Trova l'errore
Pubblicato: 2011/11/04 Archiviato in: Filiere 21 commentiE’ un ingrediente del Cornetto Wellness, L’ingrediente principale, quello su cui si è basata la comunicazione del prodotto. Leggo e rileggo la descrizione e non mi convince……chi trova l’errore?
Non sono un accademico della crusca, ma la descrizione è pure scritta coi piedi. Per il resto mettere delle lipoproteine in un gelato è una vera innovazione!
Mi sembra margarina . E’ di quelle esterificate?
a occhio e croce direi che si tratta del burrolì,surrogato del burro,commercializzato da Montersino per la sua linea”golosi di salute”.è un preparato a base di grassi vegetali tra cui olio di oliva e burro di cacao se non erro,oltre ad altri olii…personalmente è un discreto prodotto,ma ritengo che abbia un sapore molto invadente sul prodotto finito.tecnicamente nn è una margarina in quanto i grassi non vengono idrogenati.il prodotto finito è generalmente buono(biscotti,creme,montate da forno,brioche)ma è come usare una margarina o un burro:se non voglio un prodotto grasso,non devo usare alcun tipo di grasso…
@meristemi, grande!:) Da produttori che si presentano con l’obiettivo del tutto condivisibile di coniugare gusto e salute, ci si aspetterebbe corretezza anche da un punto di vista scientifico. Come saranno finite le LDL, trasportatrici del colesterolo nel sangue, in questo grasso vegetale?
@Dario, ecco gli ingredienti: olio di riso, burro di cacao (30,6%), acqua, olio extravergine di oliva (3%). Emulsionante: lecitina di girasole, olio di semi di lino (omega3)(1%), fibre vegetali, succo di limone. Addensanti: farina di carruba, gomma adragante. Sale. Conservante: potassio sorbato. Quindi è una emulsione di vari grassi.
@kikko, esistono anche margarine con grassi prodotti per interesterificazione. In questo caso avremo una miscela di grassi vari (saturi, mominsaturi e poliinsaturi) a mimare la consistenza del burro.
Descrizione miserrima a parte, non mi sembra una cattiva idea. Sicuramente meglio della “vecchia” margarina idrogenata, che comunque viene tranquillamente, come da me personalmente appurato, utilizzata da molti pasticceri “artigianali” nelle loro preparazioni, almeno dalle mie parti. Al mio “perché la usate ?”,candidamente, mi è stato risposto “beh, costa parecchio meno …e poi dà una consistenza migliore agli impasti”.
La storia dell’ “anti-aging” è una vera e propria bufala markettara, comunque, e se te ne mangi, che so, una ventina, se ne va a farsi benedire pure il “wellness”, anzichenò.
Insomma il burro di cacao ok, a parte le calorie è un grasso vegetale non raffinato e di qualità. L’olio di semi di lino (omega 3) 1%, direi che dopo la cottura in forno, i poveri omega 3 sono completamente ossidati! Il resto è pubblicità ingannevole visto che i grassi vegetali di per sè non contengono Colesterolo e tanto meno LDL! Claim al limite dell’ammissibilità!
ora sono sicuro..è proprio il burrolì:stamattina ho controllato gli ingredienti e sono proprio quelli.non credo sia in commercio al dettaglio,ma in pasticceria viene usato.
per Wyk72,ti posso assicurare che non è solo una questione economica…l’aroma del burro piace molto poco al cliente medio,che preferisce gusti più neutri
[…] un ingrediente del Cornetto Wellness. L’ingrediente principale, quello su cui si è basata la comunicazione del prodotto. Qualcosa nella descrizione non mi […]
Ho visto ora l’immagine pubblicitaria! ANTIAGING??? e dove? Dovrebbero esserci un mare di ingredienti antiossidanti (che cmq sempre con la cottura in forno in grossa parte vanno a farsi benedire) che io non trovo! Credo andrebbe censurato da parte dell’EFSA!
@scienziato del cibo, credo che si riferiscano al gamma-orizanolo dell’olio di riso e ai polifenoli dell’olio d’oliva, concordo comunque sul fatto che andrebbero verificate le effettive quantità dopo cottura.
