WonderPizza

All’inizio era Pizza… poi è diventata Konopizza e adesso? WonderPizza!

Distributori automatici di snacks dolci e salati, popcorn, bibite calde e fredde, sigarette e preservativi. Poi ci hanno provato con la pasta e infine la pizza. Un altro simbolo dell’alimentazione mediterranea, e del Made in Italy, può essere somministrato in un distributore e diventa Wonderpizza da esportare negli USA e in altri stati. L’idea è di un’azienda Torinese, di Rosta (TO).

 Il distributore contiene fino a 102 pizze, 3 tipi differenti margherita, capricciosa o prosciutto? costi contenuti a giudicare dal display..(da verificare), solo 1 euro!!  andatelo a dire a quelli del patto della pizza!

Fonte: Zarrelli.org


10 commenti on “WonderPizza”

  1. Giorgio ha detto:

    Ciao,

    leggevo su Peperosso della Stevia, pianta di cui avevo già sentito parlare. Ma è davvero così “miracolosa” quanto si dice? Panacea a tutti i mali derivanti dallo zucchero e sostitutivi?

    Ciao

    Giorgio

  2. gianna ferretti ha detto:

    Ciao Giorgio, ho letto in passato del tentativo di alcune multinazionali di brevettare alcune capacità di sintesi delle molecole zuccherine della stevia..di certo ha un interesse commerciale..
    diciamo che la aggiungerò nell’elenco dei dolcificanti naturali o di sintesi su cui sto lavorando…e mi documenterò.
    a presto!
    gianna

  3. gianna ferretti ha detto:

    Dimenticavo! una curiosità. Un mio amico ristoratore e appassionato di erbe aromatiche, è riuscito ad acclimatare una piantina di stevia ed è riuscito a coltivarla nel suo giardino…a cena una sera me ne ha fatta masticare una foglia…è dolcissima e sa di liquirizia..

  4. Giorgio ha detto:

    Uhhhhhhhh…

    Senti…io sono negato, ma mio padre ha un pollice verde da fare invidia a madre natura.

    Dagli una pianta, qualsiasi, e lui la fa crescere.

    Ora…dove si può acquistare un pianta di Stevia? Leggevo che in Italia è praticamente impossibile.

    Magari si trovasse online la acquisteri subito.

    Altra domanda. Ha controindicazioni per i diabetici? Visto che mio padre è diabetico e che essendo in pensione sarebbe in grado di tirare su una selva amazzonica di Stevia…non vorrei gli venisse un accidente…

    Ciao

    Giorgio

  5. gianna ha detto:

    Mi informo Giorgio….ti farò sapere!

  6. gianna ferretti ha detto:

    Giorgio, hai trovato la stevia? qui la vendono!
    proviamo?
    http://www.leessenzedilea.com/html/catalogoS_3.html

  7. gattasorniona ha detto:

    Ciao Gianna, io amo queste cose. se non fosse mortale mi nutrirei solo di roba uscita dai distributori.

  8. Fiorella ha detto:

    salve, sono interessata alla stevia e vorrei importarla in italia.
    poichè la pratica è estremamente complicata sono in giro per blogs per capire se c’è un reale interesse, in italia, per questa straordinaria pianta ed i suoi estratti.
    cosa ne pensate?
    mi date una mano a capire?
    mi butto?

    grazie
    fiorella

  9. gianna ha detto:

    ciao Fiorella, l’interesse c’è..ne sono sicura, ma spiegami cosa importeresti? in che forma arriverà la stevia?

    raccontami, se vuoi posso scrivere un post su questo. ciao

  10. Fiorella ha detto:

    gianna, grazie per l’ospitalità.

    se non ci fosse il divieto all’importazione come cibo/additivo/ingrediente si potrebbero importare vari prodotti molto interessanti (anche per i diabetici) ma persistendo il divieto si potrebbe importare lo stevioside o la povere di foglie per altri usi, così come fanno i nostri vicini tedeschi.
    la polvere di foglie verdi ad esempio viene utilizzata anche per fare maschere facciali antirughe (in india) e lo stevioside è pubblicizzato per la cura dei denti.
    inoltre esistono già prodotti pronti all’uso come dentifrici, colluttori ed altro.

    attualmente mi risulta che noi compriamo lo stevioside prevalentemente in germania dove viene anche venduto come “addolcente da bagno” ma sono certa che le persone che comprano questi prodotti non hanno nessuna intenzione di gettarli nell’acqua da bagno….

    il motivo per cui ho postato il commento in risposta a un tuo articolo è cercare di capire se c’è interesse verso questa pianta per decidere se lanciarmi in quest’avventura o no.
    il tuo contributo sarebbe prezioso

    ciao
    fiorella


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