Pringles-mania

pringles_prints.jpg
Alla Procter& Gamble hanno pensato che fosse una idea vincente. E sono nate le “red or blue Pringles” : chips innovativi con frasi e disegni vari. Le ultime Pringles proposte avevano come protagonisti gli Incredibles.
Quando arriveranno in Italia? non sappiamo e ripensando alla vicenda del latte all’ ITX, come potrebbero essere accolte?
Ecco gli ingredienti delle Blue-Printed-Pringles:
Dried Potatoes, Vegetable Oil (contains one or more of the following: Corn Oil, Cottonseed Oil, and/or Sunflower Oil), Wheat Starch, Maltodextrin, Salt, Dextrose and Blue 1.


15 commenti on “Pringles-mania”

  1. Ma dico io, ma proprio di questi tempi che siamo tutti lì a capire da quanto tempo stiamo bevendo inchiostro dai tanti Tetrapak che affollano la nostra vita, dico io, proprio adesso se ne dovevano uscire con le Pringles con…

  2. Grissino ha detto:

    Beh ma qui è una cosa totalmente differente. Qui è un colorante alimentare usato correttamente. Nel caso dell’ITX è una sostanza per uso esterno che ha contaminato il prodotto. Sia legalmente che anche dal punto di vista nostro le cose non sono assolutamente da paragonare.

  3. gianna ferretti ha detto:

    @grissino.Hai ragione, sono due cose diverse.Mi riferivo al fatto che forse la vicenda dell’ITX ha accresciuto la voglia di sapere, di informarsi da parte dei consumatori e di chidersi come vengono fabbricati certi prodotti. In merito ai coloranti, ne parleremo, anche del Blue1 usato sulle Pringles!

  4. Grissino ha detto:

    Ah, ah, sì, dai, magari l’ho pure già usato. Ho comprato dei coloranti alimentari negli USA e l’altra settimana ho usato il blu/azzurro. Mamma mia che roba artificiale: era azzurro elettrico! Di solito uso i coloranti per colorare la ghiaccia per i miei oggetti di panspezie…

    Qui trovi la casetta che ho fatto per Halloween:

    http://static.flickr.com/31/57463163_4b76000b39_o.jpg

    in teoria è tutta mangiabile ma alla fine rimane solo decorativa.

  5. gianna ferretti ha detto:

    @grissino. Vista la casetta. Complimenti! e i gingerbreads di cui ho letto? ti sei già messo all’opera?

  6. Macchianera ha detto:

    Quelli tra voi che si fossero stufati del fatto che c’è ancora tutto questo latte nell’inchiostro possono consolarsi: stanno uscendo le “Pringles Trivial Pursuit” nei colori blu e rosso.They tasted like regular Pringles, …

  7. Mario Pacchiarotti ha detto:

    L’uso dei coloranti negli stati uniti è purtroppo diffusissimo, basta esserci stati una volta ed aver visitato per esempio una pasticceria per capire cosa intendo, la cosa meno colorata è verde elettrico….

    Personalmente penso che i coloranti siano merda inutile. Ovvero, ha un’utilità psicologica rilevante, ma di fatto ci sono ottime possibilità che facciano male alla salute, per quanto certificati come non nocivi.

    Mia moglie per esempio se prova solo ad assaggiare alimenti colorati con determinati coloranti (per esempio l’E150) si trasforma in pochi minuti in un incrocio tra hulk e miss hide…. allergia.

    Io mi regolo utilizzando l’arma che ognuno di noi ha e che pochi utilizzano bene, il consumo. Semplicemente io quella roba li non la compro.

