Torna l'Obesity day
Pubblicato: 2008/10/02 Archiviato in: La vignetta del giorno, Not Only Food 5 commentiPuntuale il 10 ottobre 2008 tornerà l’Obesity day.
L’ultima moda in fatto di diete!? Perdere peso correndo da una libreria all’altra per comprare tutti i nuovi libri sulle diete. 🙂
Vignetta del cartoonist John Callahan.
Tag: Obesity day diete diet business
[…] Continua […]
Passo alcune cifre?
Per obesita’ si intende un eccessivo accumulo di grasso. Per il suo impatto che ha nella vita umana, per il suo stretto legame con alcuni problemi di salute, tipo le malattie cardiovascolari, alcuni tipi di cancro, il diabete 2, le malattie del fegato e dei polmoni etc, e’ stata paragonata al fumo. L’obesita’ e’ diventata il maggior problema dei paesi industrializzati: secondo le stime di WHO, circa 1.6 miliardi di adulti erano sovrappeso nel 2005, e 400 milioni obesi, ma i paesi in via di sviluppo seguono a ritmi maggiori di prima. Si calcolano delle perdite di circa $338 miliardi in Cina, prodotte dalla combinazione di malattie cardiovascolari e diabete negli anni 2006-2015. In Europa i costi ammonteranno a circa E169 miliardi all’anno, e la spesa sanitaria pesera’ di circa il 62% (Leal et al: 2006): 150 milioni di adulti e 15 milioni di bambini si pensa diverranno obesi entro il 2010. l’UK e’ il paese europeo con il maggiore tasso di obesita’, con il 60% della sua popolazione obeso entro il 2050 (Foresight: 2007). L’obesita’ e il sovrappeso provocano un costo di circa £7 miliardi all’anno in UK, mentre in US la cifra e’ di $75 miliardi (OECD:2004). Da notare che, parallelamente a queste allarmanti cifre, il mercato dei prodotti ‘magri’ o ‘senza grassi’ e’ notevolmente aumentato. Qui in UK raggiunge circa £2248 milioni (Mintel: 2007). Vi siete mai chiesti come mai?
Vi passo qualche altro spunto di riflessione (per quanto riguarda l’EU). Si parla di prodotti di un certo tipo in vendita nei negozi etc, si parla di gente che non ce la fa a comprare gli alimentari, mentre altri ingrassano a dismisura o hanno problemi alimentari come l’anoressia e la bulimia. Molti non sanno com’e’ che finiscono i grassi nella loro dieta, ovvero non si rendono conto che certi alimenti hanno grassi. Parliamo naturalmente di prodotti finiti. l’EU con la sua politica di incentivi (che e’ cambiata da poco) ha sostenuto una sovrapproduzione di grasso di oltre E16 miliardi, questo include i E500 milioni all’anno dati all’intero settore caseario, per sostenere il consumo interno di burro. Il meccanismo dei sussidi funziona(va) con contributi per mucca. Questo si traduce in circa 1.5 kg di grasso per cittadino EU all’anno, ovvero 4 g. al giorno. Per disfarsi di questa sovrapproduzione, l’EU ha sostenuto (sempre per aiutare i produttori del settore) una politica di incentivi, dove il surplus veniva venduto a prezzi scontati all’industria alimentare, che lo utilizza nella sua catena alimentare. Oppure per venderlo a scuole, prigioni, ospedali, luoghi pubblici. Inoltre la politica EU ha tentato con il sistema delle quote e delle multe (per chi eccedeva le quote) di frenare la sovrapproduzione, ma il meccanismo si e’ esacerbato proprio a causa della maggiore consapevolezza di molti che hanno abbandonato certi alimenti per seguire una dieta con pochi grassi. Ovvero, anziche’ consumare burro e latte intero, ha acquistato margarina e prodotti che venduti con la rassicurazione ‘low fat’ o ‘fat free’, erano fatti con quello stesso burro ma passato al processo di idrogenazione. Lo stesso meccanismo dei sussidi funziona ovviamente per la produzione di carne, ovvero per mucca. Si calcola che la sovrapproduzione continuera’ sino all’anno prossimo.
se è l’unico modo per mandarle di corsa, può andare bene. Scherzi a parte sicuramente il 10 ottobre ne sentiremo di tutti i colori sull’obesità, la responsabilità è un po di una falsa cultura alimentare diffusa negli ultimi anni, credo che la maggior parte delle persone sono confuse, mangiano spesso tutto il giorno. Molti non tengono conto delle calorie nelle bevande per esempio un lattina di bevanda gasata(non dico la marca,immaginatela)contiene l’ equivalente di sei zollette di zucchero, berne sette o otto al giorno , per non parlare di certi succhi di frutta, il vino, i superalcolici. La mancanza della pratica un attività fisica o anche solo di movimento, aumenta il rischio di obesità. Credo però al di la di questo esistano individui che oltre ad a cattive abitudini alimentari e mancanza di movimento, abbiano una predisposizione genetica, anche se mi sembra non sia stato ancora dimostrato. Il mio consiglio in qualsiasi caso e di fare una bella corsa ogni tanto aiuta sia a non ingrassare che a rilassarsi, fa bene alla mente e al fisico.
sono d’accordo Gunther sul fatto della confusione. Non scordiamoci del bombardamento pubblicitario… per quanto riguarda il discorso dei geni, non e’ stato provato perche’ e’ attualmente una linea di ricerca ancora debole. Si parla infatti piu’ che di geni, di condizionamento dovuto dall’ambiente obesogenico. Ovvero, il fatto che un bambino nato da genitori sovrappeso o obesi abbia piu’ chance di diventare anche lui obeso, dipende dalla cattiva cultura alimentare che trova a casa, non dai geni. Il discorso dei geni puo’ pero’ fare comodo all’industria in genere, che riuscirebbe a de-responsabilizzare i propri prodotti da rischi legali. E allo stesso tempo spostandosi dal dilemma della responsabilita’ individuale (e’ colpa dei geni, quindi significa che non e’ colpa dell’industria ne’ dell’individuo, in poche parole). Con notevoli implicazioni etico-legali.
volevo solo dire che ci sono persone che sono più predisposte di altre al sovrappeso spesso non si rendono conto di quanto mangiano durante il giorno, sicuramente le abitudini consolidate in famiglia hanno un forte peso in questo caso