S.: Fammi capire, io dovrei avere i rimorsi di coscienza perchè compro all’Ikea, al Lidl e non so in quale altro posto?! Mah… Dovresti andare a vivere con gli Amish dove forse troveresti qualcuno che concorda con le tue idee. Ah, beh, scordati il PC però… mi farai sapere come ti trovi tramite piccione viaggiatore.

  15. gianna ferretti ha detto:

    @Carlo. Scrivi: “Come consumatori siamo – che lo vogliamo o no – direttamente responsabili di che forma va prendendo il mondo in cui viviamo. Non lo scrivo per darti cattiva coscienza
    perché le colpe non vanno mai ad personam, ma oramai é un dato di fatto, quello si, globale.”

    Ed ecco da dove deriva anche la “responsabilità sociale” dell’IKEA e non solo. http://www.ikea.com/ms/it_IT/about_ikea/social_environmental/projects.html

    Da leggere anche questo: http://www.chainworkers.org/?q=node/362

  16. Carlo Merolli ha detto:

    @Gianna: grazie dei links. Su chainworkers avevo giá fatto qualche riflessione su altri blogs. Sono dati che ikea non si dá neanche la pena di controbattere. Comunque: due terzi del mondo vive peggio degli Amish e se continua cosí i nostri nipoti (io ne ho cinque, voi non so) saranno costretti a vivero come gli Amish se non peggio. Colpa di grissino ? Certamente no. Colpa di ikea che svolge una sua logica capitalista in nome della salsa di uvaspina e del guadagno ? Forse neanche, ma, mi ripeto, l’acquisto critico, cioé chi sosteniamo con i nostro soldi, va oramai ben al di lá della occasione che ci é data di acquistare mobili e beni di consumo a basso prezzo.

    Che ci crediate o no, che siate no global o neo global, di destra o di sinistra, non cambia molto.
    I fatti stanno sotto gli occhi di tutti ; se i passeggeri dei gommoni stavano bene a casa loro non venivano certo a rischiare soldi e vita per venire in Europa. Anche questo: colpa solo di ikea o piu´in generale colpa nostra, di tutti noi che abbiamo delocalizzato il cervello e le sue facoltá critiche ?

    La sto prendendo troppo alla larga ? certo, ma il prenderla alla stretta, pensare solo al
    “particulare” é oramai un lusso che non ci possiamo piu´permettere. Anche se crediamo il contrario.

  17. Grissino ha detto:

    Secondo me tu pecchi di qualunquismo. Si vede anche dal fatto che non leggi bene quello che scrivo e cosa scrivi. Hai scritto due volte (non c’è possibilità di sbaglio accidentale) SALSA di uva spina. Ora, o non sai cos’è una salsa o non sai cos’è l’uva spina. La salsa è un qualcosa di salato a base di brodo, panna o altro liquido che accompagna carne, pesce, ecc. La marmellata è la marmellata, composto cotto a base di frutta e zucchero!! E io ho scritto marmellata (due volte anche io)!! Ora, io non ho soldi da regalare perchè non ne ho abbastanza per fare quello che vorrei, non credo nell’acquisto critico e diffido di chi si lancia in campagne esagerate tipo la tua. Parliamoci chiaro: ma tu dove vai a comprare le cose, cosa compri e quanto spendi.

    Perchè a parole siamo bravi tutti. E non confondere più per favore salsa con marmellata, soprattutto su un Blog alimentare.

  18. inpuntadipenna ha detto:

    Beh, cara Gianna grazie per questi “gustosi” spunti gastronomici made in Ikea da cui trarrò sicuramente molto per i miei prossimi post…pensa che io ho iniziato la mia avventura nella blogosfera proprio 19 giorni prima dell’apertura di IKEA Ancona…e poi ho contaminato tutto il mio blog [www.inpuntadipenna.com] di materiale video e fotografico ante e post, pro e contro IKEA…per riderci, ma soprattutto per pensarci…tra un po’ sarà il primo anniversario…staremo un po’ a vedere quello che accadrà…anche se francamente la cucina svedese (pure degustata in loco) non fa decisamente per il mio palato…distinti ciao!!!;-)

  19. Laura ha detto:

    I prodotti criticati nel post non sono a marchio Ikea ma si possono trovare in qualsiasi supermercato svedese, cosa che la “bottega svedese” di Ikea è.

  20. Varg ha detto:

    Incredibile come non esistano vie di mezzo… Gli italiani sembrano essere tutti divisibili in due categorie: da una parte gli esterofili entusiasti pronti a farsi infinocchiare da qualsiasi moda e ad abbracciare felici la società consumista usa&getta sbattendosene della cultura e della tradizione, dall’altra parte i campanilisti talebani con la testa di marmo, alla Beppe Bigazzi, che “se non è italiano è merda”.
    Ma siamo in grado di valutare le cose o ragioniamo per luoghi comuni..??

    La gente scema è sempre esistita, e non è certo colpa di Ikea o del McDonald se esiste…io come persona che ragiona, mi sento assolutamente in diritto di decidere un giorno di andare a mangiare in un fast-food come un altro giorno scelgo un ristorante tradizionale italiano…lo stomaco è mio e scelgo io cosa infilarci!
    Senza contare che personalmente sono innamorato dei paesi scandinavi e ritengo che l’italia avrebbe molto da imparare da loro, in quanto a ecologia, cultura della salute, responsabilità civile. Ma tanto “noi ci abbiamo la cucina più migliore del mondo, e checcefrega, e checcemporta..”

    Anzi, quanto prima visiterò un ristorante Ikea.

  21. Aleandro ha detto:

    Oh ma le patatine in sacchetto che trovi all’ikea sono davvero fantastiche…


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