Etichettibus spray

etichetta 1

L’hanno chiamato una rivoluzione del latte. Di cosa si tratta?

Edit: Tra gli ingredienti troviamo il protossido d’azoto, la cui scoperta come propellente per alimenti risale al 1931. Fino ad allora il protossido d’azoto era noto per i suoi effetti anestetici ed esilaranti. Come si racconta qui, Charlie Goetz, studente di chimica all’Università dell’Illinois, e il suo supervisore, G. Frederick Smith, stavano cercando di migliorare i metodi di sterilizzazione del latte per allungarne il tempo di conservazione. Studiando gli effetti dell’anidride carbonica sotto pressione Goetz si accorse che da un piccolo foro su una tanica usciva schiuma di latte. Pensarono di applicarla per ottenere panna montata istantanea e l’idea funzionò ma l’anidride carbonica rendeva la panna inacidita, per via dell’acido carbonico che l’anidridi carbonica forma a contatto con l’acqua. Dopo qualche tempo un dentista locale suggerì a Goetz di provare con il protossido d’azoto insapore, di odore dolciastro, non infiammabile e solubile nei grassi della panna. Era solo l’inizio dell’uso de protossido conme additivo propellente.
La prima azienda a entrare nel mercato al dettaglio fu la Reddi-Whip di Aaron Lapin, che nel 1948 ideò un contenitore a perdere con cui conquistò il mercato.

Per la novità la panna spray fu molto apprezzata dai consumatori anche per la sua praticità. Nel 1994, Henry Petroski descrisse il fenomeno d Reddi-wip come “a little luxury that no one but the inventor deemed we needed but that all of us find indispensable once it is marketed.”
Visto il successo, nel 1998 il Time incluse il nome di Lapin tra gli inventori piu’ influenti. Il brand Reddi-wip negli USA continua ad evolversi. Sono presenti diverse versioni della panna spray, nel 2001 ha debuttato una Chocolate Reddi-wip e ricordate il pancake-spray?

In Italia oltre alla panna spray troviamo anche prodotti costituiti da grassi vari, tra cui i grassi idrogenati

Nel 2007 ha debuttato sugli scaffali dei supermercati italiani il prodotto del nostro Etichettibus.


18 commenti on “Etichettibus spray”

  1. Grissino ha detto:

    Cioccolata istantanea, quella che rompi sotto e diventa calda?
    😛

  2. Gianna Ferretti ha detto:

    No, la presenza del propellente dovrebbe guidarti.

  3. davide ha detto:

    secondo me questi biopolimeri sono il futuro. Non rispondo all’etichettibus…perchè lo conosco… comunque sia è la parte più affascinante della chimica alimentare…
    in questo sistema, che non collassa, convivono sostanze in soluzione, sospensione, sospensione colloidale, un gas, dei cristalli solidi e dei “vetri”. molto più in là di un gelato alla crema!
    10 e lode al prodotto, 4 e mezzo all’etichetta…

  4. gianna ha detto:

    @Davide, è un prodotto “buono, pulito e giusto?” 🙂

    che quantità di propellente serve per raggiungere lo scopo?

  5. Stefania ha detto:

    una mousse ?

  6. Grissino ha detto:

    Panna al cioccolato in bomboletta? (tipo la panna in bomboletta ma al gusto di cioccolato).

  7. davide ha detto:

    io non ho detto…buono pulito e giusto (infatti ho dato un 4 e mezzo all’etichetta)

    potrebbero usare dell’argon, che dici? …

    io userei del diossido di carbonio e un tampone citrato (+ ascorbico e diossido di zolfo) per evitare l’irrancidimento della panna… ma penso che l’etichetta non se esca molto pulita…

    e poi il leggero brio del protossito d’azoto è un po’ come quello del fugu (ne han parlato in televisione proprio settimana scorsa…)

    COMPLIMENTI PER I POSTS, SEMPRE PIù FREQUENTI, SEMPRE PIù INTERESSANTI!
    ciao
    Davide

  8. Mary ha detto:

    Secondo me si tratta delle nuove schiumine della Lavazza che si mettono sul caffè… Non le ho mai provate, ma mi ispirano molto nonostante siano decisamente “schifezzose”! 😛

  9. Giorgio ha detto:

    Che ne dici di cioccolata Spray ?
    Spruzza e mangia

  10. gianna ha detto:

    @Mary ha individuato il prodotto e l’azienda, scrivimi il tuo indirizzo nella mail. ciao! al prossimo et.chettibus!

  11. mikki ha detto:

    accidenti l’ ho visto solo ora
    Sapevo anche questo ….
    complimenti mary

  12. camoni davide ha detto:

    non ho capito però perchè lo hai messo nell’etichettibus dato che ne avevi parlato poco tempo fa…
    comunque sia…oggi ho avuto una soddisfazione enorme, molto probabilmente usano un mio metodo analitico come strumento di ricerca di una valutazione collettiva x (segreto industriale). L’altro conferente era il massimo esperto mondiale del settore, da cui ho avuto un complimento.
    piccoli tecnologi alimentari crescono….

  13. Mary ha detto:

    Grazie per i complimenti!
    Devo confessare però che la foto nel post mi è stata molto d’aiuto… mi ha fornito la dritta giusta. 🙂

  14. gianna ha detto:

    @Davide complimenti per il tuo lavoro!
    P.S.a quale etichetta ti riferisci?

  15. mikki ha detto:

    in effetti
    era troppo facile con la foto….
    gianna falli piu’ difficili……
    ma posso partecipare hai prossimi o no?

  16. gianna ha detto:

    @michele, certo che potrai partecipare.:-)

  17. davide ha detto:

    no, mi sembrava ne avessi parlato dopo l’esposizione (mi sembra) di torino. oppure era un altro blogger che ne parlava, chiedo scusa in quel caso

  18. Grissino ha detto:

    Non é che puoi fare qualcosa che c’é nei supermercati di qui eh eh eh
    😉


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