Professione gastro-photoreporter: McItaly, Pubblicità e prodotto a confronto
Pubblicato: 2010/01/30 Archiviato in: La borsa della spesa, La foto del giorno 29 commentiEbbene sì, Luca Zaia e la nuova linea McItaly mi hanno portato stasera all’ingresso del fast food. Dopo averne tanto sentito parlare eccolo davanti a me: il McItaly a cui è stato concesso il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole. Le immagini dell’interno parlano da sole.
Il formaggio Asiago è irriconoscibile.
L’insalata Batavia non ha sopportato troppo bene lo stress termico.
Il confronto con l’immagine della pubblicità è impietoso.
Edit: I numeri dell’intera operazione sul sito del ministro Luca Zaia.
(…foto triste a parte…il panino, che sapore aveva?? Ci sono gli ingredienti del pane?)
Cara Gianna,
giusto ieri con mia figlia sono stato al Mc…ed ho fatto la stessa cosa.
Ho preso il McItaly…devo dirti che ho avuto la stessa impressione.
L’inica cosa che si sentiva era la crema di carciofi.
per il resto…anche l’hamburger aveva un sapore “annebbiato”.
Secondo me non ha molto senso andare da Mc e mangiare un panino italiano! Ad ogni modo era ovvio che non fosse cosí invitante come nella pubblicitá. C’é un video su you tube che spiega come fare questi hamburger da favola per la pubblicitá.
Mi sono guardata intorno e sui tavoli affollati di giovani non ho visto McItaly. Sul business plan del ministro e sui numeri dell’operazione non discuto, ma se si vuole promuovere i prodotti italiani DOP non è questo il modo.
@Wik72. Sono uscita di casa con le piu’ buone intenzioni, però non sono riuscita a finirlo, ho mangiato solo il pane e la salsa di carciofi.
La scatola con cui viene servito il McItaly non riporta indicazioni nutrizionali nè ingredienti. Non le ho trovate neanche nel sito. http://www.persapernedipiu.info
a prescindere dagli ingredienti… a me pare il classico panino fatto in fabbrica. Ovvero, non da un panettiere. Una domanda… curioso vedere come abbiate voluto provarlo… cosa vi aspettavate? pensavate che il gusto fosse meglio dell’aspetto? vi siete lasciati tentare solo perche’ fatto con ingredienti ‘italiani’…?
@Grissino, ho visto quel video 🙂 non mi trovo i riferimenti, per caso li hai ancora?
@Stefania, ingenuamente pensavo che sarebbe andata diversamente, ho letto di pane al grano saraceno, pane all’olio d’oliva DOP. Una delusione.
Mi dispiace, ma non capisco questa operazione e chi possa realmente beneficiarne. Scusate la mia lentezza mentale. 😀
chi possa beneficiarne? le aziende grosse che lavorano lungo la filiera, non il piccolo produttore. Questi panini mi sembrano uguali a quelli che trovi negli aeroporti (e forse anche nelle stazioni? da molto non prendo un treno in Italia) nei punti ristoro (penso a 2 ‘marche’ conosciute) che appartengono ad una nota famiglia di imprenditori che gia’ da molto tempo ha diversificato i propri interessi, passando dai maglioni alle autostrade…. 🙂
proponiamo un… etichettibus, Gianna? 😀
@Stefania, evvai con l’etichettibus! 🙂
ah ma la bandiera a stelle e strisce col tricolore è una vera finezza! 😀
Io ho l’ho mangiato ieri e ho postato sul mio blog il mio pensiero in merito. E’ il panino dei “trasformers”, non certo dei produttori. E’ un po’ una mascherata.
