Come imitare i mirtilli neri e rossi

Da alcuni giorni sui media oltreoceano sono arrivati i fake blueberries, anche chiamati artificial flavoured and coloured blueberries.

Fake blueberries? già, si tratta di mirtilli finti fabbricati con zucchero, olio vegetale, aromi e perfino coloranti (red #40 and blue #2). Vengono usati come ingredienti in muffin e cereali al posto dei mirtilli autentici. I fake blueberries sono stati individuati in prodotti della Kellogs e General Mills. Ricostruendo le notizie e andando indietro negli anni, si scopre che in passato altri casi erano stati già segnalati come i waffles surgelati Aunt Jemima che ho ripreso nell’immagine.

Recentemente anche imitation cranberries, cioè mirtilli rossi finti sono apparsi sul mercato. La campagna del 2010 contro i fake cranberry e l’etichetta fuorviante con cui erano stati proposti, era rivolta all’azienda artefice della loro produzione, la Ocean spray. Ocean spray? Già, l’azienda che si è vista rifiutare dall’EFSA il messagio salutistico sui suoi Cranberry Products® e protezione da infezioni delle vie urinarie.

Tutto ciò mi ha incuriosito e mi sono messa a cercare in quali prodotti sono presenti frutti rossi o mirtilli e in che percentuali li troviamo tra gli ingredienti di barrette e snacks in vendita in Italia. I risultati nel prossimo post.

Fonti:

The blueberries in your food could be fake.

Fake dried cranberries and other social media fails

– Ocean Spray Cranberry Products® and urinary tract infection in women – Scientific substantiation of a health claim related to Ocean Spray Cranberry Products® and urinary tract infection in women pursuant to Article 14 of Regulation (EC) No 1924/2006


Questa settimana su Trashfood

Riprendo l’abitudine del riassunto settimanale dei post sperando di riuscire ad essere piu’ puntuale in futuro con le notizie.

-Riordinate alcune delle foto scattate in vacanza. Le mie Cartoline dalla Val Pusteria.

-Il celebre Asterix non è nuovo a essere impiegato come testimonial di pubblicità alimentari. E cosa succede con Mcdonald in Francia? Asterix e le insurrezioni del popolo del web.

Hello kitty sotto zero. Continuano le incursioni di Hello Kitty in campo alimentare, dopo vino, piadina, è arrivata la vaschetta gelato. Tutti prodotti rivolti alla kidadult generation

Distrutto vigneto ogm in Francia. Ricorderemo il mese di Agosto 2010 per le distruzioni dei campi transgenici da parte di attivisti anti-OGM, dopo il caso del mais Bt in Italia, il vigneto sperimentale in Alsazia.


Distrutto vigneto OGM in Francia

Delle varie sperimentazioni biotecnologiche in viticoltura e in campo enologico avevo già scritto in questo post: Viti (e lieviti biotech) . In Europa il primo paese ad avviare progetti è stato la Francia finchè il dissenso dei consumatori convinse il produttore Moet & Chandon, il primo ad adottare la tecnologia per produrre una vite resistente ad un parassita, ad abbandonare nel 1999 il progetto.
Anche negli anni successivi le sperimentazioni non sono state accolte positivamente da parte dei vigneron francesi. La storia si ripete e stavolta gli attivisti sono arrivati perfino a distruggere quello che doveva essere un vigneto sperimentale avviato dall’INRA. L’ente di ricerca francese da numerosi anni dedica la sua attività scientifica allo studio delle biotecnologie applicate al settore agroalimentare. Il vigneto era stato piantato al fine di studiare la resistenza delle viti normali e transgeniche all’attacco di un virus che colpisce la vite: il virus du court noué (grapevine
fanleaf nepovirus). Il progetto si prefiggeva quindi di seguire nel tempo la crescita e testare la resistenza di 70 viti geneticamente modificate e 46 portinnesti non transgenici.Tutto è avvenuto all’alba di ieri in Alsazia. Nonostante fosse protetto da recinzioni e altri sistemi di sicurezza, il campo è stato attaccato e distrutto dal gruppo di attivisti arrivati da diverse regioni francesi. Possiamo immaginare il danno economico di tutta l’operazione. Ovviamente non sono mancate le reazioni anche da parte dei Ministri dell’agricoltura e della ricerca, Valérie Pécresse e Bruno Lemaire,che avevano appoggiato il progetto e autorizzato la coltivazione.

