Ciao Gedeone!

A pochi giorni dalla presentazione del nuovo sito INRAN sull’alimentazione, leggo che la Coop ha annunciato una nuova campagna di prevenzione dell’obesità infantile. L’iniziativa include anche un portale sull’alimentazione con la supervisione del Comitato Scientifico composto da Ecog ( European Childhood Obesity Group) e Sio (Società italiana dell’obesità).

OK.

Che fine farà Gedeone?, il portale della Coop con ricette, tabelle nutrizionali, un centinaio di domande con relative risposte inerenti la corretta alimentazione e manipolazione degli alimenti predisposte qualche anno fa nell´ambito del “PROGETTO DI PREVENZIONE PRIMARIA DEL SOVRAPPESO E DELL’OBESITA? All’epoca come risulta dal sito, la Coop si era avvalsa della cooperazione scientifica di numerosi esperti e dell’ ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica) e della SIMG (Società Italiana di Medicina Generale).
E della nuova merendina definita “rivoluzionaria” non vogliamo parlare? ma è già in vendita?


10 commenti on “Ciao Gedeone!”

  1. Marco ha detto:

    A Firenze la merendina della Coop è già in vendita, nei due gusti albicocca e ciliegia. Io l’ho comprata e in casa l’abbiamo già assaggiata. A me e a mia moglie è piaciuta a mia figlia no. Rispetto alle altre merendine è: più piccola, meno dolce e meno grassa. In compenso c’è più frutta. Mi sembra anche che allappi un po’… dopo averla mangiata bisogna berci dietro qualcosa.

    Come sempre, è preferibile un qualsiasi dolce fatto in casa.

  2. gianna ferretti ha detto:

    Provate, io le trovo dolcissime! parere negativo anche da mia figlia

  3. Elena ha detto:

    Piccola di dimensione…già…un trucco “forse” per mangiarne un’altra?
    Io credo che anche Coop nonostante i progetti o iniziative di questo tipo in realtà è come tutte le altre GDO…anche questo può aumentare o creare “fedeltà” ad un determinato punto vendita…
    Anche qualora uno sia andato ad acquistare per poi mangiare una merendina “sana” ci si devono porre delle domande…ci sono forse andato in macchina? Ho comprato prodotti alimentari di cui non ho bisogno e che magari sono ricchi di zuccheri o altro solleticato da pubblicità piazzata ovunque tra gli scaffali?
    La prevenzione dell’obesità deve puntare a modificare lo stile di vita tutto…
    Ma forse non si vuole davvero puntare a risolvere il problema perchè in fondo obesità e sovrappeso hanno dato da lavorare a tante figure…

  4. Stefania ha detto:

    Elena ha centrato il punto. Il messaggio ‘obesita’ e prevenzione che arriva dalla WHO si traduce, da parte dell’industria, nella proposta di prodotti che in etichetta paiono a posto. Ma e’ solo il consumatore che puo’ fare le scelte giuste per la sua salute, se messo in grado di saperle fare, tramite un corretto stile di vita. Si parla infatti di come la societa’ odierna stia diventando ‘obesogenica’ ovvero che determini un ambiente che favorisce l’obesita’ anziche’ prevenirla – il fatto che si debba utilizzare la macchina per raggiungere il posto di lavoro o per fare la spesa etc. Ed e’ proprio in questo senso che la parte politica, la ns regione, il comune, la circoscrizione, possono fare tanto. La seconda domanda posta da Elena poi dovrebbe far riflettere: ma perche’ mangiare zuccheri raffinati per merenda? e perche’ ogni giorno?

  5. Marco ha detto:

    Concordo al 100% con quanto scritto da Stefania, soprattutto sul fatto del cambiamento dello stile di vita.

    Divago un po’ dalle merendine e faccio un piccolo esempio: grazie agli incentivi statali sono state vendute, in Italia, in sole 3 settimane oltre 40.000 biciclette. Quante saranno usate realmente per andare al lavoro o a fare la spesa? Facendo un po’ di conti con qualche amico è emerso che:

    – togliamo gran parte dei ciclisti sportivi che hanno approfittato degli incentivi per cambiare la bici.
    – togliamo le persone che usavano quotidianamente la bici anche prima degli incentivi e che magari avranno anche loro cambiato mezzo.
    – togliamo coloro che hanno acquistato la bici per i bimbi o solo per fare qualche giratina la domenica.
    – togliamo coloro che hanno comprato la bici solo per approfittare degli incentivi, “perchè non si sa mai, potrebbe essere utile in futuro” ma che poi la lasceranno in garage per mesi o anni.

