Il babaçu
Pubblicato: 2007/03/04 Archiviato in: Grassi idrogenati 7 commentiNel banco frigo ieri ho trovato una merendina con questa composizione.
Ingredienti: Zucchero, latte fresco (21,5%),farina di frumento,uova, grasso vegetale raffinato (palma), grassi vegetali idrogenati (palmisto, cocco, babaçu),cacao magro in polvere (4,8%),fecola di patate, miele (2,4%),sciroppo di glucosio, tuorlo, burro di cacao, olio di semi di girasole, proteine del latte,latte scremato in polvere, amido di tapioca,burro, emulsionanti E442,E471,E475, E476, fibre di frumento, agenti lievitanti :E450,E503ii, sale, aromi
E mi è venuta la curiosità di sapere che cos’è il babaçu. Si tratta della Orbignya martiana, una palma tropicale che può raggiungere anche i 20 m di altezza ed è di grande valore economico, poiché se ne possono sfruttare diverse parti. Dal babaçu si ricavano infatti olio commestibile e per cosmetici, farina (utilizzata per la produzione di dolci, pane, budini), carbone vegetale, carta, prodotti dell’artigianato locale e bio-diesel. Dal liquido che si estrae dalla pianta gli Indios ricavano anche una bevanda fermentata.
L’etichetta conferma che quando troviamo la generica dicitura "grassi vegetali", si tratta nella gran parte dei casi di grassi tropicali e ora sappiamo che anche l’olio di babaçu può essere sottoposto a idrogenazione.
Il fenomeno della odierna fortissima riduzione della biodiversità è in contrasto con tutta la storia dell’alimentazione e dell’agricoltura. L’impiego alimentare di oltre 7.000 specie vegetali risale ad epoche ormai lontane nel tempo, ed oggi sono appena 120 quelle che garantiscono il 90% del nostro nutrimento. Ad esempio, in Brasile ha rischiato di scomparire la palma Babaçu, il cui frutto rappresenta un elemento essenziale per l’alimentazione e per la rendita della famiglia.
Nello Stato del Maranhão,m in Brasile, si è manifestata una fortissima opposizione delle donne nei confronti di scelte agricole volute dagli uomini e tendenti a privilegiare la monocultura del riso, con la conseguente progressiva eliminazione della palma. Le donne hanno pertanto svolto il ruolo di custodi e promotrici dell’agrobiodiversità e già alcuni municipi hanno emanato una legge che obbliga alla conservazione di 60 piante di Babaçu per ettaro. Anche a livello federale queste scelte locali sono state attualmente prese in esame per una loro possibile estensione a tutta l’area interessata da questa coltivazione.
Ma a me incuriosisce il fatto che se gli ingredienti sono in ordine decrescente,quanto zucchero c’e’ nella merendina sopra citata? non e’ troppo
Alexia, ecco l’etichetta di questa merendina, si tratta di Vitessino della Stuffer
su 100g,
Kcal 425
grassi 24,5g
carboidrati 46
proteine 5 g
non avevo visto il post……….
amidi modificati di vitessino che significa
Jessica, ti riferisci al marchio “Vitessino”?
Sto cercando informazioni riguardo l’olio di babaçu nell’alimentazione industriale, esiste qualche articolo in merito? Grazie!