Focaccia Blues

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Ne avevo parlato, chi non ricorda la storia del panettiere Digesù di Altamura? e l’idea di raccontarne la vicenda sullo schermo? Annunciata l’uscita della pellicola Focaccia blues nelle prossime settimane.

fonte: Digesu’ batte McDonald’s; blog.screenweek.it


13 commenti on “Focaccia Blues”

  1. clara ha detto:

    Sono nata e vivo ad Altamura e ci terrei ad informarvi che la storia del piccolo fornaio altamurano che sconfigge McDonald’s è completamente inventata. Bella, affascinante, intrigante ma completamente inventata.
    Quando il piccolo fornaio ha aperto la sua rivendita, era già stato deciso di chiudere il McDonald’s di Altamura perchè ipertrofico. Abbastanza frequentato ma non a sufficienza. In città lo sapevano tutti e lo ha confermato subito dopo la chiusura il manager responsabile che ha ammesso l’errore di valutazione. Aspettavano solo che scadesse il contratto, due o tre mesi dopo. Occupava una superficie sconfinata, in centro, con un affitto elevatissimo. Figurarsi che ora nello stesso locale ci sono, comodamente, una banca ed un negozio di abbigliamento. A Bari, l’unico McDonald’s della città occupa una superficie dieci volte inferiore.
    La trovata pubblicitaria per lanciare il piccolo fornaio, è frutto della mente vulcanica di un buontempone (che conosco molto bene) che ha fatto anche il giornalista per un importante quotidiano nazionale, che non esiste più. Spesso inventa notizie affascinanti, ma quasi sempre non ci crede nessuno. In questo caso la cosa gli è sfuggita di mano: prima ci è cascato (non so quanto in buona fede) un ex collega che l’ha pubblicata su di un famoso settimanale nazionale, poi ci è cascato un ignaro giornalista di Liberation e infine ci è (quasi completamente) cascato un giornalista del New York Times. La notizia ha fatto il giro del mondo ma, ripeto, era inventata. Sarebbe stato bello che fosse vera. Adesso fa comodo continuare a diffonderla anche perché ha un grande fascino: Davide che sconfigge Golia e cose simili. Diventare famosi fa piacere a tutti.
    Ho due figli adolescenti e vi posso garantire che loro e tutti i loro coetanei, la focaccia non sanno neppure cosa sia. Preferiscono ingozzarsi con equivoci panini e pizzette scongelate (prodotte chissà dove con chissà cosa) in rumorosi locali sempre pienissimi. Nel locale di McDonald’s, almeno l’igiene era garantita, i lavoratori avevano un contratto, venivano pagati regolarmente e non erano sfruttati lavorando più del previsto. Nei locali che frequentano i nostri figli, tutto questo non è quasi mai vero. E lasciamo perdere anche la qualità di certi prodotti da forno venduti in alcune panetterie (compresa quella del piccolo fornaio).
    Andate a vedere il film, ma sappiate che NON si basa su di una storia vera.

  2. Vinaigrette ha detto:

    Che peccato! mi sarebbe piaciuto continuare a credere alla storia così come raccontata. Sigh!

  3. Gianna Ferretti ha detto:

    Aspettiamo che arrivi nuovamente qui Luca di Gesu’ e ci racconti la sua versione.

  4. giovanna ha detto:

    Cara signora clara,

    la sua mail sembra sponsorizzata dal mcdonald’s! è proprio sicura che le grandi catene dei fast food servano cibo di qualità e che non vi siano forme di sfruttamento dei lavoratori nei grandi colossi?
    Faccia mangiare la focaccia ai suoi figli e li educhi al gusto della qualità.
    Il film l’ho visto ed è un piccolo gioiellino. Tra l’altro ospita al suo interno anche pareri favorevoli al mcdonald’s (gli anziani compravano la focaccia e poi andavano a mangiarla all’interno dei locali mcdonald’s per godersi il fresco dell’aria condizionata!). non c’è niente di preconcetto o ideologico e la storia è assolutamente vera!