  8. Grissino ha detto:

    X Gianna: Sì, decorati, ma aspetto il ponte per montarli. Poi metto la foto
    😉
    X Mario: purtroppo sì negli USA mettono i coloranti ovunque, pure nel Philadelphia al lampone da spalmare sui bagel (controllato…). E dire che basterebbe una punta di puré di lampone, tanto colora. Bisogna anche dire che l’idea in sè è bella e cioè dare più vivacità e allegria a un alimento che si deve mangiare. Purtroppo loro esagerano e non tentano neanche di usare i coloranti naturali (esistono anche quelli e non fanno male quindi perchè non usarli?). Per esempio a me piace troppo il giallo dello zafferano: lo metto nel puré di patate, nel risotto e faccio anche un cake allo zafferano che fra rossi d’uovo e zafferano ha un colore spettacolare ma totalmente naturale. I cibi colorati sono bellissimi, bisogna solo cercare di farli il più naturalmente possibile.

  9. Stelle Cadenti ha detto:

    Sono in arrivo le patatine Pringles con le quali si può giocare a Trivial Pursuit [Leggi Qui]. Infatti, su ogni patatina è stata “stampata” una frase o un disegno come le tessere del celebre gioco da tavola.
    Dopo latte con inchiostro anche pata…

  10. gianna ferretti ha detto:

    Questo post è stato segnalato su Libero.Grazie!

    Gentile autore,

    ti comunichiamo che il tuo post, visibile all’indirizzo http://liberoblog.libero.it/economia/bl1951.phtml, ritenuto particolarmente valido dalla nostra redazione, è stato segnalato all’interno di LiberoBlog, il nuovo aggregatore blog di libero.it

  11. Trashfood ha detto:

    Quando ho parlato per la prima volta su TRASHFOOD di food design e di cibi letteralmente disegnati a tavolino, in rete esistevano solo alcune riviste americane e poco altro. In un paio di anni si è assistito ad un proliferare…

  12. gatta sorniona ^^~ ha detto:

    Dal bel blog di Gianna Ferretti sono venuta a sapere dell’esistenza delle patatine Pringles disegnate e di quelle colorate (forse natalizie?). Due schifezze che non mancherò di assaggiare non appena se ne presenterà l’occasione. Anc

  13. irene esposito ha detto:

    sentite le pringols sono deliziose

  14. Catman ha detto:

    Un paio di anni fa è comparso la versione di Pringles al Pepe. Erano buonissime! All’improviso sono scomparsi…dove son andate a finire?

  15. Miki ha detto:

    Grissino,
    Sono assolutamente daccordo con te.Mi permetto di aggiungere che e’ normale sospettare di cio’ che non si conosce. Io stesso anni fa leggendo una sigla EXXX in un biscotto piuttosto che in una salsa mi chiedevo: ma perche’ ci mettono tutte queste chimicate ? Senza sapere magari che tanti coloranti sono appunto di origine naturale. Non si tratta altro che dell’isolamento sintetico delle molecole che pigmentano normalmente semi,foglie,corteccia e parti di tante piante. Poi ci sono quelli totalmente artificiali, creati in laboratorio per cosi dire. E questa e’ un’altra storia, ma non sono affatto nocivi. Tutti i coloranti denominati EXXX sono stati testati e approvati dall’Unione Europea (da cui la E) e per ognuno di essi si raccomanda una DGA (Dose Giornaliera Ammissibile) che e’ calcolata con un margine di sicurezza molto ampio. Poi ovviamente, come in tutte le cose c’e’ chi e’ allergico e non dovrebbe consumarne. Va da se che se mangio tutti i giorni un quintale di M&Ms per esempio mi espongo a dosi da cavallo a una determinata sostanza e gli effetti potrebbero essere indesiderati, ma questo e’ vero per praticamente QUALSIASI sostanza, senza demonizzarne nessuna per partito preso.
    Io pero’ credo che l’ uso di additivi non strettamente necessari come i coloranti dovrebbe essere moderato o addirittura vietato per certi alimenti, specie qualora questi vengano utilizzati per ‘mascherare’ la qualita’ (e non dev’essere facile comprovarlo, anche da parte delle autorita’ preposte). Biasimo anche queste nuove mode del ‘food design’ e del ‘cibo colorato tanto per’, a mio giudizio piu’ per far leva sull’ impressionabilita’ dei bambini/teenager e su strategie di marketing che a qualsiasi considerazione di tipo salutistico/alimentizio.


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