Coloranti a km zero

Coloranti nella passata o farcitura  (E 120, c’è anche il caramello E 160). Due crostate che potremmo definire a km zero. Se con questa definizione ci riferiamo a prodotti che derivano da filiere a pochi km da noi. Bene, quante volte sentiamo ripetere che i prodotti a Km zero e/o prodotti da piccoli produttori sono di qualità migliore dei prodotti industriali? Mai dimenticare la lettura delle etichette,  qui oltre ai coloranti nella passata o farcitura, troviamo anche una margarina vegetale con grassi vegetali in parte frazionati e idrogenati.

crostatacrostata a km zero


Professione gastro-photoreporter.

 

Notevole l’etichetta che vi riporto oggi.  Siamo a Venezia, in uno dei negozi in prossimità della stazione. Mi ha colpito il colore insolito dei biscotti.

Ingredienti: Farina 0, margarina veg, uova, zucchero scemo (??), sale, mandorle, aroma pistacchio, colore verde pasticca, aroma burro, vanillina, gelatina neutra, surrogato di cioccolato.

Strafalcioni e punteggiatura a parte, il colore verde pasticca non esiste.

pistacchione


Il miele alla mela verde

 

miele mela verde.png

Cosa spinge un produttore di miele ad aggiungere dei coloranti e aromi per ottenere il miele alla mela verde? Il prodotto intercettato è così composto. Miele al 93%. Semilavorato frutta 7% contenente: sciroppo di glucosio-fruttosio, zucchero, succo di mela 35%, acidificante:acido citrico, aromi. Addensante: pectina, coloranti alimentari: curcuma e Blu patentato V.


Grassi idrogenati cercasi

grassi idrogenati

A grande richiesta torno a scrivere su uno dei temi con cui iniziò  il mio esordo su Trashfood. i grassi idrogenati. Una lettura attenta della etichetta alimentare di questo dolcetto, una crostata alla crema prodotta da un forno locale e cosa emerge? l’uso di margarina ottenuta con grassi vegetali in parte idrogenati e frazionati. Anche la composizione della crema merita delle considerazioni refusi a parte (grassi vegetali idrogenanti). Anche voi preparate la crema alla vaniglia utilizzando sciroppo di glucosio, acqua, saccarosio, amido modificato, grassi vegetali, E466, E 160a(ii), E 171, E 202, E473, E334, E306)?.  Riconoscete tutti gli additivi usati come coloranti, emulsionanti ecc..?


Trashfood al Festival Sposta-menti

Domani sarò a Pianoro per partecipare al Festival Sposta-menti. In programma dibattiti su vari argomenti: ambiente, migrazioni, salute, lavoro, diritti, diversità. In mattinata interverrò nello spazio “Sfide” in compagnia degli imprenditori Lucio Cavazzoni di Alce Nero e Chiara Boschieri di Martha-care. Se passate da quelle parti, ci si vede!.

L’anno scorso su Trashfood

Puntuale è arrivato il report annuale che mi ricorda la mia inattività  in rete ma al tempo stesso mi informa che anche nel 2015 lettori sono arrivati e hanno cercato articoli scritti in passato.

Ecco gli articoli più letti nel 2015. Addirittura il piu’ letto l’ho scritto nel 2005.

1-Pesce crudo e Anisakis: istruzioni per l’uso novembre 2005, 103 commenti

2-Alfa amilasi. Una storia di farina, lieviti, enzimi e indici di qualità delle farine dicembre 2010, 19 commenti

3-Cosa ci fa la silice colloidale negli alimenti? l’antiagglomerante E551 febbraio 2012, 8 commenti

4-Li chiamano prodotti adatti per friggere settembre 2010  12 commenti

5-Yakult non protegge il tratto respiratorio e non rafforza le difese imunitarie ottobre 2010, 22 commenti

Buoni propositi per il 2016. Riprendere a scrivere al piu’ presto!