  5. […] sembra essere così! Appena un sito o un blog parlano del film, zac, scatta il copiaincolla della signora […]

  6. Bepi ha detto:

    Clara evidentemente non è di ALTAMURA!Se ha dato in pasto panini o pizzette da chissa’quale provenienza e non ha informato i suoi figli della focaccia di Altamura,deduco che non apprezza i prodotti locali.
    Ahime’ quanto li desideri io che vivo al nord , a Brescia,sia la focaccia e il pane!

    Saluti

  7. Filomena ha detto:

    E’ vero che gli Altamurani sono tradizionalisti nell’alimentazione, ma la sete di denaro ha fatto perdere di vista la genuinità dei prodotti alimentari. Cari Altamurani non infilate la testa nel terreno!……………quel terreno è stata ed è avvelenato da spazzatura e scorie di ogni genere. E i nostri politici che hanno parteciparto alla realizzazione del film potrebbero rispondere e perchè no, fare un altro film su inchieste finite nel nulla. Saluti da un’altamurana.

  8. Filomena ha detto:

    E’ vero che gli Altamurani sono tradizionalisti nell’alimentazione, ma la sete di denaro ha fatto perdere di vista la genuinità dei prodotti alimentari. Cari Altamurani non infilate la testa nel terreno!……………quel terreno è stato ed è avvelenato da spazzatura e scorie di ogni genere. E i nostri politici che hanno partecipato alla realizzazione del film potrebbero rispondere e perchè no, fare un altro film su inchieste finite nel nulla. Saluti da un’altamurana.

  9. Marcello ha detto:

    Ho visto il docu-film ieri sera, e ho trovato molto divertenti le interviste agli Artigiani e commercianti di Altamura. Sono pero’ rimasto deluso dall’assenza del “film”. Non era forse sufficentemente carina la storia e bravi gli attori per farne un Film vero e proprio invece che una specie di Mega Spot? Evviva la focaccia.

  10. Mariaelena ha detto:

    Cara signora Clara, non crede di aver esagerato?! Gli adolescenti altamurani non sanno cosa sia la focaccia? Ma dove vive?! E comunque il forno più sporco produrrà sempre prodotti migliori del McDonald…e comunque non conosco forno che non ne produca di ottimi! Oppure, ritiene semplicemente più shic per una mamma portare i bambini al fast food invece di restare a casa e preparargli qualcosa di genuino???!!! Poveretta..

  11. ary87bat ha detto:

    E’ davvero triste leggere di un genitore che è contento di far mangiare i propri figli nei fast food… Questi ragazzini saranno destinati a seguire lo stesso circolo con i propri figli un giorno, nutrendoli, se così si può dire, con cibi per niente sani. Viva la puglia e le sue genuinità!!!

  12. nico cirasola ha detto:

    LEGGO I COMMENTI DA CHARLESTON .-SUD CAROLINA (USA) SONO CONTENTO PER LA VIVACITTA’ DEL DIBATTITO E RINGRAZIO QUELLI CHE GUSTANO LAFILOSOFIA DELLA VITA DELLA FOCACCIA… NON CREDO CHE IL NOSTRO FILM E’ DI PROPAGANDA MA UN INVITO AL RISPETTO DELLE DIVERSITA’ GASTRONOMICHE, IDEALI, E SOPRATTUTTO CONTRO UNA NOIOSA E FOLE VITA FATTA DI STESSI ODORI NEL MONDO SALUTI NICO

  13. Fazio ha detto:

    Condivido con Clara. Vivevo a due passi dal MC Donald’s e conoscevo il direttore del ristorante. Hanno chiuso per via dell’affitto troppo alto. Se il locale adibito a ristorante fosse stato ridotto di un terzo o anche un quarto, e conseguentemente anche l’affitto, il MC Donald’s sarebbe ancora lì. Amo la focaccia e la cucina locale, ma i presupposti con cui è stato concepito il film sono sbagliati. Mi da’ molto fastidio vedere come l’opinione della gente sia stata manipolata così facilmente. Se riaprissero un MC Donald’s ad Altamura, giustamente dimensionato rispetto alla realtà locale, non fallirebbe, focaccia o non focaccia. Alla fine sta a noi scegliere cosa mangiare, ed ognuno è libero di aprire l’attività commerciale che vuole. Il film è un fastidioso esempio di come si possa modificare la realtà e usare il cinema per fare marketing.


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