[…] This post was mentioned on Twitter by tirebouchon and BirraZen, giannaBio. giannaBio said: A cena da Mcitaly https://trashfood.com/2010/01/professione-gastro-photoreporter-mcitaly-pubblicita-e-prodotto-a-confronto.html […]
[…] Ministro glielo dico, il resto del mondo lo penserà senza dirglielo. Per giustificare la svendita del Made in Italy a McDonald’s lei ha sbofonchiato scuse risibili. Mica penserà che qualcuno si sia bevuto la storiella dei ragazzi convinti dal panino 100% italiano “ad abbandonare il junk food in favore di una alimentazione più sana”. Scusi eh, ma lei il McItaly l’ha visto? No, non il panino che ha finto di addentare in favore di fotografo. Nemmeno quello imbellettato della pubblicità. Questo, ministro. Guardi qui. […]
vorrei riportare l’articolo originale del Guardian
http://www.guardian.co.uk/lifeandstyle/wordofmouth/2010/jan/28/mcdonalds-launch-mcitaly-burger
interessante il link con le statistiche relative alla presenza di McDonalds nel mondo, paese per paese.
che ne dite di questo commento….?
For many Italians, their very sense of identity lies in the food, not just of the region in which they were born, but of the town, village, hamlet, even house. And they hold to the superiority of their local produce and dishes with passion. That is why eating your way round Italy is such a continual delight. Pleasure lies in diversity, not homogeneity. Who wants to eat the same stuff the whole world over? It’s boring. It’s the kind of global mind-numbing sameness and taste bud-mugging mediocrity that McDonald’s embodies. No-one in their right mind can see McDonald’s as either a force for good in the world or as representing the sunny uplands of gastronomy.
But there was something more than just political opportunism and commercial public relations in the place where this sad act of betrayal took place, the flagship branch of McDonald’s near the Spanish Steps in Rome. It has a symbolic significance. It was the opening of this very branch, let us remind ourselves, that spurred Carlo Petrini and other far-sighted friends, to set up Slow Food to resist the forces of gastro-globalisation and homogenisation, and to celebrate diversity, difference, individuality and quality. It does not bode well for the healthy survival of Italy’s extraordinarily diverse food culture that the government should be seen to be embracing its very antithesis with such unbridled enthusiasm.
But then, perhaps we should not be surprised. The Italian political classes do not have a good record for acting in the best interests of the people. As a Sicilian friend once observed, “there isn’t the same contract between our politicians and the Italian people as exists in the UK”.
scordavo la risposta del ministro che pero’ sembra non capire proprio il messaggio! che peccato, un’occasione persa…
We have received the following response to Matthew’s piece from Italy’s agriculture minister, Luca Zaia. Here it is in full:
Dear Editor,
I wasn’t at all surprised by the article by Matthew Fort that appeared on the Guardian’s website yesterday. What surprised me was its distasteful tones; however, unfortunately, we are now more than used to the vulgarity of some media and even of a certain kind of politics.
The left wing, with its loudspeakers, persist in baying at the Moon, finding themselves further away from the real problems and fenced in their own sterile moral orthodoxy, which impairs any kind of development and hinders a clear vision of reality.
With regret, we are forced to deliver bad news to this kind of left: Stalin is dead. And we can safely bet he never set foot in a McDonald’s.
On the contrary, this is something that thousands of European youngsters do every day. At the same time, thousands of European farmers are facing the consequences of the worst economic crisis since ’29. McItaly will bring to the Italian farmers three million and 448 thousand Euros of additional income per month. It will also enable McDonald’s clients to eat a healthy burger made with PDO and PGI ‘Made in Italy’ products.
We hope this will convince them to forget about junk food and choose a healthier and better quality food. We are sure it will work.
Then, we will become modern Jesuits and try to “convert the infidels” of the left, who have never dirtied their hands by working in the fields. They are the same people who, after preaching against those who – like me – work to ensure quality as a right for everybody instead of a luxury for élite consumers, run towards the ‘Organic Food’ aisles of supermarkets with their heavy wallets and light consciences.
Luca Zaia
Minister of Agriculture Food and Forestry Policies
E brava Gianna che ti sei prestata alla prova Mc Italy!
Segnalo a te e ai tuoi lettori due post che ho dedicato a questa singolare vicenda del patrocinio concesso dal Ministero delle Politiche Agricole:
http://vinoalvino.org/blog/2010/01/mcdonald%e2%80%99s-nasce-la-linea-mcitaly-con-la-benedizione-del-ministro-zaia.html
http://vinoalvino.org/blog/2010/02/con-mcitaly-zaia-non-ha-inventato-niente-l%e2%80%99operazione-e-normale-marketing-mc-donald%e2%80%99s.html
fenced in their own sterile moral orthodoxy
Stalin ?