Olio di oliva appena 3%; L’olio di riso viene prodotto per pressatura della pula di riso a temperature tra 100 e 150°C, oppure con solvente organico come esano, viene poi raffinato e deodorizzato. Sistemi questi che compromettono buona parte degli antiossidanti. C’è l’estrazione con CO2 supercritica, ma credo che sia un processo economicamente conveniente solo per la farmaceutica.
Insomma resto dell’idea che per poter definire un alimento ANTIAGING, come per qualsiasi altro claim, devi almeno dimostrare che certe sostanze siano in quantità significative all’interno del prodotto finito. Sfido a vedere quanti principi antiox ci sono in quel cornetto.
Ma in questi casi l’EFSA verifica solo se vi è qualcuno che denuncia, giusto?
@scienziatodelcibo, in assenza di dati sulla tecnica di estrazione del rice bran oil non si può dire molto….Concordo con te sulla importanza di una analisi dettagliata dei nutrienti nel prodotto finale…Sui messaggi salutistici che si ritengono ingannevoli è l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato che se ne occupa..
Dubito che sia stata chiesta all’EFSA l’autorizzazione al messaggio “anti-aging”. Da verificare se in passato l’EFSA ha autorizzato il claim su altri prodotti.
Che sia un cornetto migliore rispetto ai “classici” che si trovano nei bar è possibile, visti gli ingredienti, ma la parola anti-age non va mai d’accordo con la parola zuccheri (anche se pochi, ce ne sono).
Bongiorno, sono il direttore marketing di Cucina Wellness. Per quanto riguarda il messaggio “antiaging”, abbiamo affrontato la questione alcuni giorni fa con chi di competenza e stiamo provvedendo a rimuoverlo dal sito. È stato utilizzato in passato con l’obiettivo di comunicare in una parola un concetto che ne richiede molte di più. Nessuna volontà di ingannare il consumatore. Il Cornetto Wellness è un ottimo prodotto, e rientra a pieni titoli nella filosofia del “vietato vietare” promossa da Cucina Wellness. Stiamo lavorando per voi. Grazie per le segnalazioni.
Una buonissima giornata a tutti.
Stanno lavorando per noi??!! Ma cos’è, il cornetto dell’ANAS?
[…] anti-età fa parlare il web e dopo una provocazione di Gianna Ferretti sul suo blog Trahfood (qui), non posso fare a meno di collegarmi al precedente articolo (clicca qui) sugli additivi usati nei […]
Comunque sia, io l’ho assaggiato ed è veramente buono. Almeno questo…
@Wyk72: per forza che il consumatore medio preferisce la pasticceria neutra: é abituato a quella industriale!! Io invece che faccio ogni settimana una torta (con burro) se prendo qualcosa in pasticceria lo sento subito se é fatto con la margarina (non parliamo poi dei biscotti che me ne basta una briciolina per capirlo) e di solito scarto subito tutte le pasticcerie che la usano perché i dolci hannpo poco sapore. O meglio, hanno un sapore tutto differente che io reputo anche un pó sgradevole.
Vi invito a scoprire le basi scientifiche delle proprietà del Cornetto Wellness.
Fai clic per accedere a Comunicato-Cornetto-Wellness.pdf
Per quanto riguarda l’affermazione di “scienziato del cibo” il 5 novembre sul fatto che i grassi omega 3 si ossidano con la cottura al forno, invito lo scienziato a fornire documentazione scientifica.
Sono d’accordo che sia scorretto dire che il burrolì non contenga colesterolo cattivo, mi preme precisare che tale affermazione non è mai stata fatta da Cucina Wellness.
[…] dopo una serie di considerazioni il claim è cambiato ed è diventato “…può contribuire ad un invecchiamento con minori […]
Per quanto mi riguarda trovo paradossale semplicemente l’idea di aspettarsi che un cornetto abbia proprietà salutistiche e che possa contribuire in qualche modo a migliorare la nostra salute. Quello che mi aspetto da un cornetto è che sia buono e che sia salubre. Io preparo i miei croissant col burro, le schifezze da bar che la maggior parte delle persone ingurgita tutte le mattine per colazione non le tocco nemmeno con i guanti e vedo che chi prova la differenza ne riconosce il gusto e difficilmente torna indietro.. L’idea che un’azienda mi propini messaggi sautistici in un cornetto mi sembra davvero una presa per i fondelli per principio. Siamo così stupidi che non riusciamo ad imparare a mangiare sano? Dobbiamo seguire come allocchi queste trovate? Bho….