Ricorderemo quindi il mese di Agosto 2010 per le distruzioni dei campi transgenici, dopo il caso del mais Bt in Italia, il vigneto in Francia. In Italia intanto si continua a litigare

Nella foto il vigneto prima della sua distruzione. Per saperne di piu’ il link da cui ho appreso la notizia

continua


Saluti dalla Val Pusteria!

Sono in vacanza per qualche giorno in Val Pusteria. Qualche scatto dei primi giorni. A presto!


Ho vinto il tartufo nero!

Tartufo

Mai provato il tartufo nero estivo? dovreste sentire il profumo. Questi nella foto li ho vinti la settimana scorsa grazie a Agrycult e ai suoi sorteggi su Twitter.
Non c’è che dire, il team di Agrycult è davvero generoso. Ancora poche ore per tentare nuovamente la fortuna e vincere 100g di tartufo nero che vi verranno spediti a casa dal Molise. E ovviamente potete comprarlo. Tutte le informazioni qui.


Cup noodles health revolution

Museo del Ramen

Dopo i vari post dedicati ai Cup noodles è arrivato il momento di cercare informazioni sulla loro storia.

Sono passati piu’ di cinquant’anni da quando il giapponese Momofuku Ando creo’ i noodles istantanei progettati per sfamare i giapponesi dopo la fine della guerra. Sempre sua l’idea di veicolarli nel contenitore che ne ha decretato il successo. All’età di 96 anni Momofuku Ando se ne è andato alcuni anni fa.

Oggi suo figlio Koki Ando, raccolta l’eredità paterna, continua nel business dei cup noodles affermando che le cose comunque sono cambiate e ci sono alcune priorità da considerare. Intervenuto nel corso del vertice World Instant Noodles tenutosi a Kuala Lumpur l’aprile scorso, Koki Ando ha affermato che è tempo per i produttori di modificare gli ingredienti e passare da prodotti con un elevato contenuto calorico e ricchi di sale e glutammato a qualcosa di diverso, piu’ nutriente per tutti quei consumatori più attenti alla propria salute. Al Summit a cui hanno partecipato 47 produttori di instant noodle da 18 paesi per un totale di 300 partecipanti, si è perfino proposto di lavorare al fine di decretare gli instant noodles a Earth Food.

Koki Ando è amministratore delegato della Nissin Food Holdings, la società creata dal padre. Nel 2009, ha venduto circa 92 miliardi di porzioni dei suoi prodotti in tutto il mondo, e spera ovviamente di poter superare presto i 100 miliardi di porzioni.

Ando si è già fatto conoscere per alcune sue abili mosse. La Nissin ha lavorato infatti per creare un prodotto sottovuoto che è stato presa a bordo della missione Shuttle 2005 come vitto di un astronauta giapponese. Tornando sulla terra, le vendite di “Space Ramen” sono salite vertiginosamente.
Ma con numeri crescenti di consumatori sempre più consapevoli dell’importanza di una dieta sana ed equilibrata, Nissin ha immesso sul mercato nuovi prodotti che soddisfano le loro esigenze, pur rimanendo poco costosi e veloci da preparare.
Ed ecco l’idea dei ‘Cup Noodles Light’ già in vendita in Giappone, con un apporto inferiore in calorie, 198 Kcal per porzione, rispetto alle precedenti 364 Kcal di una comune Cup Noodle.
Un’altra alternativa sarà il Psyllium Noodle, per un prodotto con un contenuto maggiore in fibre.

Ho anche un altra motivazione per la virata salutista di Ando. Deve aver fiutato l’atteggiamento ostile verso certi snacks e prodotti di scarsa qualità nutrizionale sebbene economici e veloci. Per dire guardate a cosa sta pensando la Korean Food and Drug Administration (KFDA)

Fonte immagine


De Kit Kat gustibus non est disputandum

Stamattina passando davanti ad un distribuore automatico dislocato nella scuola di mia figlia ho notato i Kit kat tra gli snacks in vendita. Ho ripensato alla protesta di cui ho scritto qualche giorno fa. Sapete quanti sono i gusti in vendita? piu’ di un centinaio.
Per esempio, pensate che sia frutto di photoshop l’immagine? vi sbagliate, esiste veramente il gusto grilled corn, del Kit Kat. Uno dei trend alimentari seguiti dalle principali aziende negli ultimi anni è declinare prodotti ai gusti e sapori locali. La Nestlè per dire ha proposto recentemente addirittura 19 nuovi gusti in Giappone dove lo snack è decisamente un prodotto di successo tra i giovani. Il motivo? sembra che sia dovuto proprio al nome perchè è molto simile alla frase “kitto Katsu“, che è un saluto bene augurante.
I nuovi prodotti in edizione limitata saranno in vendita in regioni diverse dello stato. I gusti sono davvero strani e bizzarri come “salsa di soia“, “caramello”, “patata dolce,“patata al burro”, “Roasted Green Tea”,”Aceto di mele”, “Uva moscato,” “castagna“. C’è anche il gusto “Ramune soda“, ho imparato che Ramune è il nome di una bevanda analcolica frizzante diffuse in Giappone. Non manca il gusto “miso“, il condimento derivato dai semi di soia.
De gustibus..