“Quality as a right for everybody” ? Da McDonald’s ?
Uhssignur.
Io continuo a non capire chi sono questi “italian farmers”, così in crisi da dover scendere a patti col diavolo e sputtanarsi nel cibo-pupazzetto di McDonald’s. Occhio e croce, questi del McItaly mi sembrano soldi pompati al gruppo Cremonini (che è già dentro McDonald’s da anni) – che fornisce il suo cibo-spazzatura marcato “Chef Express” negli areoporti, stazioni e qualche autogrill (a prezzi allucinanti, poi, visto che ha azzerato la concorrenza).
Non e’ l’unico, Wyk….almeno non negli aeroporti 😀 comunque si parla di aziende cosi’, infatti. E queste iniziative finiscono solo per aiutare quel segmento dell’industria alimentare, e non il piccolo produttore come abbiamo spesso sottolineato e come ribadisce anche il giornalista del Guardian. Le scelte politiche, in questi ultimi anni, sono state chiare: hanno sempre teso a favorire quel ramo dell’industria che ha un certo peso ‘politico’. D’altronde, questo si e’ notato ogni volta che la Confindustria, nella persona della Marcegaglia, ha apertamente mostrato il sostegno all’attuale governo e alle sue riforme…
Cmq, il mio giudizio finale è: iniziativa un po’ deprimente, i numeri in ballo mi sembrano tutto sommato abbastanza risibili, e il fatto che ci sia messo in mezzo un ministro in questo modo così plateale, e visto i toni dello scontro, mi sa più di campagnuccia elettorale, più che una cosa da discutere seriamente. In fondo McDonald’s cerca sempre si mettere l’abitino nuovo ai suoi tristi e plasticosi barbie-panozzi, una volta con gusto “western”, una volta con le serie “orientali”…stavolta gli ha messo addiritura l’abitino “cibo italiano”. Che si dovesse smuovere il governo per una cojonata così è un po’ la cosa grave. Pensare poi che i giovani vengano mossi verso il cibo italiano di qualità da una cosa del genere mi sembra, come dire, pensiero debole dop.Forse è solo una ricerca di visibilità “ad personam” per il McMinistro.
Ma possibile che non si sia trovata una alternativa per far conoscere ai giovani i veri e autentici prodotti del nostro patrimonio eno-gastronomico?
vi invito a leggere alcune riflessioni su Papille vagabonde: http://papillevagabonde.blogspot.com/
eh, Gianna… che domanda che hai fatto. Mo’ ti becchi un pezzo del mio paper….? 😀 Porto la tua domanda pure oltre, chiedendo il perche’ presumiamo che ai giovani importi conoscere davvero gli autentici prodotti del ns patrimonio eno-gastronomico… magari apro un nuovo post?
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This post was mentioned on Twitter by giannaBio: A cena da Mcitaly https://trashfood.com/2010/01/professione-gastro-photoreporter-mcitaly-pubblicita-e-prodotto-a-confronto.html…
Anch’io ho appena pubblicato un post sull’argomento, dopo aver letto il post di gunther sono andata subito ad assaggiarlo: il tuo è bruttino!?
vedessi che mcItaly mi hanno rifilato oggi…!
L’ho mangiato domenica scorsa a Lido di Camaiore. Il panino è plasticoso e insapore, la carne è insapore, l’insalata era abbastanza croccante, il formaggio insapore…l’unica cosa che si sentiva – confermo – era la crema di carciofi. Un prodotto che squalifica, e alla grande, il made in Italy.
Il verdetto del quotidiano The Times on line
http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/europe/article7014225.ece
[…] speak for themselves. When I came back from my trip at McDonalds, I found some more snapshots at TrashFoodblog. As the Photoshop ad says, product images are for illustrative purposes […]
McItaly,(come parecchie altre cose d’altronde) rende benissimo l’immagine, che le politiche dell’ attuale governo fa fare in giro per il Mondo alla nostra Italia.