Fast food: diamo i numeri
Pubblicato: 2010/04/14 Archiviato in: Not Only Food 10 commentiDa un po’ di tempo ho scoperto alcune educational food&wine infographics e le trovo davvero utili ed efficaci nel trasmettere dati e statistiche sui temi piu’ disparati. Anzi mi sto allenando per produrne alcune. Ieri ho intercettato questa sui fast food. Clikkate per ingrandire l’immagine
Via: OnlineSchools.org
Che meraviglia!
Queste sono favolose!
http://www.designingthenews.com/2010/01/16/educational-food-and-drink-infographics/
io sono un’insegnante e sto per affrontare questo tema con gli studenti. grazie!
Ho dato un’occhiata al sito “Designing the news” e sono rimasto molto colpito dalla foto e dal sito di Sugarstacks (http://www.sugarstacks.com/), tanto che l’ho segnalato con un post sul mio blog.
Un’idea tutto sommato banale (riprodurre lo zucchero nei cibi con pile di zollette) ma sicuramente più impattante ed efficace di tanti discorsi…
Nuovo appena pubblicato: Salt in your food http://datavis.tumblr.com/post/520955022/salt-levels-in-our-food
parteciperò al seminario “scuola e cibo”, un programma di ed. alimentare nella prospettiva di EXPO 2015 al museo della scienza e della tecnica di milano. ci sarnno, oltre ai politici, la preside di agraria (milano) sorlini.
intanto abbiamo rifatto alcune equivalenze zucchero bibite=zollette.
http://mediabreda.blogspot.com/2010/04/unita-di-misurazollette.html
Complimenti Rosi, ho dato uno sguardo al blog e ai lavori che state facendo. Poi ci racconti come è andata al Museo del Cibo? grazie
certamente!
innanzitutto le info tratte dalla brochure del seminario e l’elenco dei relatori. poi racconterò le mie impressioni.
“Scuola e cibo” – un programma di educazione alimentare nella prospettiva di Expo 2015
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” a Milano
12 maggio 2010
Il seminario ha l’obiettivo di istituire un modulo didattico di educazione alimentare che vuole accompagnare gli studenti lombardi alla partecipazione dell’Evento EXPO 2015.
Il modulo sarà articolato in cinque sottoprogetti o percorsi da sviluppare nel corso di ciascun anno scolastico, da settembre 2010 a maggio 2015.
Ogni anno sarà analizzato un aspetto dell’alimentazione, partendo da una semplice indagine sulle abitudini alimentari del mondo; si passerà poi ad approfondire altri aspetti legati all’alimentazione e per gradi si accompagnerà i ragazzi ad una consapevolezza maggiore sugli aspetti indiretti che la produzione del cibo, ed i modelli di sviluppo adottati negli ultimi decenni, comportano in termini di utilizzo delle risorse, ridistribuzione della ricchezza, impatto e sostenibilità ambientale su scala planetaria.
Giuliano Urbani, Presidente Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
Giuseppe Colosio, Direttore Generale USR Lombardia
Guido Viceconte, Sottosegretario MIUR
Riccardo Garosci, Comitato Scuola e cibo
Leonardo Carioni, Presidente UPL
Attilio Fontana, Presidente ANCI Lombardia
Alberto Mina, Direttore Sviluppo Tema e Relazioni Istituzionali EXPO 2015 S.p.A.
Claudia Sorlini, Preside Facoltà Agraria Università degli studi Milano – CIRA (Centro Interdipartimentale di Ricerca sugli Alimenti)
Cristiano Sandels Navarro, Comitato Scuola e cibo
Giuliana Cornelio, Dirigente Regione Lombardia
Bruna Baggio, USR Lombardia
Maria Xanthoudaki, Direttore Servizi Educativi Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Giorgio Donegani, Comitato Scuola e cibo
– in una sintesi estrema, a SCUOLA e CIBO sono stato mostrati i dati preoccupanti (la ricerca è del 2002: possibile non ci siano dati più recenti?) sull’obesità tra i giovani in italia. dal momento che l’educazione alimentare è stata introdotta nelle scuole a partire dagli anni ’80, è evidente che qualcosa non funziona.
– quasi tutti i relatori hanno segnalato la necessità di coinvolgere le famiglie.
– sono stati presentati i progetti pilota: dalll’orto alla tavola (simile a quello che faccio anch’io), esperienze sensoriali con il cibo, il cibo nei suoi vari aspetti (storici, geografici, letterari, etc)
– nei laboratori (che dovrebbero servire da modello per riprogettare l’ed. alimentare) ho visto un’animazione sulla mela e ho partecipato a degli assaggi; c’erano anche un lab. a cura delle Fattorie didattiche e uno sulla genetica.
osservazioni mie:
a scuola si parla di piramide alimentare, di mangiare frutta e verdura, ma in cartella c’è la merendina, la patatina e il the alla pesca zuccheratissimo. se non si decide che la merenda si fa con la frutta o il frullato o lo yogourth e non ci si organizza in tal senso non si approderà a niente. perché le mamme comprano le merendine, e se va bene la focaccia o la pizza. la mensa è un disastro, si buttan via tonnellate di cibo.
io cerco di fare un po’ di scienza in cucina, faccio animazione con le mele, faccio gli assaggi, faccio leggere le etichette, faccio l’orto, il compost, cucino con i ragazzi (raramente), scriviamo il diario alimentare, leggo trashfood… ma le merendine son sempre in cartella!
le fattorie didattiche poi non sono rappresentative della realtà produttiva: per un pollo ruspante ce ne sono milioni in batteria.
– comunque le nuove linee guida del MIUR imporranno la riprogettazione dell’ed. alimentare nelle scuole e si inseriscono nelle iniziative di Expo 2015-Nutrire il pianeta, energia per la vita.
Come sapete, ognuno dei 120 paesi che parteciperanno all’Expo avrà una striscia di terreno larga 20 metri in cui potrà presentare le sue coltivazioni, i suoi prodotti, la sua biodiversità. Lungo un grande viale i paesi ospiti metteranno in mostra e condividere le loro colture e i loro prodotti. Un villaggio di edifici bassi sarà costruito ai bordi dell’area. Così, dopo l’Expo, alla città potrà restare in eredità un grande parco botanico planetario.
Una grande area di 1 milione di mq a nord di Milano verrà data in concessione alla società Expo per sette anni (2010-2017), al termine dei quali i proprietari Fiera e Cabassi se la riprenderanno. Oggi l’area è agricola, ma quando sarà restituita a Fiera e Cabassi avrà un indice d’edificabilità 0,6: ossia si potranno costruire 6 metri quadri ogni 10, per un totale di 600 mila metri quadri.
Questo però non l’hanno detto. La dirigente di una delle scuole-pilota rivolgendosi ai rappresentanti della Gelmini ha invece detto che l’orto e la cucina si fa solo con il tempo pieno.