Si trovano delle recensioni ma in nessuno dei blogs che ho visitato, sono inseriti gli ingredienti che restano quindi misteriosi. Commenti e critiche ai vari gusti su Breaktown.com Pockywatch, The impulsive buy e su Japanese snack reviews.

Jenkens kit kat blog poi è dedicato esclusivamente a recensioni dei kit kat.

Fonte


Dalla razione K ai fast food passando per i MRE (ready to meal)

Credo di aver trovato i possibili fornitori dei Pork Rib Boneless Imitation Caramel Powder and smoke Flavour della foto. Grazie a Eraldo per l’assist!

Non avevo mai affrontato l’argomento prima e cercando notizie sulle derrate alimentari prodotte per l’esercito ho scoperto che esistono aziende che permettono l’invio di piatti pronti e vari alimenti in zone militari sparse per il globo. Derrate confezionate per essere stoccate anche per lunghi tempi. Sapevate che è stato Ancel Keys, il padre della dieta mediterranea, a mettere a punto per la prima volta la razione K destinata ai militari USA durante la seconda guerra mondiale? il termine razione K indicava una razione individuale giornaliera di sopravvivenza ed era pensata per tre pasti: colazione, pranzo e cena.

Dal 1980 fino ad oggi sono stati introdotti i MRE (ready to meal). I vari menu proposti dal 2000 ad oggi all’esercito USA li trovate qui. Ho trovato perfino le recensioni.

Sul sito del Ministero della Difesa italiano ho trovato i MRE i menu’ destinati all’esercito italiano. Tra i prodotti inseriti nella Razione Viveri Speciale da Combattimento, anche una bevanda alcolica in formato mignon, il cordiale. Credo che l’esercito italiano sia l’unico ad avere in dotazione alcolici.

A proposito di ranci, decisione delle ultime settimane lo smantellamento dei fast food Orange Julius, Burger King, Pizza Hut, Dairy Queen che erano dislocati presso le basi militari statunitensi in Afganistan. Il comandante Maj. Michael T. Hall ha annunciato il piano addirittura dal suo blog ospitato sul sito dell’ International Security Assistance Force (ISAF) affermando: “This is a war zone — not an amusement park.”

Non del tutto favorevoli le reazioni di parenti dei soldati impegnati nelle operazioni militari.

Fonti e immagine


Guadagnare Salute: Un Web-kit per 50.000 alunni

Sono giorni frenetici e non ho tempo per aggiornare il blog come vorrei, però vi passo questa notizia sul nuovo Progetto del Ministero della Salute. Si chiama ‘Forchetta e scarpetta’ e ho letto che coinvolgerà con un kit multimediale quasi 50.000 alunni in 2.600 scuole elementari in tutta Italia. Istituto superiore di sanita’ (Iss) e Inran hanno contribuito al progetto realizzato in collaborazione con il ministero dell’Istruzione.

Solo a Roma ci sono piu’ di 150.000 alunni nelle scuole elementari. In tutta Italia ci sono circa 2.400.000 alunni nella scuola primaria. Se è questo il piano anti-obesita’ del Ministero è irrilevante la percentuale degli alunni che saranno coinvolti.

Tutto qui? viene da chiedersi, visto che il 2010 -lo ricordo- è stato definito l’anno anti-obesità dal sottosegretario Francesca Martini.

Fonte immagine


I dadi da brodo: Da Justus von Liebig alla Carlucci.

Gusto Ricco, Gusto Delicato, Gusto Lusso, Gusto classico. Di carne, vegetale, Ricetta Mediterranea, Gusto snello, sono solo alcuni dei tipi di dadi da brodo in vendita.

