L'ora del Tea alla cannabis

Ice Tea Swiss Cannabis

Ice Tea with Swiss Cannabis. Ecco l’altro prodotto che mi ha incuriosito durante il viaggio in Svizzera.
Contiene acqua, 5% di sciroppo di fiore di canapa, zucchero, succo di limone, estratto di tè nero (1,4g/l), acido ascorbico e 0.0015% di THC, il delta-9-tetraidrocannabinolo, uno dei maggiori e più noti principi attivi della Cannabis.
La bevanda viene presentata come una bevanda salutare che coniuga i benefici della cannabis a vitamine, sali minerali. Mai vista prima prima una bevanda al tè che avesse questo ingrediente, però da una breve ricerca ho scoperto che ce ne sono altre. Questo superalcolico, per esempio, che è stato comunque vietato nel Regno Unito. Leggo che l’immissione in vendita ha suscitato perplessità, non mi sorprende affatto. Invece in Svizzera è tranquillamente in vendita alla Coop.CH.


8 commenti on “L'ora del Tea alla cannabis”

  1. Grissino ha detto:

    Io ho un burro cacao alla canapa comprato negli Stati Uniti 😛

  2. davide ha detto:

    io penso che sia più la valenza commerciale della fogliolina tanto nota dei (dubbi) effetti positivi o negativi che quella medica. Secondo me in questo prodotto è più attivo l’acido ascorbico, o al più il fillochinone… vabbè, sono solo opinioni le mie. Complimenti a coloro che /anche miei compaesani/ attraversano la frontiera e si riforniscono di questi prodotti etnici 🙂
    buona giornata, buon lavoro Gianna

    ps. avrei bisogno di scambiare con te delle idee sulle normative relative agli allergeni. sono convinto che questo blog possa diventare un punto di riferimento

    Davide

  3. Stefania ha detto:

    Per quanto riguarda il divieto in UK: la motivazione e’ il non adempimento alle regole del codice di condotta della Portman, che rappresenta i produttori di bibite in UK. Il prodotto indicato e’ stato prodotto in Spagna ma la sua etichetta e promozione non adempie all’autoregolamentazione dei produttori britannici. Sul sito del Portman si parla anche di un’altra bibita, la Cannabis Vodka, che ugualmente e’ stata sospesa ma per motivi etici, ovvero perche’ il nome commerciale allude in maniera esplicita alla droga (che e’ illegale) e quindi infrange l’articolo 3.1(d) del codice. Un esempio dunque di come l’autoregolamentazione dell’industria funzioni – senza che il vertice politico debba legiferare per queste cose.

  4. meristemi ha detto:

    La percentuale di THC è davvero molto bassa. La quantità di D9-THC in uno spinello oscilla tra i 10 ed i 35 mg (in funzione della droga e delle dimensioni) e nel caso improbabile di consumo di 100g di questo infuso si ariverebe appena a 0,15 mg. Credo che alla base della sua libera vendita in Svizzera ci sia una legislazione sugli stupefacenti (la LStup) che distingue nettamente i concetti di droga e stupefacente ed una giurisprudenza che riconosce il doppio use della canapa: “essa può essere impiegata in maniera illegale quale stupefacente oppure in maniera legale quale pianta ornamentale o per produrre articoli come, per esempio, tessili, corde, carta, olio, birra, tè, cosmetici, eccetera. Spetta alle autorità dimostrare l’uso illecito” (da una sentenza svizzera del 2001).

    Sulla carta il prodotto può essere ottenuto anche usando canapa da fibra, legalmente coltivabile purchè il contenuto in THC non superi lo 0,2% (articolo 52 del regolamento (CE) n. 1782/2003), mentre non ho idea se ci siano vincoli alla sua commercializzazione nel territorio italiano.

  5. paolo ha detto:

    il the alla cannabis lo si può acquistare facilmente in molti luoghi, anche in italia.
    le foglie di canapa tuttavia non hanno alcun potere stupefacente, essendo state già trattate per la vendita di modo che rientrino entro i canoni legali – diversamente sarebbero fuori legge.
    assicuro, ho anche provato a fumarle 😛 non provocano alcuno “stordimento” o piacere. il gusto del the è gradevole ma non credo che produca alcun effetto, forse meno di un banale the in commercio nei supermercati.

  6. Laura ha detto:

    In Italia non l’ho mai visto (forse nemmeno cercato!)ma nei negozi di souvenir ad Amsterdam ne ho trovati un’infinità. Non l’ho provato, però essendo la prima volta che lo vedevo mi ha molto stupito! Non avrà nessun effetto, ma l’impatto commerciale sui consumatori è di sicuro forte!

  7. alex ha detto:

    salve a tutti sono tanto interessato a questo prodotto per scopi commerciali e vorrei sapere se in italia è possibile trovare un rivenditore

  8. Alessandro ha detto:

    Se ti può’ interessare,sto per importare un the verde con ricetta svizzera, come quelli che parlavate, sto vedendo se la vendita in Italia é possibile e mi sembra che a parte delle carissime analisi di laboratorio per escludere ev. Principi attivi, dovrei farcela entro agosto 2011. Contattatemi


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