    Quanti saranno coloro che effettivamente approfitteranno della bici nuova per cambiare realmente le loro abitudini e inizieranno a lasciare l’auto a casa e ad andare in ufficio in bici? Sicuramente pochi, molti meno del previsto…

    Io giro in città in bici da anni e non ho notato nelle ultime settimane un aumento dei ciclisti nelle mie strade.

  6. Elena ha detto:

    Scusa Marco non ho sentito parlare di questi incentivi…e io non ho la macchina (per scelta!) bensì una bici…la stessa di quando avevo 13 anni (ora ne ho 34!) e quindi vorrei essere più informata in tal senso…grazie!
    Credo poi tornando all’argomento sollevato da Marco che manchi un po’ nelle persone un “senso” da dare alle proprie scelte quotidiane…manca un senso di appartenenza alla comunità e ambiente in cui si vive…e poi non si vuole più fare fatica!!! In niente…

  7. Stefania ha detto:

    In risposta ad Elena: attualmente le spese maggiori (parlo globalmente) vengono fatte per attivita’ dedicate al tempo libero. Si e’ impostata la vita in modo tale da delegare tanti eventi personali ad altre persone o servizi. E cosi’ c’e’ pure chi, pur avendo lasciato il proprio lavoro, paga una persona per la pulizia, una bambinaia per il figlio, fa largo uso dei servizi di ristorazione da asporto e porta tutto in lavanderia; viaggia 2-3 volte all’anno e non va mai in palestra. Da qualche tempo pero’ ci si e’ accorti che questo tipo di vita non ci rende felici. Un rapporto di qualche anno fa di Credit Suisse spiega che l’aumento del benessere finanziario non corrisponde al senso di felicita’ – cita per la precisione gli US. Una tabella indica come le donne in Texas spendano il loro tempo: in testa c’e’ il lavoro, seguito dalle telefonate e dal mangiare. Le ultime attivita’ nella lista sono l’esercizio fisico, il riposo e il sesso. Ora che la recessione invece obbliga a fare scelte diverse, come fara’ chi non e’ piu’ abituato?

  8. Marco ha detto:

    @Elena,

    gli incentivi sull’acquisto delle biciclette prevedono uno sconto del 30% dal pezzo di listino della bici e non richiedono nessun tipo di rottamazione. Sono inseriti in una serie di provvedimenti del Ministero dell’ambiente relativi alla rottamazione dei motorini. Spero che tu possa usufruire della prossima mandata di incentivi…

    Per la cronaca mia moglie mi ha regalato una bellissima citybike nuova per sostituire una malandatissima mountain bike semirotta che usavo da anni in città… Quando? Giusto un mese prima del varo degli incentivi… 😦

    Alcuni link:
    http://www.ecowiki.it/ripartono-gli-incentivi-per-lacquisto-di-biciclette-stanziati-10-milioni-di-euro.html
    http://www.arpa.emr.it/pubblicazioni/liberiamo/avvisi_401.asp
    http://www.aamterranuova.it/article3358.htm
    http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri_Sport/Altri/Primo_Piano/2009/04/23/incentivibici.shtml
    http://www.ecowiki.it/incentivi-alla-biciclette-tra-spreco-e-consumo-affari-e-politica.html
    http://www.motoblog.it/post/19159/rifinanziati-gli-incentivi-per-ciclomotori-e-biciclette

  9. Marco ha detto:

    @Elena

    sulle bici ho già mandato un post di risposta ma essendoci vari link è in attesa di moderazione da parte dell’amministratore del sito.

    In breve: per le bici c’è uno sconto sul 30% sul prezzo di listino senza alcun tipo di rottamazione. Il provvedimento è stato lanciato ad Aprile e sono già finiti i contributi, però per questo mese di Luglio è stato rifinanziato dal Ministero dell’Ambiente.

  10. Elena ha detto:

    @Ottimo! Grazie e resto in attesa dei link “moderati”!


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