Il TUO calcio
Pubblicato: 2009/03/07 Archiviato in: L'angolo chimico, La borsa della spesa, Messaggi fuorvianti, Senza categoria 11 commentiIn questi giorni mi è capitato di vedere lo spot del formaggino ricco di calcio, avete capito quale. Una mamma preoccupata per l’apporto di calcio del figlio si rivolge all’esperta della nota multinazionale, che guarda caso, gli consiglia proprio quel formaggino per un apporto adeguato.
Il fabbisogno giornaliero di calcio per i bambini da 0-1 anno è di 800 mg/die. Da 1-6 anni il fabbisogno è maggiore (1000 mg/die).
A tutte le mamme che invece passano da queste parti e si chiedono se ci sono altre fonti del minerale, oltre ai formaggi fusi, ecco qualche dato sui contenuti di calcio (mg/100g) in diversi alimenti. I formaggi sono una fonte importante e il calcio contenuto ha una elevata biodisponibilità. La minore biodisponibilità di calcio nei vegetali è dovuta alla presenza di numerose sostanze (fibre vegetali, acidi organici, fitati) che legano il calcio e ne limiano l’assorbimento.
Il Parmigiano contiene 1159 mg di calcio/100g; il Pecorino romano 900 mg; il Pecorino siciliano 1162; il Grana 1169 mg/100g.
Il Formaggino Nestlè contiene 330mg/100g, quindi un quantitativo inferiore anche se confrontato con il valore medio di alcuni formaggi freschi (circa 450mg/100 g)
Tralasciamo gli altri nutrienti dei formaggi citati, come le proteine e le vitamine liposolubili (tra cui la vitamina D che è importante per l’assorbimento), e su cui ci sarebbe tanto da dire, siamo ancora convinti dello spot?
Credo che la Nestlè, dovrà prima o poi correggere anche la scritta “Ricco di calcio”. Infatti in base alla nuova regolamentazione europea sulla etichettatura, si potrà definire un prodotto “Ad alto contenuto di un minerale” se il suo contenuto sarà almeno il doppio di una “fonte naturale del minerale“.
Tag: Calcio, Nestlè, formaggi, biodisponibilità.
Confrontandolo con i prodotti conorrenti (altre marche di formaggini), com’è la situazione? In fin dei conti il formaggino si presta molto per l’alimentazione dei bambini da un punto di vista pratico: è morbido e si scioglie bene nella minestrina a differenza di formaggi stagionati ben più ricchi di calcio ed ha un sapore abbastanza neutro a differenza dei formaggi freschi che hanno un sapore piuttosto acidulo e magari non molto amato dai bimbi
Tommaso, di certo si è affermato per la sua praticità, come accaduto anche ad altri marchi, però il palato va allenato fin da piccoli, non trovi?
Beh secondo me ogni alimento a suo tempo, credo sia giusto proporre un assaggio giusto per verificarne la reazione, i gusti evolvono col tempo e forzare sapori forti su un bimbo può essere controproducente. Certo se invece apprezza, è senza dubbio meglio usare prodotti di qualità.
La mia osservazione faceva più che altro riferimento a bimbi non dotati di dentatura adeguata… in quel caso per esempio mangiare del grana a scaglie sarebbe improponibile, ma anche l’alternativa dell’inserirlo grattugiato nella minestrina potrebbe non essere pratico visto che tende a diventare colloso ed a formare “pellicole” che magari possono essere fastidiose.
Un formaggio ‘dimenticato’ ma adatto ed apprezzato dai bambini e’ la semplicissima caciotta fresca , fatta spurgare del siero si presenta morbida , senza crosta .
Per un adulto non ha molto ‘appeal’ , ma ai bambini piace anche con miele o condita con olio e sale , o sciolta in padella magari con 2 patate o grattugiata in una minestrina .
molto meglio , sotto il profilo della qualita’ , di un formaggio fatto con i sali di fusioni che pone la domanda : che ci hanno messo dentro ?
E’ la scappatoia per riciclare formaggi invenduti ….
Tommaso, ci sono bambini che vengono su bene senza formaggio. Comunque, anche volendolo dare e volendo rimanere pratici, nulla di più semplice (e ricco in calcio, povero di lattosio e caseine e altri allergizzanti) che una grattatina di parmigiano sulla pasta o sulle verdure.
Comunque è veramente facile superare (anche di molto) l’apporto proteico necessario ad un bambino e specie se piccoli l’affaticamento renale che ne risulta è notevole. L’abitudine di arricchire tutto con formaggini e altri alimenti densi è una reminiscenza della paura delle nostre nonne di veder venir su i figli patiti…
Poi, verissima verità di Gianna, il gusto va educato, anche la cultura alimentare direi (sopratutto delle mamme).
Sono d’accordo in pieno con Mammafelice. Io non ho mai dato un formaggino a mio figlio che è in perfetta salute e cresce bene. Alcune mamme credono sia fondamentale nella dieta dei bambini quando può essere egregiamente sostituito con parmigiano e pecorino.Per quanto riguarda la consistenza che ne dite di robiola, ricotta, crescenza, primo sale e tomino? Una curiosità, ma questi formaggi fusi oltre a non avere abbastanza calcio non nuociono anche alla salute? Ti prego Gianna ci spieghi come sono fatti? Grazie
Recentemente i formaggi fusi sono stati oggetto di frodi, è vero.
Per la composizione, oggi ho fatto un giro nel settore formaggi(ni), ce ne sono ancora alcuni in cui si impiegano i polifosfati come sali di fusione, in altri sono stati sostituiti dai citrati. Il tempo di raccogliere qualche altra etichetta e ne parliamo, promesso!
I formaggi così come latte e latticini contengono calcio ma alla fine dei conti è un apporto svantaggioso: tali alimenti infatti acidificano il sangue che per mantenere una condizione di stabilità chimica sottrae calcio alle ossa. Non è un caso infatti che le popolazioni maggiormente colpite da osteoporosi siano quelle che consumano prodotti caseari, vedi Europa mentre in altri parti del mondo, dove il consumo è drsticamente più basso come in Cina, l’incidenza di queste malattie è minima.
Ecco qui un elenco di fonti vegetali di Calcio: http://www.vegpyramid.info/extern_tabs/tab_varie/calcio-tab2.htm
E ricordiamoci poi che i formaggini, oltre ad essere prodotti di scarto dell’industria casearia, al pari del latte e dei latticini stessi sono cibi che contengono contaminanti, pesticidi, allergeni, grassi animali e colesterolo.
Che vuol dire acidificano il sangue? Nei paesi nordici si consumano più latticini perchè c’è meno disponibilità di sole quindi meno possibilità di sintetizzare vitamina D. La cina è tanto grande e si estende a tutte le latitudini quindi la statistica è falsata. Se un finlandese non consumasse formaggi si sgretolerebbe, credo….:-)
Vi consiglio un libro di antropologia:”BUONO DA MANGIARE” di Marvin Harris, capitolo settimo Lattofili e Lattofobi
@Sabrina, Giorgio parla di “acidificazione” riferendosi alla ipotesi che dagli alimenti ricchi di proteine animali e di calcio si formino metaboliti acidi e che per mantenere l’omeostasi del pH del sangue, il calcio stesso venga sottratto dal tessuto osseo.
L’omeostasi del calcio è molto complessa,e non possiamo fermarci ai soli livelli in alimenti animali o vegetali, sono importanti la forma chimica, il rapporto con il fosforo e la presenza di fattori che ne facilitano l’assorbimento (vit D) o al contrario lo riducono (es.fitati, ossalati ecc..).