Iodì.Te lo do io lo iodio!

Dopo la patata al Selenio, è’ nata Iodì, la prima patata allo iodio ed è frutto della collaborazione tra la Pizzoli R&S e il Dipartimento di Scienze degli Alimenti dellʼUniversità di Bologna. Lo iodio viene apportato mediante nutrizione fogliare e dopo essere stato assorbito, si trova anche nei tuberi. Quanto iodio è contenuto in Iodì?
Troviamo scritto:
“In 200 grammi di patate è contenuto iodio in quantità tale da soddisfare il 40% del fabbisogno di iodio settimanale”
oppure:
“200g di patate Iodì apportano più del 30% del fabbisogno giornaliero (1,2)

Quale sarà l’informazione corretta? E quanto iodio rimane dopo cottura?


4 commenti on “Iodì.Te lo do io lo iodio!”

  1. Grissino ha detto:

    E se uno usa sale iodato… non basta?
    Hai tralasciato il prezzo… ero curioso! 😛

  2. Valeria Zanirato ha detto:

    Tengo a precisare che l’informazione corretta sul contenuto in iodio delle patate Iodì è quella presente sull’etichetta nutrizionale del prodotto, ovvero:
    contenuto minimo garantito 25mcg/100g, pari al 16,6% della RDA Dose Giornaliera Raccomandata; quindi una porzione normale di 200g di patate Iodì apporta più del 30% della RDA.
    Inoltre tale contenuto rimane inalterato dopo cottura.

    Valeria Zanirato
    Ricerca e Sviluppo
    Pizzoli R&S

  3. Valerio Rebecchi ha detto:

    che anche un alimento semplice e importante nella alimentazione venga stravolto è cosa che fa male a sentirlo.
    Da ragazzo, negli anni della guerra, debbo certamente tanto alla patata, quelle piccole scartate,perchè non erano commerciabili e venivano cotte in un grande paiolo,nell’aia, per il simpatico amico maiale e, noi ragazzi, tra un gioco e l’altro approfittavamo delle piccole e saporite patate.
    Una merenda generosa e piacevole.

  4. sergio.doretti ha detto:

    Speriamo che siano ricerche utili alla popolazione e poichè la patata è un alimento povero, non vorrei che questo trattamento interessasse il prezzo di vendita.
    Una curiosità queste patate vengono piantate come tutte le altre oppure seminate, attendendo i fiori ed i semi della pianta (ovviamento sospendendo in questo caso la raccolta che annienterebbe il ciclo : fioritura/produzione semi.
    grazie. Ovviamente questo è possibile solo su poche piante prese come campione.
    sergio


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