 


Etichettatura alimentare e informazioni ai consumatori

Sono stata di nuovo coinvolta in una iniziativa in cui si parlerà di “Etichettatura alimentare e informazioni ai consumatori”. L’occasione sarà l’evento “Pianeta Nutrizione & Integrazione. Quest’anno, in concomitanza con EXPO MILANO 2015, la sede sarà direttamente collegata all’Area dell’Esposizione Universale. Il mio contributo sul tema “Etichettatura e informazione alimentare: ruolo dei social media” è programmato nell’ambito della giornata organizzata dalla Società Italiana di Nutrizione Umana. Ecco il programma dell’intero evento. Ci vediamo a Milano?


Gauchos Trans Fat Free

transfat

Da quanto tempo non scrivevo di grassi idrogenati? Lo faccio perchè da alcuni giorni in Argentina è entrata in vigore una disposizione del codice alimentare argentino che riguarda i grassi trans di origine industriale negli alimenti. Questa nuova disposizione si prefigge di limitare il contenuto di grassi idrogenati e di grassi trans in accordo con gli standard internazionali, e stabilisce che non debbano superare il 2% dei grassi totali negli oli vegetali e margarine per il consumo diretto e il 5% dei grassi totali negli altri alimenti. Si allunga quindi l’elenco di stati che hanno legiferato per favorire la riduzione di grassi trans. In Europa dopo la Danimarca anche Austria, Ungheria, Islanda, Norvegia e Svizzera hanno stabilito limiti sulla presenza grassi trans nelle filiere produttive. In alcuni paesi dell’Unione europea, livelli elevati di grassi trans si trovano ancora in alcune categorie di prodotti alimentari.

Tornando all’Argentina, la Fundación Interamericana del Corazón Argentina (FIC) -in una ricerca-ha evidenziato che su 878 prodotti di grandi marche vendute nei supermercati, 42 contenevano livelli di grassi trans superiori ai limiti fissati. Tra i prodotti con livelli elevati, erano incluse alcune merendine, prodotti da forno e preparati per decorare dolciumi. Ben l’83,3% di questi ultimi prodotti avevano livelli superiori ai limiti stabiliti dalla legge argentina.

Come è noto, l’apporto di grassi trans aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. Ci chiediamo quali ricadute abbiano questi interventi sulla salute? possiamo riflettere con dei dati riferiti alla Danimarca. Nello Stato nordeuropeo, l’assunzione di grassi trans è diminuita tra tutti i gruppi di età, ed è ora un decimo del livello che si aveva prima del divieto. Entro un anno dall’entrata in vigore, la maggior parte dei prodotti sul mercato danese sono stati in grado di rispettare il nuovo limite di 2 g di grassi trans per 100 g di grasso. Il calo dei consumi in grassi trans può in parte spiegare la significativa diminuzione della mortalità per malattie cardiovascolari recentemente sperimentato in Danimarca.

Grazie a Paula Moreno, la mia corrispondente dall’America Latina 😉

Fonti:

Desde hoy están prohibidas las grasas trans en los alimentos

Europe leads the world in eliminating trans fats

Partially Hydrogenated Oils Tentatively No Longer GRAS http://www.fdalawyersblog.com/2013/11/partially-hydrogenated-oils-te.html


Il tubero Innate™ e l’acrilammide. Trova l’errore

Innata

Ho scritto dell’acrilamide parecchi anni fa…Non ricordate di cosa si tratta? quella molecola che si forma negli alimenti a seguito della reazione, in particolari condizioni, tra l’aminoacido asparagina e zuccheri riducenti. Bene, ora dopo questa semplicissima spiegazione trovate l’errore nelle righe dell’articolo “Patate fritte nocive: arriva Innata, ogm più salutare in cui si annuncia una varietà di patata che è stata chiamata Innate. Cosa ha di particolare Innata studiata dalla JR Simplot Company? Leggo tra le righe che nel “tubero in geni precursori della sostanza tossica sono disattivati”. trovato l’errore?

Innate ha anche un’altra peculiarità. Guardate come si presenta rispetto ad un tubero tradizionale dopo essere stata tagliata.

Innata

Fonte immagine


Dove sarò domani?

Domani sarò a Venturina Terme in occasione dell’evento “GREEN PREVENTION – I TEMPI DEL BENESSERE ALIMENTARE” e interverrò sul tema. “Filiere produttive e biodiversità: implicazioni nutrizionali“. Ecco il Programma, ci sono diverse cose interessanti da ascoltare. Se passate da quelle parti, ci si vede.