Come (non) metabolizzare l'alcool etilico.

Bibite anti-alcool

La proposta di abbassare i limiti di alcool consentiti per mettersi alla guida (dovrebbero passare da 0,5g/L a 0,2g/L), ha suscitato numerose perplessità e preoccupazioni di addetti ai lavori, ristoratori, sommelier. Mi sono tornate anche in mente le pubblicità di quei drinks dai nomi tipo: Sobrietol, Soberguard, Security Feel Better. C’era anche Outox qualche anno fa prima della pronuncia di pubblicità ingannevole.

Di cosa si tratta? sono bibite che dovrebbero contribuire -si legge nei vari siti delle aziende- a far metabolizzare l’alcool etilico piu’ velocemente. Quindi sono state definite anche bibite anti-sbornia.

Cosa c’è dentro?

Security Feel Better. è una bevanda è fatta con una «ricetta segreta» basata sugli estratti di diverse piante ed è raccomandata per chi ha bevuto troppo dopo un lungo pranzo o una «cena pesante».

Soberguard contiene vitamina C, fruttosio, 15 erbe naturali, propolis e Aloe vera

Sobrietol è una combinazione di fruttosio, enzimi epatici e altri ingredienti.

E Outox? L’Autorità antitrust ha comminato alcuni anni fa una multa di 47.500 euro all’azienda sulla base delle informazioni fornite dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità) e dall’INRAN, che non confermavano le proprietà del prodotto. Non occorrono competenze biochimiche particolari per capire che si trattava di messaggi fuorvianti vista la composizione della bibita a base di: fruttosio, acido ascorbico (E300), acido citrico (E330) e acido di mela (E296). Non molto diversa da tante altre bibite analcoliche.

Ricette segrete? erbe naturali? Aloe vera? siamo davvero sicuri che siano utili a ridurre i livelli di alcool nel sangue?

Qui su Slideshare una mia presentazione sulla classificazione delle bevande alcoliche ed effetto dell’alcool etilico sul metabolismo.


9 commenti on “Come (non) metabolizzare l'alcool etilico.”

  1. Dario Bressanini ha detto:

    Quando ho scritto l’articolo sul fruttosio http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/11/06/il-fruttosio-lo-zucchero-della-frutta/ alcuni lettori nei commenti mi hanno detto che “gira” l’idea che il fruttosio, con il suo metabolismo diverso dal glucosio, sia in qualche modo responsabile di un metabolismo dell’alcol più veloce. A me pare una str##### 🙂 perchè se uno poi va in letteratura pare che l’effetto del fruttosio sull’ossidazione dell’alcol c’è ma quando è iniettato in vena!

    Comunque a me piace la regola americana: quando vai al ristorante ti chiedono chi è il “designated driver”, e a quello non portano da bere alcolici (e’ ovvio che si può sempre fare i furbi, ma l’importante è stabilire la regola)

  2. Giuliano Abate ha detto:

    Ho riportato questo articolo a commento di un mio post su Vinix http://www.vinix.it/myDocDetail.php?ID=2294 sulla discussione “alcol e guida”

    Grazie per il suo prezioso lavoro di informazione.

  3. Gianna Ferretti ha detto:

    @Dario, ci sono degli studi sia in vivo che in vitro ma c’è una variabilità spaventosa e i risultati dipendono dal disegno sperimentale.

    @Giuliano, grazie!

  4. Franz ha detto:

    Questo sull’alcol è un tema per me molto sensibile.
    Interessante la spiegazione del metabolismo dell’alcol, interessante gli studi sui pregi di vino e birra, ma resta un problema a monte: perchè alcune persone sviluppano un bere problematico e altre no? Dal momento che non si è in grado di saperlo prima perchè non parlare più diffusamente dei danni prodotti dall’alcol, non solo a livello epatico (steatosi, cirrosi) ma anche sugli altri organi (es tumore all’esofago?). Perchè non parlare dei danni che provoca al cervello o sul pancreas? Perchè non parlare più diffusamente dei drammi che migliaia di famiglie vivono ogni giorno?
    Insomma: a me sembra che le bevande alcoliche provochino più guai che benefici…