Chissà cosa penserebbero Justus von Liebig e Julius Maggi del successo del dado alla cui produzione contribuirono con il loro intuito.
Il chimico tedesco Justus von Liebig è considerato l’ideatore dell’estratto di carne. Justus dedicò la sua vita a diverse aree di ricerca sia in campo agronomico sia nella trasformazione e conservazione della carne. Alla fine dell’ottocento mise a punto il processo per ottenere l’estratto di carne finalizzato a migliorare l’apporto in proteine della popolazione malnutrita. La carne era un alimento costoso in Europa, mentre in Sud America esistevano grandissimi pascoli con numerosi allevamenti. Nel 1847, scrisse il libro “Sulla composizione della carne”, e propose di preparare in Sud America un concentrato della carne che fosse facilmente trasportabile e conservabile; si trattava di cuocere la carne del bovini, preparare un brodo concentrato e essiccarlo per essere venduto come “estratto”. Un ingegnere ferroviario inglese appoggiò la sua idea e costruì una fabbrica di estratto di carne, secondo la ricetta del prof. Liebig, a Fray Bentos, in Uruguay. L’estratto si vendeva in vasetti di vetro.

Qualche anno più tardi, nel 1880 lo svizzero Julius Maggi, mise a punto un altro tipo di concentrato, a base di cereali, grassi ed estratto di carne, da commercializzare in cubetti.

L’uso comune del dado da cucina si è affermato in Italia attorno agli anni venti del secolo scorso. A distanza di tanti anni i preparati per brodo sono prodotti oltre che in cubetti anche in forma granulare. Ultimamente troviamo anche il Brodo già pronto. Cosa c’è nel nuovo prodotto Star?

Brodo Pronto Star con carne mista:
Ingredienti: Acqua, verdure 0,9% (porro, pomodoro, carote 0,01% e sedano 0,01%) in proporzione variabile, sale, aromi naturali (contengono frumento, uova e latte), estratto di lievito, estratto di carne 0,07%, carne di pollo 0,04%, carne di manzo 0,04%, olio extravergine di oliva, spezie.

Brodo con Carne di Manzo
Ingredienti: Acqua, verdure 0,9% (porro 0,9%, pomodoro, carote 0,01% e sedano 0,01%) in proporzione variabile, sale, aromi naturali (contengono soia e latte), estratto di lievito, estratto di carne 0,07%, carne di manzo 0,04%, colorante (caramello naturale) olio extravergine di oliva.

Brodo alle Verdure
Ingredienti : Acqua, verdure 1% (porro 0,9%, cipolla 0,01%, cavolo, aglio, patate 0,01%, spinaci, pomodoro 0,01%, carote 0,01% e sedano 0,01%) in proporzione variabile, sale, aromi naturali (contengono latte e soia), estratto di lievito, estratto vegetale 0,02%, olio extravergine di oliva.

Lo avevo già detto: il termine Naturale piace così tanto alle aziende. E infatti anche la Star se ne appropria: 100% di ingredienti naturali si afferma nella pubblicità del nuovo prodotto che ha la Carlucci come testimonial. Viene da sorridere pensando ai vari trattamenti che subiscono le materie prime utilizzate.


Che cos’è l’estratto di lievito che troviamo nei tre prodotti ?
E’ tra gli ingredienti che leggiamo in etichetta se nel dado da brodo non è aggiunto il glutammato di sodio. L’estratto di lievito si ottiene sottoponendo una sospensione di lieviti ad autolisi e successiva concentrazione allo scopo di aumentare il contenuto in proteine e in aminoacidi. Partecipano al processo di demolizione delle macromolecole contenute nei lieviti sia enzimi cellulari che enzimi aggiunti dall’esterno. Nell’estratto sarà presente anche il glutammato ovviamente che è tra gli aminoacidi contenuti nelle proteine del lievito. Sono proprio gli aminoacidi e i polipeptidi che conferiscono un gusto appetibile. Il contenuto di glutammato nell’estratto di lievito può arrivare fino al 18%. Nell’estratto di lievito sono presenti anche nucleotidi che svolgono anch’essi un ruolo di esaltatori del sapore. In sintesi come avviene la produzione:

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Ma avete mai preparato il dado per il brodo in casa? Seguite le istruzioni di Gunther su Papille Vagabonde.

Non l’ho ancora visto il prodotto nel banco frigo, chi lo ha provato dice che è buono. Ho in programma un test di confronto alla cieca in famiglia per vedere se è riconoscibile dal brodo che di solito prepara la sottoscritta. 🙂

Fonti: altronovecento eurasyp.org Papille Vagabonde.