De Kit Kat gustibus non est disputandum

Stamattina passando davanti ad un distribuore automatico dislocato nella scuola di mia figlia ho notato i Kit kat tra gli snacks in vendita. Ho ripensato alla protesta di cui ho scritto qualche giorno fa. Sapete quanti sono i gusti in vendita? piu’ di un centinaio.
Per esempio, pensate che sia frutto di photoshop l’immagine? vi sbagliate, esiste veramente il gusto grilled corn, del Kit Kat. Uno dei trend alimentari seguiti dalle principali aziende negli ultimi anni è declinare prodotti ai gusti e sapori locali. La Nestlè per dire ha proposto recentemente addirittura 19 nuovi gusti in Giappone dove lo snack è decisamente un prodotto di successo tra i giovani. Il motivo? sembra che sia dovuto proprio al nome perchè è molto simile alla frase “kitto Katsu“, che è un saluto bene augurante.
I nuovi prodotti in edizione limitata saranno in vendita in regioni diverse dello stato. I gusti sono davvero strani e bizzarri come “salsa di soia“, “caramello”, “patata dolce,“patata al burro”, “Roasted Green Tea”,”Aceto di mele”, “Uva moscato,” “castagna“. C’è anche il gusto “Ramune soda“, ho imparato che Ramune è il nome di una bevanda analcolica frizzante diffuse in Giappone. Non manca il gusto “miso“, il condimento derivato dai semi di soia.
De gustibus..

Si trovano delle recensioni ma in nessuno dei blogs che ho visitato, sono inseriti gli ingredienti che restano quindi misteriosi. Commenti e critiche ai vari gusti su Breaktown.com Pockywatch, The impulsive buy e su Japanese snack reviews.

Jenkens kit kat blog poi è dedicato esclusivamente a recensioni dei kit kat.

Fonte


12 commenti on “De Kit Kat gustibus non est disputandum”

  1. Wyk72 ha detto:

    Va bene, il boicottaggio del KitKat/Nestlé, causa olio di palma, ci sta – a mio parere. Però si rischia un attimino la partigianeria: ieri ho comperato i “torinesi – grissini stirati” marchio coop: ingredienti:

    Farina di grano tenero tipo “0”, olio di palma, estratto di malto d’orzo, sale, crema di lievito.

    L’olio di palma è presente per il 10% in peso del prodotto, indi 25g su 250g di grissini.

    Indi se proprio dobbiamo boicottare, boicottiamoli tutti i prodotti contenenti olio di palma (centinaia?).

  2. […] De Kit Kat gustibus non est disputandum […]

  3. meristemi ha detto:

    Direi migliaia e non solo dal lato consumer (vedi oli di palma da frittura per ristorazione).

  4. Elena ha detto:

    Già…il pesce fritto al momento in un supermercato (Famila) è proprio scritto che viene utilizzato olio di palma…almeno lo scrivono e su un grande cartello!!!

  5. beatrice ha detto:

    Un kit kat pesa 45 gr e apporta 13,3 gr di grassi (riferito al noir); un pacchetto di grissini pesa 20-25 grammi e apporta 1 gr di grassi… più o meno proporzionale sarà il contenuto di olio di palma…
    13g vs 1g…c’è una bella differenza…
    anche a parità di peso comunque 13g vs 2g… e senza tutti quegli zuccheri semplici…

  6. meristemi ha detto:

    La catena francese di supermercati Casino ha annunciato lo switch-off dell’olio di palma dai suoi prodotti alimentari (circa 600). Sarà curioso vedere con cosa lo sostituiscono. http://www.foodnavigator.com/Financial-Industry/Removing-palm-oil-from-foods-gives-wrong-signal?utm_source=RSS_text_news

  7. Wyk72 ha detto:

    @Beatrice: è vero quello che dici, in quanto gli snack iperultraglicidici, iperultralipidici et similia (kitkat,mars,lion, ecc ecc) sono tutti, a mio parere, da bocciare nutrizionalmente. Però non è che si possono fare comparazioni tra due prodotti così diversi: io volevo solo dire che l’olio di palma è presente in migliaia di prodotti, di tutte le marche, indi prendere il “kitkat” come “radice di tutti i mali”, mi sembra, come dire, faziosetto. Forse lo si può come “simbolo del male”, ma è un attimino parziale la cosa, non credi?

  8. beatrice ha detto:

    certamente Wyk72, ecco il mio confronto tecnico, proprio perchè il tuo mi sembrava un confronto impossibile 🙂 Il mio parere è sempre un pò filosofico… al di là di ogni composizione e ingrediente e singolo prodotto, la radice dei nostri mali è aver perso la bussola che ci permetteva di ascoltare la nostra autoregolazione.. le nostre papille gustative… tanto che mangiare un cibo naturale…ci lascia un pò stupiti… ma che sapore è?!.. non lo conosco…

  9. Stefania ha detto:

    in risposta a wyk e Beatrice… se si parla dal punto di vista nutrizionale/dietetico etc siamo d’accordo. Ma sappiamo bene che alla fin fine questo e’ un olio industriale, e che l’impatto che questa filiera ha sull’ambiente e le persone (parlo dei popoli dei paesi coinvolti nella produzione) e’ decisamente preoccupante. Ne abbiamo parlato da poco

    https://trashfood.com/2010/04/olio-di-palma-have-a-break.html#comments

  10. Stefania ha detto:

    @Meristemi: come verra’ sostituito? wild guess: olio di Canola (Canada oil), ovvero olio di colza, che Casino puo’ facilmente far arrivare tramite le sue filiali in Canada

  11. Amy ha detto:

    @Meristemi: come verra’ sostituito? wild guess: olio di Canola (Canada oil), ovvero olio di colza, che Casino puo’ facilmente far arrivare tramite le sue filiali in Canada

  12. Michelle ha detto:

    Già…il pesce fritto al momento in un supermercato (Famila) è proprio scritto che viene utilizzato olio di palma…almeno lo scrivono e su un grande cartello!!!


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