  5. Giorgio ha detto:

    La diminuzione del tasso alcolico fa sempre parte di quella onda che viene cavalcata al momento. Qualche tempo fa era quella degli stupri, ora scomparsi! (magari lo fossero veramente), al momento la questione alcolica fa business e quindi bisogna “pomparla” un pò, ci sono dietro una marea di progetti per farci un mucchio di soldi.
    Poi nella realtà dei fatti si scopre che chi provoca incidenti non è un pò alticcio ma praticamente al limite del coma etilico !! magari con qualche aggiunta di droghe varie.
    Ok all’educazione nel bere ma anche la pubblicità ha la sua parte nell’aumento dei bevitori, ormai le bevande a base alcolica sono “normali” anzi sono qualsi “analcoliche” da bere sempre ed ovunque.

  6. Stefania ha detto:

    il soggetto dell’alcol e dell’impatto sociale che questo sta creando in tutti i paesi industrializzati e’ un altro tema che scotta. Superato il discorso del tabagismo,e oramai in piena emergenza obesita’, ci si e’ resi conto che l’eta’ dei bevitori si e’ abbassata (come d’altronde quella relativa all’uso delle droghe) – Per questo appaiono ora le campagne un po’ ovunque, non dobbiamo stupircene. Se ne e’ parlato nel discorso ufficiale della Regina, poi ripreso dal ministro Brown in UK, e una serie di provvedimenti saranno presi nel prossimo anno proprio per arginare il pericoloso trend dei baby-drinkers che a 11 anni hanno provato gia’ un po’ di tutto. Il problema sociale non e’ naturalmente solo legato all’impatto sulla salute, ma anche ai fenomeni di aggregazione ‘pericolosa’ (parlo di formazione di vere e proprie gangs criminali), che poi sfociano nei terribili episodi di violenza minorile di cui si e’ letto tanto sui giornali. Inoltre ha posto qui in UK la seguente domanda ‘cosa spinge questi ragazzini verso lo sballo totale e sopratutto perche’ i genitori non intervengono (non tutti sono ignari completamente)… quindi e’ giusto che le autorita’ pubbliche intervengano con rimedi e che si sostituiscano ai genitori nell’educazione al bere di questi gruppi?

    Fra i provvedimenti di prossimo varo, l’eliminazione dell”early bird’ – ovvero sconti sull’alcol venduto entro certi orari, il divieto per i retailers di vendere a prezzi stracciati l’alcol (parliamo di 2-3 sterline a bottiglia, una spesa che un ragazzino si puo’ permettere facilmente), e simili promozioni. Il tutto naturalmente supportato da un programma che tolga questi ragazzi dalla strada e faccia loro conoscere altre attivita’, li coinvolga nella vita del loro quartiere etc, a livello locale questa e’ un’attivita’ che il sindaco sta proponendo.

  7. mainardi menotti ha detto:

    Rai uno intervista stamattina un professore, non ho colto il nome, che si occupa, a livello ministeriale (?), dei problemi nocivi alla salute legati all’uso di bevande alcooliche.
    Parlava della velocità di eliminazione dell’alcole assunto dall’individuo.
    Con l’anziano, diceva, si fa più lenta a causa della diminuita azione della IDROGENASI.
    Cosa signiofica praticamente?
    Menotti

  8. gianna ferretti ha detto:

    L’alcool è metabolizzato da alcuni enzimi a livello epatico, tra questi c’è l’alcol deidrogenasi. Credo che nell’intervista si sia fatto cenno alla sua attività e ai fattori fisiologici (es. età) che la regolano.

  9. […] Gianna, ricercatrice universitaria e docente di Biochimica clinica. Lei è un pò come San Tommaso, se non vede non crede. E gli ingredienti che compongono il prodotto non l’hanno poi troppo convinta. A dire il […]


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